Astronavi: un viaggio a bordo delle più iconiche di film, fumetti, cartoon e giochi

Astronavi come mezzo per viaggi extraterrestri, interstellari o iperspaziali, unità da combattimento o da trasporto.
Seguiteci in questo viaggio là dove nessun uomo è mai giunto prima, in una galassia lontana lontana, nello spazio dove nessuno puo’ sentirvi urlare.

Da sempre l’uomo ha sognato di viaggiare nello spazio.
Prima solo vicino al Pianeta Terra, per raggiungere la Luna, poi spostando il limite all’infinito.
E le astronavi si sono evolute seguendo questo sogno: adeguandosi, o addirittura precedendo, le conoscenze scientifiche del loro tempo.

Seguiteci in questo percorso alla scoperta delle astronavi più famose della storia del cinema, della tv, dei videogame e dei fumetti.
Viaggeremo molto lontano nel tempo e nello spazio!

“PROIETTILE LUNARE” (VIAGGIO NELLA LUNA – 1902)

Siamo agli albori della settima arte e nel 1902 George Méliés scrive, dirige ed interpreta il film muto Le Voyage dans la lune (Viaggio nella Luna).
Si era ad anni luce di distanza dal solo concetto di volo spaziale: il primo decollo di un aereo a motore avverrà solo l’anno successivo all’uscita del film!
Basato su un soggetto di Jules Verne e H.G.Wells, Viaggio nella Luna narra di una spedizione umana sparata, nel vero senso della parola, sulla Luna. Anzi, “nella” Luna, come suggerisce il titolo stesso.
Infatti, tramite una sorta di mega-cannone, un’astronave a forma di proiettile raggiunge il satellite e si conficca nel suo occhio.
L’Uomo nella Luna non prenderà troppo bene la cosa! La sua espressione, a metà tra il disgustato e l’iroso, è una delle immagini più famose della storia del cinema.
Per fare ritorno a casa, i viaggiatori (che non hanno necessità di tute spaziali) si lasceranno semplicemente cadere giù, verso la Terra, “sfruttando” la forza di gravità del nostro Pianeta…

mi è entrata un’astronave nell’occhio

“RAZZO di zarkov” (FLASH GORDON – 1934)

Il fumetto di Flash Gordon debutta come striscia giornaliera il 7 gennaio 1934.
Flash raggiunge il pianeta Mongo, in rotta di collisione con la Terra, a bordo di un razzo, costruito dal dottor Hans Zarkov.
In italiano, negli anni ’70, diverrà “Il razzo celeste del Dr. Zarro”. Una generazione segnata da quel nome.
Nel serial cinematografico della Universal, del 1936, il razzo sarà particolarmente somigliante a quello dei fumetti.

il razzo zarro

“RAZZO LUNARE” (TINTIN : OBIETTIVO LUNA – 1950)

Tintin, protagonista del famoso fumetto belga, già nel 1950 raggiunge la Luna, che fino agli anni ‘60 rimarrà sempre la meta favorita per i viaggi dei terrestri al di fuori del loro Pianeta natìo.
In compagnia dell’inseparabile cagnolino Milù, Tintin si imbarca su un razzo a scacchi bianco-rossi che oggi ci sembra simpaticamente ingenuo.
Hergè, autore delle avventure di Tintin, era in anticipo di ben 19 anni sul programma Apollo XI !

ci sarà da fidarsi del capitano?

“THE NEEDLE AND THE WEDGE” (SPACEWAR! – 1962)

Prima leggendaria apparizione di astronavi in un videogioco.
Il gioco Spacewar!, sviluppato da Steve Russell nel 1962 al MIT, si svolge come un dog-fight tra due astronavi denominate “ago” e “cuneo” per la loro forma, intorno al pozzo gravitazionale di una stella.
Semplice semplice.
Storico.
Ci vorranno altri 17 anni prima di vedere degli asteroidi vagare sullo schermo…

ago e cuneo si danno battaglia

“ORION” (LE FANTASTICHE AVVENTURE DELL’ASTRONAVE ORION – 1966)

7 episodi in bianco e nero, prodotti dalla tv della Germania Ovest (titolo originale “Raumpatrouille – Die phantastischen Abenteuer des Raumschiffs Orion”).
Pionierismo a livelli incalcolabili.
Anche considerando il fatto che la serie fu trasmessa 9 giorni prima di Star Trek.
Il Comandante McLane, a bordo dell’incrociatore Orion, combatte contro alieni chiamati rane o ranocchi, dato il loro aspetto.
La base di lancio dell’astronave Orion è sotto il mare.

astro perchè vola, nave perchè viene dal mare

“USS ENTERPRISE” (STAR TREK – 1966)

Un terrestre è stato lanciato nello spazio ed il nostro amato satellite non sembra più così irraggiungibile.
L’uomo comincia a sognare e ad andare lontano con la fantasia.
Nella fantascienza nasce l’idea dell’esplorazione dello spazio profondo.
Le astronavi cominciano ad ingrandirsi e ad essere pensate per lunghi viaggi, appunto.
La USS Enterprise NCC-1701 debutta nell’episodio ‘The man trap’ della serie Star Trek, nel settembre 1966, sugli schermi televisivi americani.
Da quel momento farà parte dell’immaginario collettivo dei viaggi interstellari di tutta l’umanità.
Capitanata da J.T.Kirk, si spingerà là dove nessun uomo è mai giunto prima, nella sua missione quinquennale alla ricerca di altre forme di vita e di civiltà.
Dotata di motori a curvatura ed impulso, lunga 289 metri, l’Enterprise ha un equipaggio di 430 persone.
In servizio dal 2245 al 2285. Poi diventerà nave scuola per i cadetti, capitanata da Spock.

là dove nessun uomo è mai giunto prima

 

“DISCOVERY ONE” (2001 : ODISSEA NELLO SPAZIO – 1968)

Discovery One è l’astronave che conduce un equipaggio di 5 persone verso il Pianeta Giove.
A gestire i sistemi di bordo ci pensa HAL9000, un supercomputer che pensa e ragiona meglio di un uomo.
Di un uomo vagamente bastardello, per la verità.
Discovery One è lunga 140 metri ed è spinta da propulsori ad energia nucleare.

HAL, abbiamo un problema

“MONDO ANELLO” (RINGWORLD – 1970)

Un’astronave che è un mondo.
Un mondo artificiale a forma di anello, che ruota intorno ad una stella, largo circa 1,6 milioni di km.
Il suo diametro è pari, circa, a quello dell’orbita della Terra intorno al Sole (924 milioni di km).
La forza di gravità è simulata grazie alla forza centrifuga (l’anello deve ruotare a 1200 km/s per ottenere l’effetto) e risulta essere il 99.2% di quella terrestre.
Un secondo anello rotante, più vicino alla stella e composto da placche, che servono a fare ombra, rende possibile la simulazione del susseguirsi di giorno e notte su Mondo Anello.
Ringworld è un romanzo del 1970 di Larry Niven e Mondo Anello ispirerà tutte le successive megastrutture spaziali di questo tipo.

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“YAMATO” (LA CORAZZATA YAMATO – 1974)

Una corazzata giapponese della II Guerra Mondiale, la Yamato, giace sul fondo del mare, ormai prosciugato.
La Terra, infatti, è completamente desertica a causa di un bombardamento di asteroidi radioattivi. La Yamato, riadattata a nave spaziale, dovrà viaggiare fino ad Iskandar per recuperare un meccanismo in grado di eliminare la radioattività e salvare l’umanità, che si nasconde nel sottosuolo terrestre.
Guidati dal Capitano Avatar, i 117 membri dell’equipaggio dovranno tornare sulla Terza Pietra dal Sole entro 365.
Dal manga 宇宙戦艦ヤマト (Space Battleship Yamato)  verrà tratto un cartone animato, che in Italia arriverà con il nome di “Star Blazers”.
Grazie all’adattamento americano, il sake diventerà acqua e l’ubriachezza perenne del dottore verrà indicato come buonumore.
E la Yamato verrà ribattezzata Argo.

concetto di nave stellare: colpito ed affondato!

“AQUILA” (SPAZIO 1999 – 1976)

Il 9/9/1999 cominciano i problemi sulla stazione spaziale Alpha, collocata nel cratere Plato, sulla Luna.
Tanto che in 4 giorni, una successione di eventi porta al distacco del satellite dall’orbita terrestre.
Andando in giro per il cosmo, gli uomini della base incontrano molte specie aliene.
Le navi da trasporto denominate Aquila vengono usate anche come mezzi di difesa, essendo dotate di cannoni laser.
La forma caratteristica dell’Aquila ne ha fatto un simbolo della fantascienza anni ‘70, a dispetto di una serie che non ha certo goduto di un successo strepitoso.

“MORTE NERA” (STAR WARS – 1977)

Astronave dalle dimensioni spropositate, come un piccolo pianeta, in grado di distruggere interi mondi!
Star Wars introduce la Morte Nera, una stazione da battaglia gigantesca (160 km di diametro per la prima versione), tanto che, da lontano, viene scambiata per una luna.
La Morte Nera è suddivisa in 24 zone, 12 per emisfero, ognuna controllata da un “ponte”.
Con più di un milione di persone come equipaggio, la Morte Nera è dotata di 15000 batterie turbolaser (volete acquistarne una? leggete questo articolo!), 2500 cannoni laser e 2500 cannoni a ioni.
Ed un superlaser. Con il quale è in grado di cancellare corpi celesti come Alderaan, pianeta natale della Principessa Leia.
Avrà vita breve.
La
Morte Nera 2, ancor più grande (900 km di diametro), non riuscirà nemmeno ad essere completata, prima di essere distrutta dai Ribelli.

la cantina Cuore Duro è in fondo, a destra,  nel corridoio 57364, sul ponte 23212, vano #556

“ARCADIA” (CAPITAN HARLOCK – 1978)

L’astronave più potente e più avanzata dell’Universo.
Timonata da Capitan Harlock, pirata gentiluomo.
L’ Arcadia dei prequel è quella con teschio e tibia incrociate sulla prua.
Quella denominata “blu”, invece, è la versione dei cartoni animati classici.
Elegante come un galeone del passato, con motori atomici sotto il castello di poppa.
Lunga 400 m, dotata di bocche da fuoco costituite da torrette con cannoni indipendenti, nella versione “blu” possiede anche un rostro per speronare le navi nemiche.

ha cambiato in astronave il suo velier

“GALACTICA” (BATTLESTAR GALACTICA – 1978)

Classe Battlestar, Galactica è una delle dodici basi stellari in rappresentanza di una delle Dodici Colonie umane, Caprica.
La BSG-75 Galactica è impiegata in molteplici operazioni, quando non è utilizzata nella guerra contro i Cyloni.
È spinta da motori a Tylium, un fluido altamente volatile derivato da minerali disponibili su un numero limitato di pianeti (la crisi petrolifera si faceva sentire molto in quegli anni).
È lunga 1.445 km ed ha un’età di servizio notevole.
Per questo motivo è soprannominata “il secchio” o “la vecchia signora”.

il colonialismo terrestre

“USS CYGNUS” (THE BLACK HOLE – 1979)

L’astronave comincia ad essere pensata come un luogo sinistro.
La USS Cygnus, simpaticamente nota anche come la ‘Nave della Morte’, è scomparsa da 20 anni e viene ritrovata pericolosamente vicina ad un buco nero.
Quando l’astronave, originariamente un vascello da esplorazione, venne richiamata sulla Terra, il capitano rifiutò di obbedire.
In seguito ad un ammutinamento, egli trasformò tutti i membri dell’equipaggio in cyborg, con l’aiuto dei robot a bordo della Cygnus.
Il triste destino di questa astronave di 102 metri, è  quello di spezzarsi per le forze gravitazionali ed essere inghiottita dal buco nero. Visto il titolo del film, ce lo aspettavamo.

tenere lontano dalla portata dei buchi neri

“NOSTROMO” (ALIEN – 1979)

Sempre a proposito di astronavi che hanno un qualcosa di sinistro (nel ‘79 andava di moda).
La Nostromo, USCSS 180286, dopo una spedizione sul pianeta LV-426, imbarca un ospite indesiderato ed imprevisto che si nasconde a bordo.
Lo xenomorfo che infesta l’astronave, la rende una trappola senza uscita per (quasi) tutti i membri dell’equipaggio.
Nostromo è una nave da trasporto, che traina una piattaforma di 3×2 km, grazie ai suoi 2 propulsori Yutani T7A NLS.

autostop interstellare

“REVENGE” (WARHAMMER 40000 – 1987)

Un’ astronave gigantesca, con un monumento dorato sulla poppa.
Le navi di classe Emperor, del gioco Warhammer 40000, sono mastodontiche e perciò lente.
Ma davvero impressionanti, con fattezze a metà tra una quinquereme senza vele ed un enorme palazzo gotico.

 

impegnativa

“CUBO BORG” (STAR TREK, THE NEXT GENERATION – 1989)

I Borg hanno un concetto tutto loro di bellezza applicata alle astronavi.
Ed il meglio che sono riusciti a partorire è un cubo da 3x3x3 km.
Tutte le funzioni operative sono distribuite all’interno della nave, in ogni parte, quindi non ha un centro vulnerabile.
Tranne il Plesso Centrale, situato appunto al centro del Cubo.
È stato stimato che possa rimanere operativo anche se ne viene distrutto il 78%.

si calcoli il volume del cubo

 

“FLOSHTON PARADISE” (IL QUINTO ELEMENTO – 1997)

Un’astronave pensata come luogo di divertimento: prima o poi ci si doveva arrivare.
La Floshton Paradise è una nave da crociera dove si esibisce la cantante lirica aliena Diva Plavalaguna, che possiede le pietre elementari.
Dotata di tutti i comfort, quali ristoranti e saloni panoramici, per godere del meraviglioso panorama quando la nave sale in quota.

cartoline da Floshton

 

“NORMANDY” (MASS EFFECT – 2008)

Una delle astronavi più famose dei videogame, la Normandy, del Comandante Shepard, è dotata di un sistema stealth avanzatissimo, di una intelligenza artificiale insolente e di uno spazioso bar dove la crew puo’ ubriacarsi, dimenticando di essere in giro per la Via Lattea.

 

il bar non deve mancare mai sulle astronavi

“ATRAXI” (DOCTOR WHO – 2010)

Gli Atraxi sono dei grossi occhi che costituiscono una polizia intergalattica.
Non è chiaro se gli Atraxi siano solo gli occhi, oppure siano un tutt’uno con l’astronave a struttura cristallina che li circonda.
Ma l’aspetto di questa polizia aliena è qualcosa che oscilla tra l’inquietante ed il poetico.

ti teniamo sott’occhio

“MILANO” (GUARDIANI DELLA GALASSIA – 2014)

L’astronave di Star-Lord.
Una della navi dei Ravager, è usata da Peter Quill fin dall’età di dieci anni.
Il nome Milano non si deve al capoluogo lombardo, ma ad un’attrice per la quale Peter aveva una cotta da ragazzino: Alyssa Milano.
La Milano ha gli stessi colori della Ford Mustang guidata da Ego, sulla Terra, in Guardiani della Galassia, Vol.2 (la nostra recensione è qui).

a Milano, quando c’è la nebbia non si vede.

“HARVESTER MOTHERSHIP” (INDIPENDENCE DAY: RIGENERAZIONE – 2016)

La più grande astronave, che abbia mai attaccato la Terra, vista fino ad ora al cinema.
Con un diametro di 4828 km, supera di gran lunga le dimensioni della Luna (diametro 3475 km).
Molto veloce, nonostante la sua grandezza, possiede scudi deflettori in grado di respingere oggetti o detriti spaziali.
Compresi quelli dell’astronave madre del film precedente!

sì, è più grossa di quella dell’altra volta…

“SPACEBALL ONE” (SPACEBALLS – 1987)

Comandata da Casco Nero, di una lunghezza infinita (servono 2 minuti di film per vederla passare davanti ai nostri occhi nella sua interezza: si dice sia lunga 11 km), è l’astronave – parodia dell’Executor di Darth Vader, in Star Wars.
Ma Spaceball One, oltre ad essere in grado di viaggiare a ‘velocità smodata’, puo’ trasformarsi in Mega Maid, una gigantesca donna delle pulizie con le sembianze della Statua della Libertà.
Però dotata di un enorme aspirapolvere, grazie al quale risucchia l’atmosfera dei pianeti attaccati, come Druidia.
Sempre meglio che fare la fine di Alderaan.

manca l’aria qui dentro!

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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