Finalmente è uscito al cinema il tanto atteso Spider-Man: No Way Home!
Leggi il nostro parere con tranquillità: siamo stati molto attenti a non inserire il minimo spoiler, per garantirti la migliore esperienza al cinema.
Spider-Man: No Way Home è indubbiamente uno dei film più attesi del 2021.
Dopo Shang-Chi ed Eternals, la Fase 4 del Marvel Cinematic Universe entra nel vivo, riallacciando i fili anche delle serie tv disponibili su Disney +.
Già, perchè la grande novità di questa nuova era dei cinecomics della Casa delle Idee è che non basta più vedersi i film al cinema, ma per comprenderne appieno tutte le sfumature è necessario restare in pari con quanto proposto dalla piattaforma di zio Walt.
E quindi, dopo Wandavision e Loki, abbiamo appreso che il Multiverso è ormai parte integrante del MCU.
Il Multiverso è un passo in più rispetto all’Universo Condiviso, ossia quel mondo che ogni supereroe condivide con gli altri e dove, quindi, Spider-Man puo’ incontrare Doctor Strange, perchè tutti e due vivono sulla stessa Terra, nello stesso momento.
Il Multiverso , infatti, presuppone l’esistenza di più realtà, universi paralleli, nei quali esistono quasi sempre i medesimi elementi, che però possono caratterizzarsi per una o più differenze tra loro.
Tutto questo per dire che già i trailer di Spider-Man: No Way Home ci avevano fatto capire che, nella realtà del nostro attuale Spider-Man (interpretato da Tom Holland) sarebbero giunti alcuni dei villain che avevano fronteggiato il tessiragnatele nei suoi precedenti franchise targati Sony, con Tobey Maguaire ed Andrew Garfield nei panni di Peter Parker.
Tipo questo signore coi tentacoli, qui:
Spider-Man: No Way Home è senza dubbio la pellicola più riuscita della trilogia diretta da Jon Watts.
E no, non è un film perfetto, ma dove stanno questi film perfetti che tutti sembrano desiderare?
È un film da vedere abbandonandosi all’altalena del su e giù per New York appesi alle ragnatele ed all’altalena emotiva di cui, queste 2 ore e mezza, sono ricchissime.
Ci siamo ritrovati l’Uomo Ragno di Tom Holland un po’ tra capo e collo, così, senza una storia delle origini, un ragazzino spaesato che va a fare a botte con Capitan America ed un tizio che diventa piccolissimo o gigantesco.
Ci vuole tempo per crescere e ci vuole tempo per passare dal giovincello che giochicchia col suo potere a ragazzo che si assume le proprie responsabilità, fino a dover fare importanti sacrifici personali. Che poi è la quintessenza dello Spider-Man dei fumetti, che tanto ce lo fa sentire vicino.
E ci sono voluti tanti villain, provenienti da tante parti del Multiverso, per far capire a Peter Parker che è ora di diventare grande, che il leader dei primi 10 anni del Marvel Cinematic Universe era Tony Stark e che, forse, quello dei prossimi 10 sarà lui.
La sfida della sceneggiatura di Spider-Man: No Way Home è ambiziosa.
Non tutto va per il verso giusto, ma questo non scalfisce minimamente l’esperienza.
Potenzialmente poteva essere una catastrofe, un garbuglio troppo contorto; invece tutto scorre, ha un certo senso ed apre pure a molteplici -meravigliosi- scenari futuri.
La fase 4 del MCU sembrava partita un po’ col freno a mano tirato, ma forse è proprio quello che ci serviva, dopo 10 anni a tavoletta, che sono culminati con due film come Infinity War ed Endgame.
Ci siamo riposati un po’ ed ora…ingraniamo la 4a!
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