Abbiamo assistito alla proiezione di Ritorno al Futuro, con soundtrack eseguita dal vivo dall’Orchestra Sinfonica Verdi. I prossimi appuntamenti? Scopriteli qui!
Roboante come una DeLorean lanciata a 88 miglia all’ora ed elettrizzante come una scarica di 1,21 gigawatt.
E’ ritornato all’Auditorium di Milano Fondazione Cariplo nelle serate del 26 e 27 aprile, l’Orchestra sinfonica Verdi, ancora una volta impegnata nella riproposizione di colonne sonore che hanno fatto la storia del cinema.
In ottemperanza alla felice tendenza dello scorso anno di omaggiare pellicole cult, la scelta cade ora su un caposaldo del cinema di tutti i tempi ed incipit di una delle saghe più citate e celebrate di sempre: Ritorno al Futuro.
Ritorno al Futuro di Robert Zemeckis, datato 1985, è impresso nella memoria del cinefilo per mille motivi:
- il recupero e l’amore per le atmosfere nostalgicamente vintage
- il bilanciamento perfetto tra azione, commedia e science fiction tanto improbabile quanto gustosamente nerd
- i numerosi riferimenti al mondo della musica incarnati, in particolare, dalla scorrazzata sullo skateboard di Marty McFly sulle note di The Power Of Love di Huey Lewis and the News e dall’incontenibile Johhny Be Good che lascia attoniti i giovani astanti al ballo della scuola.
Ma le note di ‘Ritorno al Futuro’ sono anche l’inconfondibile colonna sonora di Alan Silvestri, potente ed avventurosa, forse non ricca di temi al pari di altre saghe cinematografiche ugualmente famose, ma comunque imprescindibile.
Compito dell’orchestra Verdi è di accompagnare in presa diretta il film trasmesso su grande schermo, con una scelta filologicamente apprezzabile, in lingua originale. Se può essere piacevolmente strano sentire appellare Marty Mc Fly come Calvin Klein in luogo del Levi Strauss dell’adattamento italiano, altrettanto coinvolgente ed immersivo è vedere/ascoltare la pellicola su due piani differenti.
A tenere le redini, la giovane Direttrice di origini australiane Jessica Cottis, che coinvolge con trasporto fisico ed emotivo e grandi sorrisi.
Un’esperienza emozionante e consigliatissima sia al cinefilo puro, che ha l’occasione di vedere su grande schermo titoli storici, sia al fruitore musicale in senso stretto, per la suggestione data dalla sovrapposizione di immagini e melodie nate per accompagnarle.
Imperdibili in tal senso saranno gli appuntamenti dei prossimi 28 e 29 giugno, con la proiezione de I predatori dell’arca perduta di Steven Spielberg, e l’esecuzione della splendida soundtrack di John Williams.
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