“Halloween”: la nostra recensione del film sul ritorno di Michael Myers

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Esce il 25 ottobre Halloween, diretto da David Gordon Green, seguito del cult-movie di John Carpenter del 1978: ma non ce ne sono stati mille mila altri, di sequel?

Parte il classico tema musicale in 5/4, con i titoli color arancio e la zucca intagliata sulla sinistra dello schermo.
Cominciamo da una domanda: ti è piaciuto Halloween di John Carpenter, del 1978?

Se la risposta è no, leggi subito uno degli altri articoli di Nerdburger!
Se la risposta è sì, compra il biglietto del cinema e continua a leggere qui sotto ed anche questo articolo!

E non aver paura.

Cioè, comincia pure ad averne, ma non per come è stato realizzato questo nuovo film!

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Halloween 2018 è un sequel diretto del cult-movie di Carpenter.
Non ha nulla a che fare con il reboot di Rob Zombie, né con tutti gli altri Halloween usciti dopo il 1978 (9 film in totale).
Dimentichiamoci Cynthia Myers: Jamie Lee Curtis (bravissima!), che torna nel ruolo che l’ha vista debuttare sul grande schermo è, di nuovo, Laurie Strode.
Niente più rapporti di parentela col vecchio Michael!

Vecchio Michael che avevamo lasciato sul prato, dopo essere caduto dal balcone, colpito da 6 pallottole sparate dal suo ex-psichiatra Sam Loomis.
Eccolo là, sdraiato sulla schiena, mort…ah no.
Halloween 1978 finiva così, con la certezza che Michael Myers non si puo’ uccidere facilmente e la certezza che, prima o poi, sarebbe tornato.
Cosa che è accaduta in 9 occasioni, ma, come detto, per quel che ne sappiamo adesso, è tornato davvero solo oggi, a distanza di 40 anni.
Con maschera, tuta e coltello, raccattati qua e là, sulla ‘via di casa’.

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Lui non è molto cambiato, anzi ha sempre la solita idea fissa: cercare di ammazzare più persone possibili nell’arco di una nottata.
Ognuno ha i suoi hobby.
Chi è profondamente cambiata è Laurie, la cui vita è stata ovviamente stravolta dagli accadimenti della notte di Ognissanti ’78.
In lei si è radicata una ossessione che ha rovinato la sua esistenza e l’infanzia di sua figlia.
Sì, Laurie ha avuto una figlia: chi l’avrebbe mai detto, vedendo come se la cavava nel primo film?
Ed oggi ha anche una nipote, che siede al suo stesso banco al liceo (dove non hanno mosso nemmanco un libro: ma allora è vero che si va avanti solo grazie al football!).
Nipote che la nonna spia da quel marciapiede, come Michael faceva con lei, 40 anni fa.

Laurie è ossessiva come un serial killer ed ha tenuto anche la stessa pettinatura per 40 anni! È ossessiva come ‘quel’ serial killer, come l’Ombra.
Ne ripercorre quasi i passi, ne ripercorre le spiate e le schienate.
Sì, ma signora stia calma, molli quel revolver, metta giù la doppietta, lasci perdere quella balestra!
Come dice? Le precauzioni non son mai troppe? Ma dai, ma non dica così, in fondo si tratta di un vecchio incatenato…e niente, ha proprio ragione lei.

Questo Halloween 2018 è un omaggio appassionato al film di Carpenter.
È ricchissimo di citazioni, con precisi e puntuali riferimenti: dai titoli di testa, alle atmosfere, ai ritmi, a certe inquadrature pedissequamente riproposte.
C’è la stessa tensione, lo stesso mood.
Anche se è presente un po’ più di gore in un paio di occasioni (e non ci sta nemmeno male): siamo pur sempre nel 2018 e non si puo’ troppo lesinare sul sangue rispetto agli altri concorrenti del cinema di tagliuzzamento e paura.
Che oggi esistono, praticamente, quasi solo grazie a John Carpenter.

In ogni caso, per chi avesse visto un po’ del vecchio materiale, oggi non più ‘canonico’, delle storie di Michael, qui troviamo qualche spunto riproposto, rivisto ed adattato alla storia.

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Se una critica si vuole proprio muovere al film di David Gordon Green, è quella che, come sia stato catturato, 40 anni fa, uno dei killer più spietati della storia del cinema, è lasciato totalmente all’immaginazione dello spettatore.
Ed è un evento di cui si discute appena.
Ma si tratta di una sottigliezza.
La pellicola è godibilissima ed è davvero un gradito ritorno, in tutti i sensi.

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scena post titoli di coda

Non c’è una vera e propria scena, diciamo più una ‘sorpresa’.
Se sei un fan di Michael, rimani fino alla fine.

perchè andarlo a vedere?

Se ti è piaciuto Halloween ’78 NON rimarrai deluso!

perchè NON andarlo a vedere?

Se NON ti è piaciuto Halloween ’78 rimarrai deluso!

 

 

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