Marvel ci spiega scientificamente come e perchè Mjolnir, il martello di Thor, possa essere sollevato solo da persone degne, come lo stesso Dio del Tuono!
Mjolnir, il prodigioso martello di Thor, puo’ essere sollevato soltanto dal Dio del Tuono Asgardiano, in tutto l’universo. O da persone parimenti degne.
Ci siamo chiesti da sempre come ciò sia possibile (e se sei un attento frequentatore di NerdBurger, probabilmente, avrai partecipato alla nostra serata “La Fisica dei Supereroi” dedicata proprio a questo argomento 🙂 ).
Finalmente la Marvel ci da una spiegazione ufficiale al riguardo!
Nell’appendice al numero 679 di Avengers, infatti, Mark Waid ci rivela come e perchè solo Thor possa sollevare Mjolnir.
Ecco le parole del fumettista statunitense:
(Questa è) la scienza del martello magico di Thor, presa in parte da tutte le ricerche che feci alcuni anni fa con Walt Simonson per il crossover Thor / Hulk.
Il metallo Uru è stato forgiato in fosse infuocate dai nani fabbriferrai.
Basandomi sulle sue proprietà – cioè che è quasi indistruttibile, non può essere sollevato da alcuno che non ne sia degno, come Thor, e ritorna sempre nella sua mano – ci può essere una sola spiegazione: l’ Uru deve essere effettivamente un forma esotica di materia che può essere indotta ad emettere gravitoni.
I gravitoni sono particelle (teoricamente descritte, ma a differenza del bosone di Higgs, non ancora sperimentalmente confermate) che trasmettono la forza di gravità, proprio come i fotoni trasmettono la forza dell’elettromagnetismo.
Anche se non siamo in grado di forgiare l’Uru sulla Terra, i fabbri dei nani, essendo così avanzati rispetto a noi, potrebbero aver creato un martello le cui proprietà ci sembrano magiche
Il gravitone è un’ipotetica particella elementare che sarebbe responsabile della trasmissione della forza di gravità nei sistemi di gravità quantistica.
Secondo la teoria dei gravitoni, il movimento di un corpo produrrebbe un segnale di informazione che impiega un tempo rapidissimo, ma comunque non nullo per arrivare all’altra massa interagente (secondo la relatività generale sarà uguale alla velocità della luce), ed adeguare la forza di gravità alla nuova distanza fra i due corpi.
Waid continua spiegando che l’incantesimo di Odino costringe il martello ad aumentare i suoi gravitoni, quando qualcuno indegno cerchi di sollevare l’arma:
Essere in grado di cambiare il tasso di emissione ed assorbimento dei gravitoni equivale a essere in grado di cambiare la massa di un oggetto e persino di modellarlo.
Se una persona, che il martello ha deciso essere indegno, tenta di sollevarlo, grazie all’incantesimo di Odino, l’Uru aumenterà drasticamente il tasso di emissione dei gravitoni.
Ciò comporterà un aumento esponenziale delle attrazioni gravitazionali tra la Terra ed il martello, in modo tale che questo non possa essere mosso.
Quando Thor afferra il manico di Mjolnir, l’incantesimo di riconoscimento dell’identità fa cessare l’emissione del gravitone e il martello ritorna al suo peso normale
Quindi, quando una persona “indegna” applica una forza verso l’alto, l’Uru aumenta il peso del martello per annullare completamente questa forza, e il martello rimane immobile.
Tony Stark cerca di sollevare Mjolnir, in Avengers: Age of Ultron, usando il suo guanto di Iron Man, esercitando una grande forza verso l’alto, più grande del suo peso, eppure il martello rimane fermo.
Tony e Rhodey esercitano contemporaneamente una maggiore forza verso l’alto ed il tasso di emissione dei gravitoni aumenta, per neutralizzare nuovamente i loro sforzi congiunti.
Il peso maggiore non danneggerà il piano del tavolo, poiché vengono emessi solo un numero sufficiente di gravitoni per bilanciare tutte le forze verso l’alto, per mantenere il martello fermo. Una volta arrestata la forza di sollevamento, cessa anche l’emissione di gravitoni in eccesso.
Mjolnir sembra avere un momento di incertezza solo quando a sollevarlo ci prova Steve Rogers (nota l’espressione di Thor)!
Visione riuscirà poi, sempre nel prosieguo dello stesso film, a brandire il martello: lui è degno, come il Dio del Tuono.
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