Auto nei film: un viaggio a bordo delle automobili più importanti della storia del cinema

Auto nei film: salite a bordo delle vetture più famose e caratteristiche della storia del cinema.
Allacciate le cinture di sicurezza!

Le automobili hanno da sempre recitato ruoli importanti sul grande schermo.
Spesso anche da protagoniste.
Salite a bordo delle auto più significative della storia del cinema, in questo tour (in rigoroso ordine cronologico di produzione) che vi svelerà alcune curiosità relative alle quattoruote più famose e più rappresentative mai apparse nei film.

“AMERICAN GRAFFITI” – Ford Coupe (1932)

Pellicola di George Lucas dedicata ai ruggenti anni ‘50 ed alla gioventù dell’epoca.
Che amava comprare vecchie automobili e personalizzarle.
Nasceva il mito delle ‘hot rod’, auto acquistate a poco prezzo e customizzate togliendo tutte le parti non necessarie e sostituendo il motore con modelli potenziati.
Come l’auto gialla, targata THX 138 (THX 1138 è il titolo del primo lungometraggio di Lucas).
La Ford ‘Deuce’ Coupe, nata nel 1932, divenne famosa anche per una canzone dedicatale dai Beach Boys (Little Deuce Coupe).
L’emblema di un’epoca e di una generazione.
Alla fine delle riprese, la Ford Coupe gialla venne messa in vendita, ma nessuno la comprò.
Oggi appartiene ad un collezionista di San Francisco che ha rifiutato un’offerta di 1 milione di dollari, ritenendo inestimabile il valore dell’auto.

“GREASE” – Mercury Series 9CM (1949)

Un altro film permeato dalla nostalgia per gli anni ‘50 (film che, però, potreste vedere con occhi diversi, stando ad una certa teoria che trovate qui).
L’auto guidata da Leo, rivale in amore di Danny Zuko (John Travolta) è una Mercury Series 9CM.
Anche questa automobile è stata oggetto di diverse customizzazioni, stile hot rod, per molti anni.
In Grease la vediamo nera, con le fiamme decorate sulle fiancate.
Immaginare qualcosa di più tamarro è praticamente impossibile!
La Series 9CM è stata una delle prime auto costruite dopo la Seconda Guerra Mondiale.
Molte case automobilistiche ripresero la produzione, fermatasi per il conflitto, proponendo modelli simili a quelli pre-guerra.

“BATMAN” – Ford Lincoln Futura (1955)

Favolosa protagonista della serie tv dedicata all’Uomo Pipistrello, ma anche del film girato sulla scia del successo televisivo.
La Ford Lincoln Futura è basata su una concept car, creata dal Centro Stile Ghia di Torino.
Non entrò mai in produzione: fu solo mostrata nei principali saloni automobilistici nel 1955.
Evidentemente troppo futuristica (di nome e di fatto) anche per gli anni ‘50 americani, si dimostrò perfetta per diventare l’auto di un supereroe nel decennio successivo.
Il debutto cinematografico della Lincoln Futura, però, avvenne in Cominciò con un bacio, commedia romantica del 1959 con Debbye Reynolds, mamma di Carrie Fisher, la Principessa Leia di Star Wars.
(se volete approfondire l’argomento “Batmobile”, leggete questo articolo).

“CHRISTINE – LA MACCHINA INFERNALE” – Plymouth Fury (1958)

Film tratto da un romanzo omonimo di Stephen King e diretto da John Carpenter.
Christine comincia ad uccidere gente già in fabbrica, alla Plymouth.
La casa automobilistica regalò alla produzione 23 auto, ma alcuni modelli distrutti durante le riprese non erano, in realtà, delle Fury.
Si trattava di Savoy o Belvedere camuffate.
La Fury era, effettivamente, la versione con prestazioni superiori, della Belvedere.

“COLOMBO” – Peugeot 403 (1959)

L’auto “nuova” della famiglia Colombo (quella vecchia è usata dalla moglie).
La Peugeot 403 è lodata dal tenente Colombo, in primis, perché francese.
A chi gli chieda il motivo per cui non la voglia cambiare, Colombo risponde che ha percorso solo 100.000 miglia, fino a quel momento.
È diventata un simbolo della serie e dei film dedicati all’arguto membro della polizia losangelina, così come lo è Cane, il suo pigro bassett-hound.
Sporca, ammaccata, rumorosa e guidata in maniera ‘creativa’ nella finzione, durante le riprese la Peugeot 403 era trattata coi guanti.
C’erano solo due modelli a disposizione.
E le stagioni di Colombo hanno coperto un periodo che va dal ‘71 al ‘94.

“GHOSTBUSTERS” – Cadillac Miller-Meteor Combo (1959)

Classico esempio di “combination car”: un’auto costruita su chassis allungati, adattata per entrare in servizio come ambulanza, limousine o carro funebre.
Tipicamente, negli USA, queste vetture erano delle Cadillac.
La ECTO-1 che vediamo in Ghostbusters, è stata elaborata dalla Miller Meteor, una ditta con licenza di modificare proprio modelli di Cadillac pre-esistenti.
La Ectomobile deriva da un’ambulanza “mixata” con un carro funebre.
Per questo motivo appare la dicitura “combo” nel nome.
Nel film viene acquistata da Ray per soli $4800, anche se c’era da “sistemare le sospensioni, la frizione, l’impianto elettrico, la trasmissione, la scatola dello sterzo, le fasce elastiche, la marmitta e altre sciocchezze”.
Per le riprese se ne utilizzò un solo esemplare. Andò bene, perché la ECTO-1 subì un solo guasto meccanico, che fu riparato e la produzione non subì ritardi.

“AGENTE 007: MISSIONE GOLDFINGER” – Aston Martin DB5 (1964)

James Bond è, da sempre, un estimatore delle auto inglesi (salvo poi, di recente, convertirsi ai motori teutonici per grazia di sponsorizzazioni milionarie).
E la Aston Martin, marca super-lusso d’Inghilterra, è in cima alle sue preferenze.
La Aston Martin DB5 è uno degli emblemi dell’intero franchise, insieme al classico tema musicale ed al Martini agitato.
Auto Gran Turismo prodotta dal ‘63 al ‘65, è, nella versione utilizzata dall’Agente Segreto 007, arricchita di numerosi optional.
L’elenco dei gadget disponibili è pressoché illimitato e comprende: mitragliatrici dietro gli indicatori di direzione anteriori, speroni che fuoriescono dall’asse posteriore per tranciare le gomme, scudo antiproiettile estraibile dal bagagliaio, scanner radar per individuare gli obiettivi sensibili, rostri nei paraurti per speronare altri veicoli, targhe intercambiabili, getti d’olio dai fanalini posteriori, sedile del passeggero eiettabile, fumogeni, vetri antiproiettile, cannoni con getti d’acqua ad alta pressione, spargichiodi, radiotelefono con fax e scomparti segreti in cui nascondere le armi.

“THELMA & LOUISE” – Ford Thunderbird (1966)

La Ford Thunderbird è stata prodotta per circa 50 anni in svariate versioni.
È, probabilmente, l’auto sportiva più venduta di sempre.
Ed è assurta a simbolo di libertà in Thelma & Louise, usata dalle due protagoniste in fuga e desiderose di una vita diversa.
Quella usata nel film fa parte della cosiddetta quarta generazione di Thunderbird.
In Italia, la vettura è diventata tristemente famosa poiché era guidata da Fred Buscaglione al momento dell’incidente che causò la morte del cantante.

“IL LAUREATO” – Alfa Romeo 1600 Spider Duetto (1966)

Una generazione di americani è  cresciuta con il mito della Spider dell’Alfa Romeo grazie a Il Laureato.
La corsa in auto di Benjamin per raggiungere Elaine, prima che fosse troppo tardi, è entrata di diritto nelle scene più famose della storia del cinema (celeberrima anche la parodia di quella sequenza, nel film Fusi di testa – Wayne’s World, sempre con una Duetto).
Questa piccola vettura sarà protagonista di circa 300 pellicole cinematografiche.
Per la scelta del nome dell’auto venne indetto un concorso, nel ‘66.
Guidobaldo Trionfi (è il suo vero nome!) vinse il concorso e si portò a casa la sua Spider Duetto fiammante.
Ma solo altri 189 esemplari poterono fregiarsi ufficialmente di quel nome.
“Duetto” era anche il nome di una merendina dell’epoca, la cui casa produttrice intentò e vinse una causa per l’uso esclusivo del nome.
Ma la denominazione rimase talmente impressa nel pubblico, che si continuò a chiamarla così.

“FUORI IN 60 SECONDI” – Shelby Mustang GT500 (1967)

Eleanor, una Shelby Mustang GT500 customizzata, è l’unica auto del mondo ad essere citata per nome nei crediti di un film.
La versione usata nel film originale del ‘74, è una Mustang del ‘71.
Quella nel remake del 2000 è una Mustang Fastback del ‘67.
È una della lista di 50 vetture, identificate con nome di donna, che Randall “Memphis” Raines (Nicholas Cage) deve rubare.
E pianifica il furto per ultimo, perchè tutti gli altri precedenti tentativi di rubare quella vettura sono finiti male.
E la maledizione di Eleanor continuerà anche nel finale del film!

“HAZZARD” – Dodge Charger (1969)


Il Generale Lee è un vero simbolo dell’identità Sudista.
Stiamo parlando dell’uomo.
Ma anche della macchina guidata da Bo e Luke Duke sulle polverose strade della contea di Hazzard!
La Dodge Charger arancione, con la bandiera confederata sul tetto ed il numero 01 sulle portiere (saldate), con il suo classico clacson che riproduce le prime note dell’inno sudista “Dixie’s Land”, è la vera protagonista del telefilm prima e del film poi.
Metà delle lettere dei fan che giungevano alla Warner Bros erano destinate proprio al Generale!
Il clacson fu casualmente udito dai produttori provenire da un’auto sulle strade di Atlanta e subito si decise di utilizzarlo.
Un numero enorme di modelli di Dodge Charger vennero distrutti, a causa dei proverbiali salti, durante le riprese del telefilm (e del film): si parla di circa 300 auto danneggiate in maniera irrecuperabile.
Ma la Dodge interruppe la produzione di quel modello, così si arrivò al punto che, quando qualcuno ne incontrava una per strada, si tentava di convincere il proprietario a venderla alla produzione.

“GRAN TORINO” – Ford Gran Torino (1972)

Il tentato furto di una Ford Gran Torino è la molla che fa scattare una serie di eventi che cambieranno per sempre la vita di Thao, giovane immigrato di etnia Hmong.
Ed ancora di più (ehm..) cambieranno la vita di Walt, arcigno reduce della Guerra di Corea, interpretato da Clint Eastwood.
La Gran Torino non è proprio la protagonista del film, diretto dallo stesso Eastwood, ma è il cardine della vicenda.
Certo, in altri film il ruolo della vettura è stato ben più rilevante.
Come dimenticare Starsky & Hutch? La Gran Torino rossa con le strisce bianche di David Starsky è uno dei veicoli più amati delle serie tv e del cinema (ovviamente presente anche nel film dedicato al duo poliziesco con Ben Stiller ed Owen Wilson).
La Ford Gran Torino è il restyling aggressivo della Ford Torino, con un motore da 5800 centimetri cubici.

“INTERCEPTOR” – Ford Falcon XB GT Coupe (1973)

Interceptor (Mad Max) è il film del ‘79 che ha lanciato la carriera di Mel Gibson.
In un futuro distopico non troppo lontano, l’ex agente della Main Force Patrol, Max Rockatansky, a bordo della sua V8 Interceptor, la Pursuit Special, è alla ricerca di una gang di criminali che ha ucciso prima il suo cane e poi moglie e figlio.
Costruita in Australia, terra di origine di Gibson ed ambientazione per i film di Mad Max, la vettura sarà protagonista anche del sequel.
La caratteristica più famosa della Pursuit Special è un sovralimentatore Weiand 6-71, non funzionale, che sporge attraverso il cofano.
Tipicamente, i compressori vengono azionati costantemente dal motore e non possono essere accesi e spenti, come descritto nei primi due film del franchise.

“THE BLUES BROTHERS” – Dodge Monaco Sedan (1974)

La Bluesmobile che ha sostituito la precedente Cadillac, barattata da Elwood Blues per un microfono.
Elwood così la descrive a Jake: “…è della polizia! Motore truccato, sospensioni rinforzate, paraurti antistrappo, gomme antiscoppio e cristalli antiproiettile. E non c’è neanche bisogno dell’antifurto perché ho collegato tutti i contatti con la sirena.”
La Dodge Monaco del film è dotata di rostri anteriori, faretto di posizione sul montante anteriore sinistro e sirena, appunto.
La Bluesmobile puo’ eseguire salti mortali all’indietro e volare per brevi tragitti.
D’altronde i suoi due passeggeri sono in missione per conto di Dio.

“AGENTE 007: LA SPIA CHE MI AMAVA” – Lotus Esprit (1977)

La Esprit è stata messa su strada per la prima volta nel 1976.
La vettura della casa automobilistica inglese venne trasformata in un sottomarino dal Settore Q del MI-6!
La trasformazione costò circa $100.000 dell’epoca.
Così 007 poteva disporre di un mezzo anfibio con le fattezze di un’auto sportiva.
Inseguito su una strada in riva al mare da un elicottero, Roger Moore domanda alla sua compagna del momento se sappia nuotare, poco prima di lanciare l’auto in acqua, da un pontile.
Una volta sott’acqua, la Lotus Esprit S1 bianca (con tanto di periscopio, missili, siluri e mine), è in grado di muoversi grazie ad apposite turbine posteriori.
“Wet Nellie” (Nellie bagnata), questo il nome dato al sottomarino, non era in grado di rimanere asciutta al suo interno.
Quindi le riprese vennero effettuate con i 2 occupanti, necessari a comandarla, attrezzati con una tuta subacquea.

“FUSI DI TESTA” – AMC Pacer (1976)

La “Spassomobile” di Garth è protagonista di una storica scena di Wayne’s World – Fusi di Testa, film comico del 1992.
Wayne, Garth ed i loro amici metallari, cantano sopra le note dello stacco operistico di “Bohemian Rhapsody”.
Fino all’ingresso della chitarra distorta, che fa muovere le teste degli occupanti la vettura al ritmo di un fiero e potente headbanging.
La AMC Pacer era una vettura compact, dalle strane forme arrotondate, prodotta in USA e Messico.
Negli anni ‘70 imperavano le forme squadrate, per le automobili e la Pacer era decisamente controcorrente.
Oggi risulta simpatica, per così dire.
Ma è entrata nel mito grazie a 5 amici che sbattono le teste ascoltando i Queen.

“TRANSFORMERS” – Chevrolet Camaro (1974)

La Chevrolet Camaro ha una lunga storia di successi.
È in produzione fin dal 1967.
Bumblebee, nel film Transformers del 2009, è una Camaro del ‘74, inizialmente.
Ma essendo molto attento all’estetica, si trasforma poi in un modello della 5a generazione, contemporaneo alla data di uscita del film! 
Ah, poi si trasforma anche in un robottone.

“LA CORSA PIÚ PAZZA D’AMERICA” – Lamborghini Countach (1980)

Lamborghini Countach.
Basterebbero queste due parole.
In un film dedicato ad una folle corsa sulle strade d’America, la “Cannonball Run”, un’auto si erge sopra le altre.
Molti dicono che il motivo sia da ricercarsi nel fascino delle due passeggere, che tentano di sedurre i poliziotti che le fermano per eccesso di velocità.
Invece è tutto merito del fascino di un’auto che ha militato sui poster nelle stanze di 9 adolescenti su 10, negli anni ‘80.
La Countach non deve il suo nome, come da tradizione per il resto della produzione Lamborghini, ad una razza di tori.
“Contacc” è un’espressione piemontese che significa stupore e meraviglia: sentimenti che suscita la vista di questa vettura, modello dalle forme futuristiche.

“RITORNO AL FUTURO” – DeLorean DMC-12 (1981)

A proposito di ‘futuro’: non poteva mancare la DeLorean in questa galleria di auto – simbolo del cinema.
Universalmente riconosciuta come la macchina del tempo per eccellenza.
E dire che, in origine, il mezzo con cui saltare di anno in anno doveva essere un frigorifero!
Ci siamo già occupati della strana storia di questa vettura e del suo creatore in questo articolo.

“A-TEAM” – GMC Vendura (1983)

Il furgone dell’A-Team è parte integrante della squadra.
Protagonista, come tutti gli altri membri del team, delle avventure nei telefilm e nel film, poi.
Centinaia di “Vendura” sono stati customizzati, negli anni, per assomigliare al classico furgone nero con strisce rosse, che è diventato un vero e proprio simbolo della cultura pop americana.
Ma solo ridipinto, perchè la versione originale è anonima come solo un furgone americano puo’ essere!

“NON CI RESTA CHE PIANGERE” – Fiat Ritmo Cabrio Bertone Palinuro (1984)

Un’altra macchina del tempo.
Un po’ perchè, rivedendo quest’auto per strada, ci si ritrova proiettati immediatamente negli anni ‘80.
Ma c’è anche una teoria secondo la quale i due protagonisti di Non ci resta che piangere, Saverio e Mario, si ritrovano nel ‘1400 quasi 1500’, perchè portati indietro nel tempo dalla vettura di casa Fiat.
Improbabile?
Nel film non è chiaro quale sia il motivo del loro viaggio fino al 1492: il temporale, la stradina sconosciuta?
Tutto ugualmente improbabile.
E allora, perchè non credere alla versione della Fiat Ritmo Cabrio = Time Machine?

“CAPTAIN AMERICA: THE FIRST AVENGER” – HYDRA V16 COUPÈ

auto da film - hydra

Progettata appositamente per il film Captain America: Il Primo Vendicatore  dal designer Daniel Simon, l’auto di Johann Schmidt (Teschio Rosso) mostra influenze stilistiche provenienti dalla Mercedes 540K, dalla Mercedes G4 Off Roader con l’aggiunta di qualche accenno di Bentley e Duesenberg.
La vettura è stata costruita in Inghilterra, partendo dal pianale di un mezzo pesante con 6 ruote e una lunghezza di 7.62 metri.
Un potente motore Ford V8 Dragster le permette prestazioni mozzafiato.

“JUSTICE LEAGUE” – Mercedes AMG Vision Gran Turismo (2014)

Nata come concept-car virtuale, per essere utilizzata nel videogame Gran Turismo 6, è stata costruita realmente dalla casa di Stoccarda per essere l’auto personale di Bruce Wayne.
Quindi non sarà, verosimilmente, in vendita.
Ce l’ha solo lui.

 

Galleria dell’improponibile

E dopo questa rassegna di bellezze su 4 ruote, ecco una galleria di immagini di auto “customizzate”, nelle maniere più improbabili, da proprietari fanatici di film o serie tv

Alien

Chewbeccar

Hulk

Predator

Umbrella Inc.

Doctor Who

The Walking Dead

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