Jurassic Park uscì negli USA l’11 giugno 1993.
Scopri con noi 25 curiosità di questo film che ha fatto da spartiacque tra la preistoria e la storia del cinema.
Jurassic Park, all’epoca, rappresentò una vera rivoluzione per la cinematografia, dato l’uso massiccio di grafica computerizzata, che apriva nuove ed illimitate possibilità per la settima arte.
Fu uno dei primi film per cui si organizzarono proiezioni notturne, data l’enorme affluenza di persone che volevano vedere coi propri occhi le meraviglie preistoriche promesse dal battage pubblicitario.
Io lo vidi in un cinema milanese con inizio della proiezione alle 01:30. Dormendo per la maggior parte del film…è quello coi dinosauri, no?
Parti con noi per un viaggio lungo 65 milioni di anni, attraverso 25 curiosità su questa storica pellicola prestorica!
- Steven ad honorem
Steven Spielberg voleva che i velociraptor fossero alti circa 3 metri, molto di più di quel che, in realtà, fossero.
Durante le riprese del film, i paleontologi scoprirono esemplari di raptor alti 3 metri, chiamati ‘Utahraptor’ (perchè furono rinvenuti nello stato dello Utah).
Sebbene l’idea sia stata accantonata, uno dei nomi proposti per la nuova specie fu “Utahraptor spielbergi”.
Anni dopo l’uscita di Jurassic Park, si scoprirono fossili di pelle di velociraptor che era (presumibilmente) piumata; il che implicava che il paleontologo Alan Grant, Sam Neill nel film, avesse davvero ragione circa la loro evoluzione in uccelli.
- Il regista dei due mondi
Steven Spielberg ha supervisionato la post-produzione di Jurassic Park tramite collegamenti video, 4 volte a settimana, mentre era in Polonia per dirigere Schindler’s List (1993).
In seguito lo ha definito uno dei momenti più difficili della sua vita di cineasta: le riprese di Schindler’s List gli hanno richiesto un tale tributo emotivo, che il suo entusiasmo per Jurassic Park era quasi scomparso.
Necessitava di un’ora al giorno per entrare nel giusto stato d’animo e raccogliere energia e pazienza per commentare i dinosauri digitali e rispondere a banali domande della squadra degli effetti speciali.
“Un’esperienza bipolare, con ogni grammo di intuito su Schindler’s List ed ogni grammo di artigianato su Jurassic Park” ebbe a dire.
- Non tutto è computerizzato
L’acqua nel famoso bicchiere che si trovava sul cruscotto della Ford Explorer, fu fatta increspare pizzicando una corda di chitarra attaccata alla parte inferiore del cruscotto sotto il vetro del bicchiere.
Il suono dei passi del T-Rex è stato creato registrando sequoie tagliate che si schiantano a terra.
- Roarrrr
Sul set, durante le riprese delle scene con il T-Rex, Spielberg ruggiva attraverso il megafono, per simulare le terribili grida del dinosauro.
Il cast, ovviamente, scoppiava a ridere ogni singola volta.
- Dimenticare le preoccupazioni
Michael Crichton ha scritto il romanzo Jurassic Park per la sua ansia dovuta all’ascesa dello scientismo ed all’esplorazione della bio-genetica a scopo di lucro.
Comunque, la Universal gli staccò un assegno da 2 milioni di dollari, per i diritti sul romanzo, prima ancora che venisse pubblicato nel 1990.
Come calmare l’ansia di uno scrittore (ammonticchiando 2 milioni di piccoli dollari).
La pre-produzione del film, iniziata nel 1989, si basò quindi solo sul manoscritto di Crichton.
- CGI ante litteram
Crichton è sempre piuttosto scettico riguardo alle nuove tecnologie ed a possibili progressi troppo disinvolti della scienza.
Jurassic Park ha usato la CGI per dare vita ai dinosauri.
E Michael Crichton, nel film da lui scritto e diretto, Troppo belle per vivere (1981), ha predetto una simile tecnologia.
Ma con scopi molto più sinistri: un magnate delle telecomunicazioni crea copie virtuali di modelle, clienti di una clinica estetica, per inviare messaggi subliminali al pubblico.
Magnate delle telecomunicazioni, modelle…aveva previsto anche le cene eleganti?
- Cretaceous Park?
Quando a Michael Crichton è stato chiesto il motivo per cui il romanzo si riferisca al periodo Giurassico nel titolo, ma abbia un dinosauro del periodo Cretaceo in copertina, ha risposto che era l’animale “con il miglior design”.
Effettivamente, “Cretaceous Park” non suona poi così bene.
- Estinzione
Dennis Muren, specialista degli effetti visivi, suggerì che la maggior parte dei dinosauri potesse essere eseguita al computer dalla testa alla coda.
Ma doveva provarlo prima a Steven Spielberg.
Cosa che fece con una mandria di scheletri di Gallimimo che attraversa un campo.
Spielberg era sconvolto dalla sequenza, specialmente quando un T-Rex in carne ed ossa irruppe sulla scena.
Lui e Phil Tippett, che gli propose animazioni in go-motion, si guardarono l’un l’altro e Tippett disse: “Penso che siamo estinti”.
A Spielberg è piaciuta la frase e l’ha consegnata a Jeff Goldblum affinchè la dicesse a Sam Neill nel Visitor’s Center del parco.
- Intero o a pezzi?
Nel film ci sono solo 15 minuti di sequenze con dinosauri reali (l’11% della durata totale): per 9 minuti sono animatroni (pupazzi meccanici robotizzati) e per 6 minuti sono creati tramite grafica computerizzata dalla Industrial Light & Magic.
Tutte le sequenze a figura intera sono CGI; le inquadrature di parti di dinosauro sono realizzate con animatroni.
- Bau bau
L’ultimo elemento necessario per rendere reali i dinosauri di Jurassic Park era il suono.
E si dovette andare a tentoni, perché le loro corde vocali non sono giunte fino a noi.
Così Steven Spielberg istruì il sound designer Gary Rydstrom perchè desse loro voci di animali veri, ma grosse e profonde.
Rydstrom ha registrato diversi animali e poi li ha messi insieme.
Il Dilofosauro era un richiamo del cigno unito ad un falco, un serpente a sonagli ed una scimmia urlatrice.
I Raptor erano delfini, un tricheco e oche mixati.
Nella scena in cui il T-Rex sbrana il Gallimimo, le loro ‘voci’ sono state interpretate da Buster, il Jack Russell terrier di Rydstrom.
Allo specialista di voci e suoni, infatti, la scena ricorda un cane che gioca con il suo pupazzo preferito.
- Pronta? Grida.
L’audizione di Ariana Richards (la piccola Alexis Murphy) consisteva nel trovarsi di fronte ad una telecamera e urlare selvaggiamente.
Steven Spielberg “voleva vedere come dimostravo la paura” ricorda la Richards.
“Ho sentito più tardi che Steven aveva visto alcune ragazze su nastro quel giorno, ed io ero l’unica che è riuscita a svegliare sua moglie, addormentata sul divano; lei è corsa attraverso il corridoio per vedere se i bambini stessero bene”.
- Tutt’altra bestia
Poco dopo che Nedry fa la sua prima apparizione nella sala di controllo, durante la sua discussione con Hammond, si può chiaramente vedere Lo squalo (1975) su uno degli schermi di Nedry.
Film diretto da Steven Spielberg, è stato il primo esperimento del regista con animatroni, ovvero lo squalo gigante costruito per il film.
- Jurassic Rescue
Spielberg stava lavorando all’adattamento cinematografico di E.R. quando lesse Jurassic Park e decise di dedicarsi a questo progetto.
E.R., ispirata a Casi di emergenza, una serie di racconti scritti sempre da Crichton, fu poi riadattata a serie televisiva e prodotta dallo stesso Steven Spielberg.
Che, per Jurassic Park, si portò a casa, per le partecipazioni agli utili, circa $250 milioni: la somma più grande che un singolo individuo abbia mai realizzato con un film.
- Money Park
Jurassic Park è stato il primo film della storia a superare la soglia dei 400 e dei 500 milioni di dollari al botteghino internazionale.
Ovviamente è stato il maggior successo del 1993 ed ha infranto il record di incassi nel primo week-end di programmazione.
Ha detenuto il primato per il maggiore incasso di tutti i tempi fino all’uscita di Titanic (1997).
Oggi si trova al 28° posto della classifica dei maggiori incassi di sempre.
Jurassic Park ha generato 5 sequel: Il mondo perduto – Jurassic Park (1997), Jurassic Park III (2001), Jurassic World (2015), Jurassic World – Il regno distrutto (2018) (del quale trovi qui la nostra recensione) e Jurassic World – Il dominio (2022).
Ed innumerevoli citazioni e parodie. Una su tutte (si fa per dire): Chicken Park, di Jerry Calà (1994).
- Jeff in black
Ian Malcolm (Jeff Goldblum) si veste interamente di nero sia nel film che nel sequel.
Nel libro, egli dice ad Ellie Sattler che si veste sempre solo di nero e grigio, in modo da non dover mai perdere tempo a pensare cosa indossare.
Seth Brundle (sempre Jeff Goldblum) spiega allo stesso modo il suo monotono senso della moda ne La mosca (1986), un’idea che Brundle ha mutuato da Albert Einstein.
- Eroe o Gennaro
La scena di Malcolm che distrae il dinosauro con un razzo di segnalazione è stato inclusa nel film su suggerimento di Jeff Goldblum.
L’attore preferiva un’azione eroica rispetto a quanto previsto nella sceneggiatura originale, dove Malcolm si spaventava e scappava, come Gennaro.
- Lo spot migliore
Tutto il merchandise (t-shirt, dinosauri imbottiti, scatole per il pranzo, fiaschette, ecc.) mostrato nel film è stato effettivamente creato per essere venduto dopo l’uscita del film.
- Making of
Nel gift-shop del Parco, chiaramente visibile, c’è un libro intitolato The Making of Jurassic Park (La realizzazione di Jurassic Park) di Don Shay e Jody Duncan.
Il libro è stato poi realmente pubblicato, ma racconta il dietro le quinte della realizzazione del film e non della costruzione del Parco!
Si è giocato infatti, sul doppio uso che si puo’ fare del termine ‘making of’.
- L’isola
Nella scena in cui l’elicottero atterra sull’isola, sono stati usati manichini anziché veri passeggeri a causa dei rischi della discesa in quella location, le Manawaiopuna Falls.
Queste cascate sono state ribattezzate Jurassic Park Falls e si trovano sull’isola di Kauai, alle Hawaii.
Per la maggior parte delle location di Isla Nublar, la produzione ha scelto i panorami di Kauai.
Nel film si dice che Isla Nublar si trovi 120 miglia a ovest della Costa Rica. Tuttavia non ci sono isole, di qualsiasi dimensione, ad ovest della Costa Rica per più di 5.000 miglia.
Kauai è stata scelta come set anche per Hook, King Kong ed I Predatori dell’Arca Perduta.
E no, l’isola non interpreta la parte dell’Isola in Lost.
Scopri in questo articolo dove è stata girata quella serie tv.
- Data infausta
L’11 settembre 1992, l’uragano Iniki, uno dei più devastanti per le Hawaii, ha colpito l’isola di Kauai, ritardando la produzione del film.
Gran parte della crew ha aiutato nella pulizia dei detriti causati dal ciclone.
In ogni caso le riprese terminarono 12 giorni prima del previsto e fu rispettato il budget stimato.
(Il budget per il film era di $62 milioni di dollari. Ne ha incassati circa $900 milioni al botteghino)
- Computerone
Il super computer CM-5, utilizzato nella sala controllo di Jurassic Park, era uno degli unici due mai costruiti di quelle dimensioni (1024 core).
L’altra macchina era al Los Alamos National Laboratory, nel New Mexico.
La macchina utilizzata nel film è stata venduta in segmenti più piccoli al termine delle riprese.
Sono stati usati degli specchi per far sembrare che fossero presenti più CM-5.
Ah, caro Crichton, se solo avessero avuto un CM-5 a Westworld: tutto quel casino non sarebbe mai venuto fuori!
- Maestro John
Steven Spielberg ha instaurato una lunga e proficua collaborazione con il compositore John Williams per le musiche dei suoi film.
Fin dal suo esordio con Sugarland Express (1974), Spielberg ha scelto la bacchetta di Williams per accompagnare molti dei suoi lungometraggi. E Williams ha creato temi leggendari per Lo Squalo, E.T., Schindler’s list, Incontri ravvicinati del terzo tipo, I Predatori dell’Arca Perduta ed, appunto, Jurassic Park.
John si è aggiudicato 3 dei 5 Oscar da lui vinti con musiche per film diretti da Spielberg (i primi 3 della lista più sopra; gli altri furono per Star Wars ed Il violinista sul tetto).
Williams sarà anche il nome consigliato da Steven all’ amico George Lucas per le partiture del suo Star Wars.
- Hammond come Moreau
Il film ha una trama quasi simile a quella del romanzo di H.G. Wells del 1896, L’isola del Dottor Moreau.
Il Dr. Moreau ha condotto esperimenti genetici sulla sua isola, dove ha creato ibridi mutanti di uomini e animali.
Dopo l’iniziale ribellione di un puma, tutti gli uomini-bestia manifestano segnali di un ritorno al loro stadio animale, seminando il panico sull’isola.
Dal romanzo è tratto un film omonimo del 1977, che però cambia alcuni elementi della trama.
- Si puo’ fare?
Per il ruolo di John Hammond, il visionario patron di Jurassic Park, Spielberg ha voluto un altro regista: Richard Attenborough.
Hammond crea i suoi dinosauri partendo dal DNA, ricavato dal loro sangue, succhiato da zanzare intrappolate in gocce d’ambra fossilizzate.
Il fratello di Richard, il famoso naturalista e divulgatore scientifico David Attenborough, possiede una collezione di pietre d’ambra ed ha condotto un documentario, The Amber Time Machine, in cui ricerca l’identità delle specie intrappolate nell’ambra e prova a dare una risposta alla domanda base della clonazione di Jurassic Park: si puo’ fare?
Beh, pare che nell’ambra si possano trovare tracce di DNA, ma da qui a clonare un dinosauro, serve suo fratello Richard.
- The Ride
Dal film è stata tratta un’attrazione acquatica presente nei parchi a tema della catena Universal Studios sparsi per il mondo, chiamata Jurassic Park: The Ride.
Curiosamente, in una scena, Ian Malcolm menziona l’attrazione dei Pirati dei Caraibi a Disneyland.
Jurassic Park è uscito un decennio prima di Pirati dei Caraibi: La maledizione della prima luna (2003).
Il film sulle avventure di Jack Sparrow, caso più unico che raro, si basa sull’attrazione del Parco, e non viceversa, come ti avevamo raccontato in questo articolo.
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