Captain Marvel: la nostra recensione!

6.5

Captain Marvel deve far fronte ai problemi indotti dalla stessa Marvel.
Riuscirà la nostra supereroina a sconfiggere chi le ha dato il suo nome?

Per tutte le due ore della durata di Captain Marvel, sul film aleggiano due questioni fondamentali.
Autoindotte: causate, cioè, dalla stessa Marvel.
La prima deriva dal paragone con gli altri 20 film del Marvel Cinematic Universe.
Ed, in particolare, con uno degli ultimi, Avengers: Infinity War, che ha posto l’asticella ad un’altezza talmente elevata che Serhij Bubka si rifiuterebbe di saltare e si ritirerebbe dalla pedana.
L’altra questione è sempre relativa ad Infinity War ed al suo sequel diretto, Avengers: Endgame (in uscita a fine aprile), di cui Captain Marvel risulta essere solo un antipasto.

I momenti di più trepidante attesa sono stati quelli che hanno preceduto la scena a metà dei titoli di coda, nella speranza di avere una anticipazione di Endgame (speranza non vana, true believers!).
Ma l’emozione maggiore la si prova al minuto zero, sui titoli di testa, con un toccante tributo al leggendario padre fisico e spirituale della Marvel e delle sue creature, Stan Lee, da poco scomparso.
Grazie Stan!

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Captain Marvel è un film sulle origini di Carol Danvers nei panni della più potente supereroina dell’Universo.
Ma anche sulle origini di Nick Fury (con capelli e 2 occhi),  nelle vesti di agente dello SHIELD, insieme all’agente Coulson (con molti capelli). E pure, in qualche modo, sulle origini della “Iniziativa Avengers”.
La pellicola è ambientata, infatti, nel 1995.
Non mancano i riferimenti visivi che ci fanno immergere subito nell’atmosfera anni ’90: i Blockbuster, i poster di Mellon Collie & the infinite sadness, i CD-ROM e gli internet cafè.
E la colonna sonora a base di hit grunge e pop di quei giorni che ti fanno subito tornare adolescente, se oggi hai il doppio degli anni che avevi quando sono nati i Foo Fighters (e fate attenzione a cercare il nome di questa band, in una scena del film!)

Purtroppo basta un’allusione ad una tipicità degli anni 2000 per far cessare la sospensione dell’incredulità.
Non basta la t-shirt dei Nine Inch Nails a farcelo dimenticare…

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Un grossolano errore che non ci si aspetta da Marvel.
Che però, a sorpresa, ne fa un altro. Ben più grosso.
Un oggetto ricorrente nei film del MCU fa la sua apparizione anche in Captain Marvel.
Ma in un posto dove non dovrebbe trovarsi (nel 1995) e, per quanto ne sappiamo, dove non dovrebbe essersi trovato mai.
Ci sarà una spiegazione in altri capitoli della saga marvelliana o dobbiamo considerarla una mega-falla in questo epico racconto decennale di avventure supereroistiche?

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Captain Marvel, a tratti, sembra la classica storia dell’alieno (?) che (ri)piomba sulla Terra, con le classiche gag che scaturiscono dai rapporti alieno vs. terrestre imbranato o alieno-tecnologicamente-avanzatissimo vs. tecnologia anni ’90 del nostro mondo.
Che pare davvero roba del paleolitico, a distanza di soli 20 anni!
Dunque classica storia dell’alieno (?) che, però, se ne va in giro a menare le vecchine sul metrò.

Già, perchè Vers, come viene chiamata dai suoi amici Kree (una razza aliena in guerra perenne contro gli Skrull) è alla ricerca del suo passato terrestre.
Ma anche dei cattivoni verdastri con le orecchie a punta che sono davvero dei perfetti imitatori!
La ragazza mette in mostra una delle qualità più tipicamente umane: un carattere inossidabile, che la porta a rialzarsi dopo ogni singola caduta. Fin da quando era una bambina, sempre e comunque.
Ma stavolta avrà bisogno anche dell’aiuto di Goose, una gattona che deve il suo nome al nickname di uno dei protagonisti di Top Gun. E che spesso ruba la scena agli attori umani.

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Captain Marvel racchiude in sè una delle più grandi lezioni di Stan Lee: il diverso non ci deve far paura, un libro non va giudicato dalla copertina (o dalla sovraccopertina) e la guerra è sempre bene che abbia una fine. Al più presto.
Stan fa il suo consueto cameo, e questa volta, cita una dei suoi motti iconici.
Quasi a cristallizzare la sua figura e le sue parole nell’immaginario collettivo, per sempre.

Captain Marvel uscirà nei cinema italiani il 6 marzo 2019.

 

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