Lovecraft Boardgames: giocare nel mondo di Cthulhu!

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Giochi da tavolo con ambientazioni Lovecraftiane, venite a noi! Ecco i migliori, tutti da giocare!

Giochi da tavolo e Lovecraft, un binomio ben distante dalle aspettative del “solitario di Providence”.

Eppure, a distanza di anni dalla morte del geniale scrittore, il mondo nerd deve tantissimo proprio a lui.
Il suo universo fatto di archeologia arcana, libri proibiti, culti innominabili e mostruosità ancestrali è stato fonte di ispirazione per innumerevoli opere letterarie (e non).

Oggi, però, scopriremo tutti i giochi da tavolo che sono direttamente ispirati ai romanzi di Lovecraft e all’universo costellato da questi indicibili orrori e da creature dai poteri inumani.

Naturalmente l’influenza di Lovecraft va ben oltre il settore nerd. Orde di scrittori horror si ispirano in maniera palese al suo lavoro, in primis il grande Stephen King. Una pletora di band (solitamente heavy metal 😛 ) hanno composto i loro brani ispirandosi ai testi di Lovecraft, perfino i Metallica (come The Thing that Should not Be)!
Non esiste genere artistico che non abbia avuto qualche contatto con Lovecraft.

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Come dite?

Anche libri horror e l’heavy metal cose sono nerd?

Mmm… in effetti…

Ma tornando al topic di questo articolo, vediamo a quali giochi possiamo giocare per provare il brivido di sfidare i Grandi Antichi. Tracciate il Segno degli Antichi e seguitemi in questa discesa nella follia in formato da tavolo!

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Quali sono gli elementi comuni a tutti i giochi ambientati nel mondo di Lovecraft?

  • Conoscenze proibite
  • Ingerenze di entità onnipotenti sulla razza umana
  • Un destino di rovina incombente

Questi temi sono il filo conduttore di ogni buon gioco basato sui lavori di Lovecraft.

Quale che sia il titolo, vestiremo (quasi) sempre i panni di un investigatore che ha sfiorato la superficie dell’abisso di follia che conduce alla conoscenza dei Miti di Cthulhu. Metteremo a repentaglio la nostra integrità fisica e la nostra sanità mentale per impedire che le trame oscure dei Grandi Antichi si compiano, rallentando se possibile il loro inevitabile avvento.

Si tratta quasi sempre di giochi di tipo cooperativo, in cui conseguire la vittoria è spesso molto difficile. Molto, molto difficile…

Vi proporremoi giochi che riteniamo siano “Core”, cioè quei titoli che secondo noi catturano appieno, in termini di gameplay, divertimento e atmosfera, i temi lovecraftiani. 

I giochi ispirati a Lovecraft

  • Il Richiamo di Cthulhu – Il gioco di Ruolo (1981)

Come non iniziare questa kermesse di giochi lovecraftiani se non da colui che per primo ha plasmato le basi per la trasposizione dei Miti in una dimensione giocabile? Ovviamente si tratta del Gioco di Ruolo de “Il Richiamo di Cthulhu”. Porta il nome del più famoso e intrigante dei racconti di Lovecraft e ha gettato le basi di tanti elementi che ritroveremo nei titoli più recenti. Come in un ogni GdR, dovremo creare il nostro investigatore, scegliere le sue competenze accademiche e le abilità fisiche e districarci infine in complesse indagini.

Toccherà al Custode stabilire l’esito delle nostre azioni e rivelare man mano gli indizi che permetteranno al gruppo di investigatori di proseguire le indagini. Ovviamente le avventure passano dal dover stroncare una setta di cultisti (quasi gestibile…) al dover fronteggiare mostruosità come un Cucciolo Oscuro di Shub-Niggurath (altamente ingestibile!).

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Il Gioco di Ruolo de “Il Richiamo di Cthulhu” non è ovviamente un boardgame, ma è stato il primo titolo a creare il sistema della sanità mentale. Infatti, come presto vedremo, venire sbranato da entità cosmiche non è l’unico modo di dire addio ad un investigatore. Esso potrebbe anche terminare i suoi giorni in un manicomio, vittima di quegli incubi che ha osato voler comprendere!

Se amate i GdR dovete provare questo titolo, la cui prima edizione risale al 1981. Per un’esperienza di gioco completa e moderna vi consiglio di provare però la sesta edizione.

Ma attenzione! Cercate di non affezionarvi ad un personaggio. Potrete anche farlo scampare alla morte, ma nulla lo salverà dalla follia

  • Dark Cults (1983)

“Ma questo gioco non merita di apparire nel core di questa lista!” dirà qualcuno di voi. Forse non sarà un gioco magnifico. Forse mostra tutti gli anni che ha. Forse non dovrebbe proprio stare qui.

Ma essendo sostanzialmente il primo vero “gioco” legato ai Miti di Cthulhu (perdonatemi ma un gdr è qualcosa di più di un gioco ndae Il Richiamo di Cthulhu però andava messo! nda), merita il suo spazio.

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Dark Cults è uno storytelling game in cui due giocatori, Vita e Morte, usano le carte per costruire una storia da un inizio fino alla fine. Mentre Vita tenta di salvare la vita dei personaggi della storia, Morte al contrario tenta di provocarne morte e sofferenze.

I giocatori per poter giocare una carta devono però incastrarla in una storia, in modo da creare continuità dato che ogni carta riporta “parole chiave” da cui trarre ispirazione per inventare lo svolgimento della trama.

Vi ha incuriositi, vero?

Piccola chicca: le carte scartate messe nel “cimitero”. Proprio come in Magic The Gathering, arrivato nelle nostre case parecchi anni dopo…

  • Arkham Horror (1987)

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Dopo il Gioco Di Ruolo, nel 1987 viene pubblicata da Chaosium la prima versione di Arkham Horror.
Si può dire che questo gioco sia la pietra su cui si fonda tutto il boardgaming moderno ispirato a Lovecraft. In questa edizione si vedono già tutti gli elementi che porteranno alla pubblicazione, nel 2005, della sua controparte moderna (vedi sotto): portali da cui emergono mostri, le strade cittadine con gli edifici rilevanti da attivare e, ovviamente, un Grande Antico che invaderà la Terra se troppi portali rimarranno aperti contemporaneamente.

  • Arkham Horror (2005)

L’Arkham Horror edito da Fantasy Flight Games nel 2005 è sicuramente il più famoso dei giochi da tavolo veri e propri ispirati al mondo di Lovecraft.

La plancia è una rappresentazione della città fittizia di Arkham divisa in svariate località, tra cui la famosa Miskatonic University. Lo scopo degli investigatori è raccogliere gli indizi che appaiono nei vari spazi per chiudere i portali da cui la minaccia del Grande Antico sta per affacciarsi. Il tutto mentre la città viene invasa dai mostri legati ai Miti di Cthulhu. Tra una sparatoria, una investigazione e viaggi extraplanari per chiudere portali, gli investigatori dovranno anche scegliere in quali località muoversi per poter acquistare nuovi equipaggiamenti, curarsi, recuperare sanità mentale o altro.

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Arkham Horror è un collaborativo contro il gioco stesso in cui o si riesce a conseguire la vittoria o si condanna l’umanità all’estinzione. E’ un titolo con una notevole componente legata alla fortuna in quanto la difficoltà può essere maggiore o minore anche solamente in base a quali mostri vengono casualmente generati sulla mappa.

In ogni caso, dovrete tenere sotto controllo i livelli di salute e di sanità mentale per non terminare anzitempo la partita.

Se state pensando di provarlo, aspettate però un secondo e leggete le righe che dedico al prossimo gioco…

  • Eldritch Horror (2013)

…perchè se Arkham Horror vi ha intrigati, sappiate che Eldritch Horror ne è sostanzialmente una versione migliorata. L’ambientazione stavolta è il mondo intero, non la sola Arkham. Il sistema è però lo stesso: ogni turno appaiono portali da cui emergono mostri e il nostro obiettivo è impedire che un Grande Antico si desti e scelga di fare colazione con il nostro pianeta.

lovecraft boardgames eldritch horror

In Eldritch Horror, però, le condizioni di vittoria e il gameplay sono strettamente dipendenti dal Grande Antico che minaccia di risvegliarsi.
Quindi, se stiamo fronteggiando Azathoth, avremo eventi e situazioni differenti da quelle che avremo impedendo il risveglio di Cthulhu. La dimensione planetaria aggiunge inoltre una certa credibilità alla sensazione di minaccia globale. Potremmo perfino dover risolvere misteri sulle cime innevate dell’Himalaya o riportare alla luce antiche rovine nella giungla africana.

Insomma, Eldritch Horror prende ciò che di buono c’era in Arkham Horror, lo espande e lo migliora. Infine ne snellisce alcune meccaniche di gioco, in modo da avere una avventura più dinamica e fluida. Consigliato!

Ovviamente Eldritch Horror è, come per il fratellone maggiore Arkham Horror, un titolo che porta via parecchie ore di gioco. E contrariamente al fratellone, è davvero molto (molto!!!) più difficile riuscire nel tentativo disperato di rispedire il Grande Antico negli abissi da cui è giunto…

 

  • Arkham Horror LCG (2016)

Uno degli ultimi giochi a tema lovecraftiano. E’ un mix tra un gioco di carte e un gioco di ruolo a campagna. Arkham Horror LCG si compone di diverse avventure in cui gli investigatori devono risolvere piccoli enigmi raccogliendo gli indizi dalle diverse location. L’esito di ogni missione si ripercuote sul prosieguo della campagna e gli investigatori stessi possono migliorare il proprio mazzo tra un’avventura e l’altra grazie ai punti esperienza guadagnati. E’ il gioco del momento per gli adoratori di Cthulhu e ne abbiamo ampiamente parlato della recensione che trovate QUI.

Arkham Horror il gioco di carte

  • Mansion of Madness (2011 1st edition e 2016 2nd edition)

Qui siamo di fronte ad un gioco che nessuno dovrebbe lasciarsi sfuggire! Nessun titolo più di Mansion of Madness è riuscito a creare lo stesso senso di oppressione, claustrofobia, smarrimento e delirio. Lasciamo perdere Arkham, i viaggi dimensionali e le minacce degli Antichi. In Mansion of Madness dobbiamo svelare il mistero che si nasconde in una lugubre magione. Insieme ad altri baldi investigatori dovremo esplorare stanza dopo stanza, raccogliendo indizi, risolvendo congegni arcani e, spesso, affrontare i mostri dei Miti. Durante le investigazioni potremo raccogliere oggetti che ci guideranno nel percorso o potenti artefatti che faciliteranno la risoluzione del mistero.

lovecraft boardgames mansion of madness

Se giocate alla seconda edizione non ci sarà più nemmeno bisogno di un Custode che si faccia carico delle azioni dei mostri: c’è una app che stabilisce ciò che accade, dove accade e quando accade!

Se volete rivivere il vero spirito dei romanzi di Lovecraft, Mansion of Madness è il gioco che fa per voi. Che sia chiaro: la vittoria è un miraggio cui pochi sono destinati! Come è noto, le lugubri magioni hanno sempre uno Shoggoth nascosto nel sottoscala

  • Elder Sign (2011)

Se siete fan di Lovecraft, saprete sicuramente cos’è il Segno degli Antichi. Trattasi di un glifo che racchiude il potere di respingere il male che proviene da tutto ciò che è legato ai Miti.

In Elder Sign gli investigatori hanno il compito di raccogliere il maggior numero di Segni degli Antichi nascosti in un museo in modo da sigillare il Grande Antico che sta per risvegliarsi.

Elder Sign è un gioco di dadi in cui, per risolvere un mistero, bisogna ottenere una determinata combinazione di risultati. E se una prova non viene superata, il rischio è che mostri famelici (che novità!) si avventino sull’ignaro investigatore.

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Elder Sign è un gioco semplice ed immediato. Mantiene inalterata la formula classica dell’investigatore che muore e/o impazzisce. Ha ovviamente la componente fortuna preponderante per la natura stessa di come è costruito. Possiamo pianificare la giocata al meglio, ma se i dadi voltano le spalle…

Le chance di vincere possono essere aumentate migliorando il proprio equipaggiamento. Gli oggetti infatti aggiungono opzioni di gioco per ottimizzare il lancio dei dadi ed evitare le sorprese negative quando meno le meritiamo…

  • Mythos (1996)

Gli anni novanta hanno visto emergere i giochi di carte collezionabili, Magic The Gathering su tutti. Chaosium si è ritagliata la propria fetta di torta con Mythos, un deck builder game in cui da due a dodici (preferibilmente quattro!) giocatori competono per risolvere la storia del proprio mazzo di carte prima che lo facciano gli avversari. In Mythos vi è un’elevata interazione tra giocatori data dagli ostacoli con cui tentiamo di rallentare il progresso dell’avversario, tipicamente mostri dei Miti.

Il gioco ha goduto di diverse espansioni prima di venire ritirato dal mercato che, come sappiamo, è dominato da quel giochino nominato poc’anzi…  

  • Il Richiamo di Cthulhu CCG (2004) e LCG (2008)

Questi due titoli sono in realtà lo stesso gioco di carte, in cui il secondo ha alcune modifiche per bilanciare i livelli di potenza rispetto al primo. La differenza macroscopica tra i due è che nel 2004 la FFG aveva pubblicato il gioco come Collectible Card Game (CCG). Il gioco ha avuto maggior fortuna come Living Card Game (LCG).

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Il gioco prende molti degli elementi di Mythos: gli investigatori devono proseguire in una storia (che è in comune, stavolta) e grazie alla flessibilità nella composizione del proprio mazzo è possibile avere diverse strategie per conseguire la vittoria.

Stavolta si può giocare solamente uno contro uno, ma il livello di interazione è sempre molto elevato a suon di traumi mentali e fisici.

Purtroppo anche il supporto a questo titolo (la versione LCG) è terminata nel 2015, ma è facile trovare ancora il set delle carte per provare l’esperienza di gioco completa.

  • A Study in Emerald (2013, 2nd ed. 2015)

Di Neil Gaiman abbiamo già parlato QUI, nel nostro articolo dedicato ai libri da leggere assolutamente, col suo American Gods. Neil ha scritto anche un racconto chiamato “Uno Studio in Verde Smeraldo” che ricorda il “Uno Studio in Rosso” di Sir Arthur Conan Doyle, il papà di Sherlock Holmes. Cosa c’entra il famoso consulente detective con i miti di Cthulhu? Occorreva il genio di Gaiman per unire i due universi.

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Immaginate un mondo in cui i Grandi Antichi hanno da secoli conquistato la Terra e sottoposto l’umanità alla loro egemonia. Immaginate ora che Sherlock Holmes e l’ispettore Legrasse (personaggio del racconto Il Richiamo di Cthulhu, per gli smemorati…) debbano indagare sull’omicidio di un ibrido Umano/Antico ad opera di un Restauratore, ovvero un ribelle che si oppone ai Lealisti,  coloro che sono fedeli sostenitori dei Grandi Antichi.

Il gioco A Study in Emerald è ambientato in questo universo distopico. Se siete incuriositi e siete ferrati con l’inglese, potete leggere il racconto QUI (piccola preview: è bellissimo!).

A Study in Emerald è un deck builder in cui iniziamo con un mazzo di partenza standard che possiamo migliorare durante i turni di gioco (come Dominion). Durante il turno abbiamo diverse opzioni tra cui scegliere per sfruttare le due azioni a disposizione. Lo scopo del gioco è condurre alla vittoria una delle due fazioni: i Restauratori o i Lealisti (ricordiamo che questi ultimi sono alleati dei Grandi Antichi!) a seconda di quale fazione (segreta agli avversari!) supportiamo.

La seconda edizione presenta un artwork differente e molte regole sono state rese più intuitive rispetto all’edizione del 2013: è quindi da preferire rispetto alla prima.

  • Strange Aeons (2009)

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Gli amanti dei giochi come Mordheim o Necromunda possono provare Strange Aeons, uno skirmish game simile ai due citati. Il gioco è limitato a due sole fazioni: gli investigatori della Soglia o i mostri dei Miti. Ogni giocatore controlla un pugno di miniature e con un metro, un tavolo e qualche elemento di scenario si è pronti a giocare. E, come per Necromunda, gli investigatori guadagnano esperienza tra uno scenario e l’altro. Ma, al contempo, anche il potere dei mostri cresce proporzionalmente…

Un gioco per soli due giocatori, ma gli appassionati delle mosse millimetriche potranno apprezzare questo titolo.

  • Cultists of Cthulhu (2016)

Se voleste aggiungere l’elemento del tradimento e delle pugnalate alle spalle in un gioco, potreste provare il brivido di voler scoprire chi sia il cultista che ordisce losche trame nell’Università Miskatonic con Cultists of Cthulhu. Fino a sei giocatori ma uno di essi, non si sa chi, è segretamente un cultista il cui scopo è diametralmente opposto a quello dei coraggiosi ed intrepidi investigatori.

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Vestite i panni degli insegnanti o studenti della Università Miskatonic per risolvere di volta in volta lo scenario proposto. Ma dato che uno di questi studenti o insegnanti è in realtà un cultista, egli tenterà di depistare le indagini e le ricerche, attendendo il momento propizio per rivelare la propria identità.

Cultists of Cthulhu è molto simile al famoso Betrayal at House on the Hill, inclusa la creazione della mappa con tessere che rappresentano le location dell’università.

Data la molteplicità dei personaggi giocabili e la varietà degli obiettivi che il cultista deve conseguire, questo è un titolo dalla elevata rigiocabilità.

  • Cthulhu Wars (2014)

Stufi di stare dalla parte debole nella guerra contro gli Antichi? Se volete provare per un pò l’ebbrezza del potere assoluto, potete provare Cthulhu Wars di Sandy Petersen, lo stesso designer del gioco di ruolo classico. Basta deboli investigatori. Basta menti deboli e fragili. E’ il momento di giocare pesante!

Chi è il Grande Antico più potente?

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Scegliete se giocare come Cthulhu, Hastur, Nyarlathotep o Shub-Niggurath e scatenate l’inferno sulla terra. Ogni fazione ha condizioni di vittoria diverse e differenti set di bellissime miniature. Durante il turno i giocatori spendono punti potere per evocare servitori e cultisti, spostare le unità tra una zona e l’altra, lanciare magie devastanti e, ovviamente, spalancare i portali per l’ingresso sul teatro di battaglia del Grande Antico in carne, ossa ed energia psichica. Chi per primo raggiunge il punteggio di 30 punti E ha completato i requisiti della fazione è decretato vincitore e unico Grande Antico!

Il gioco offre una miriade di espansioni, alcune delle quali portano a sostanziali modifiche nel gameplay, che permettono anche di giocare fino in 8 (!!!) contemporaneamente. Una delle migliori espansioni, ad esempio, è Azatoth, la cui forma mutevole obbedisce solamente al giocatore che per primo riesce ad evocarlo.

Avanti, la razza umana non aspetta altro che l’eterna schiavitù!

  • Madness at Midnight (2017)

Perchè un solo cultista quando sarebbe meglio che tutti i giocatori lo fossero? In Madness at Midnight siamo nuovamente ad Arkham ma stavolta vestiamo i panni dei cultisti che abbiamo sempre detestato. Ogni giocatore è il leader di una congrega di cultisti e deve tentare di risvegliare il Grande Antico che venera.

Per farlo deve conquistare gli obiettivi che vengono mostrati di volta in volta. Ha alcuni elementi simili al più volte citato Arkham Horror, poichè le diverse location permettono di accedere a diverse risorse. Tali location però muteranno le loro proprietà durante la partita quando la notte si fa più buia…

Ogni fazione di cultisti ha il proprio profilo e diverse abilità. Stavolta i nemici sono proprio gli investigatori, controllati dal gioco. Se durante i rituali dovessimo essere troppo avventati e destare troppi sospetti, sicuramente avremo alle calcagna uno di quegli investigatori che abbiamo sempre giocato…

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Vi lasciamo con due giochi di prossima pubblicazione nel corso del 2017 (o oltre). Saranno all’altezza dell’eredità di H.P.Lovecraft? Almeno dai loro titoli, pare di sì.

  • Mountains of Madness (2017)

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Una grossa responsabilità per un gioco avere il titolo di uno dei più famosi e meglio riusciti racconti di Lovecraft! Mountains of Madness sarà un gioco collaborativo in cui tenteremo di guidare degli impavidi esploratori nel raggiungere la cima di una montagna antartica per scoprire i segreti che nasconde (Shoggoth! In Antartide ci sono gli Shoggoth!!! nda), per poi fuggire prima che morte o pazzia distruggano la spedizione.

Maggiori info QUI

  • Carcosa (2017)

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Quello di Carcosa non è propriamente un tema lovecraftiano, piuttosto il frutto della mente di Bierce. Ma dato che il nostro H.P. ha abbondantemente saccheggiato il concetto di una città dimenticata e maledetta, riprendendo gli stessi nomi di Carcosa, Hastur e del lago Hali, per “usucapione“ ormai questo nome ci porta alla mente la città con i tratti effimeri e incostanti di Lovecraft.

In questo gioco guideremo una banda di cultisti che tentano di risvegliare il “Tattered King” oppure di vincolare l’evanescente città di Carcosa alla realtà. E come di consueto dovremo tentare di fare ciò prima che l’ultimo brandello di sanità mentale non ci abbandoni del tutto.

Maggiori in fo QUI.

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