Eli e la sua famiglia hanno provato per noi Cortex Challenge, un gioco con diverse sfide di memoria, logica e coordinazione! Vediamo cosa ne pensano i bambini di questo gioco!
Volete sfidare i vostri amici in un gioco che stimolerà il cervello con prove di memoria, riflessi e velocità? Bene, CORTEX CHALLENGE è quello che fa per voi.
La scatola è piccola e maneggevole (circa 14x14cm, di color azzurro), contiene 90 cards, di cui 10 da utilizzare per la sfida tattile, e 6 cervelli token fustellati divisi in quattro parti di diverso colore. É ideale per essere inserita in borsa e portata a un pic-nic al parco o a cena fuori per intrattenere i bambini che potranno così abbandonare il classico cellulare che per tanti è visto come un “salvavita” e dedicarsi ad un gioco stimolante e divertente.
Per i più piccoli sarà necessario il supporto di un genitore solo per spiegare le regole, per i più grandini l’autonomia è assicurata perché una volta capito il meccanismo, è abbastanza semplice e sicuramente adatto dagli otto anni in su come segnalato sulla confezione, ma anche per chi ne ha 7 (eventualmente escludendo le carte di sfida legate all’inglese).
Cortex Challenge fa parte di una serie di sei giochi Cortex prodotta da Capitain Macaque, distribuita in Italia da Asmodee (cinque delle sei versioni, per ora manca Cortex3). I disegni sono di Sébastien Lopez e ogni gioco ha differenti difficoltà e caratteristiche. Ne esistono due specifici per i bambini: Cortex Kids dai 6+ e Cortex Kids alla seconda sempre dai 6+.
Le regole di Cortex challenge e le sfide proposte
I giocatori possono essere da due a sei, e ciascuno gioca per sé.
Le sfide sono di diverse tipologie e si riconoscono grazie al simbolo presente sul retro delle carte che devono essere posizionate in pila, dopo una bella mescolata, al centro del tavolo.
Da queste vanno escluse le carte tattili che andranno girate per nascondere l’oggetto misterioso, una in fila all’altra, in attesa di diventare protagoniste della sfida a loro dedicata.
Si inizia con il girare una delle carte sfida e a cimentarsi in una delle otto tipologie di giochi proposti. Il più veloce che supererà la prova, potrà aggiudicarsi la carta stessa e con due di categoria uguale (stesso simbolo sul retro) potrà ottenere una sezione del cervello colorato. Il primo che lo completerà, vincerà.
Esiste però un vincolo importante. Il giocatore non potrà mantenere più di quattro carte quindi, in caso di quinta prova superata, se non riuscirà a fare abbinamenti e a ottenere una sezione di cervello, dovrà decidere a quale rinunciare per ritornare ad avere il numero giusto di carte.
A questo punto sarete sicuramente curiosi di sapere quali siano le sfide da affrontare. La più amata solitamente è quella tattile, la più ostica quella del colore perché richiede di avere una conoscenza minima dell’inglese per scoprire quale dei nomi è scritto con il colore giusto. Oltre a questo ci sono le sfide di ragionamento, di coordinazione e di memoria, ma anche il labirinto da risolvere e le schede in cui trovare i duplicati o la frequenza. Un bel mix di prove che sapranno sicuramente incuriosire i bambini che, a seconda della propria indole, si appassioneranno maggiormente a una o all’altra.
Il perfetto regalo per un compleanno
Cortex è un gioco che impegna un quarto d’ora a partita e può essere adatto sia per chi vuole passare del tempo in famiglia, sia per chi vuole lasciare divertire i figli con altri coetanei in autonomia. La soglia di attenzione dei piccoli è sempre bassa e tenerli al tavolo per diverse ore è quasi impensabile, per questo motivo, Cortex challenge può essere sicuramente apprezzato da tutti, sia da quelli più tranquilli sia da quelli più vivaci, visto che le partite hanno una durata abbastanza breve.
Visto il costo contenuto, circa 15€, può essere un ottimo regalo di compleanno che saprà distinguersi dai soliti pensieri, soprattutto per le femminucce.
A noi è piaciuto molto e ci giochiamo spesso in famiglia 🙂
Sentiamo ora il parere più importante: quello della piccola Fra!
Cortex mi è piaciuto. È divertente e ci sono tante sfide. La mia preferita è quella tattile e sono la più forte, indovino (quasi) sempre!
Femminucce?
Solo per questa parola non aprirò mai più questo sito. Ma dove vivete?