L’arte del fumetto (parte 1): Frank Miller

Nerdburger inaugura,  con il leggendario Frank Miller, la rubrica “L’Arte del Fumetto”, che ti porterà alla scoperta degli artisti più importanti, influenti e rivoluzionari della storia della Nona Arte.
Un  viaggio fantastico attraverso le tavole di questi maestri: pura  gioia per gli occhi!

Frank Miller nasce nel Maryland nel 1957.
È considerato uno dei fumettisti più influenti della storia.

Dopo aver esordito con Spider-Man, Miller si fa conoscere dal 1979 per la sua opera con Daredevil (dal #158 del maggio ’79), dove, tra le altre cose, crea il personaggio di Elektra, la ninja assassina. ma le influenze orientaleggianti di Miller si aviluppano anche col sensei Stick e con l’organizzazione mafiosa de La Mano.

 

Daredevil

Daredevil

Daredevil

1982: breve apparizione alle matite su Wolverine.

 

Wolverine

 

Wolverine

Nel 1983 Frank Miller si dedica ai 6 albi di Ronin, saga ambientata in una New York distopica, che narra le gesta di un ronin del Giappone feudale, reincarnato in un futuro non troppo lontano dai nostri giorni.

 

Ronin

 

Ronin

Ancora venti d’oriente guidano le matite di Frank Miller per Lone Wolf and Cub, un manga ispirato alla serie tv Samurai.

 

Lone Wolf and Cub

A questo punto Miller decide di entrare definitivamente nella storia, ripensando Batman.
Il Cavaliere Oscuro, torna a combattere il crimine a 55 anni, dopo essersi ritirato in seguito alla morte del secondo Robin.

Il Ritorno del Cavaliere Oscuro

Il Ritorno del Cavaliere Oscuro

Il Ritorno del Cavaliere Oscuro

Il Ritorno del Cavaliere Oscuro

Il Cavaliere Oscuro colpisce ancora

Nel 1990 Frank Miller torna ad occuparsi di Matt Murdock ed Elektra, con Elektra vive ancora, coadiuvato ai colori dalla compagna Lynn Varley.

Elektra vive ancora

Elektra vive ancora

Elektra vive ancora

Negli anni ’90 Sin City e 300 diventano presto film, che inseriscono negli storyboard molte delle tavole di Frank Miller, pari pari.

Sin City

Sin City

Sin City

300

300

 

Quale opera di Frank Miller vi ha impressionato maggiormente?
Fatecelo sapere nei commenti!

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