Recensione di Thor Ragnarok: fulmini e risate per tutti!

7.5

Thor Ragnarok: torna il dio del tuono in un’avventura dal sapore galattico alla Flash Gordon!

Con Thor Ragnarok giungiamo al terzo capitolo dedicato al il dio del tuono del poliedrico universo Marvel. Stavolta l’avventura sarà (quasi) del tutto lontana dalla terra.

Thor si troverà alle prese con una minaccia proveniente da un oscuro passato di Asgard. Al suo fianco ci saranno molti alleati storici: Hulk e Loki in primis. Si aggiungono poi parecchi personaggi che fanno la loro prima apparizione proprio in questo film.

L’antagonista? Si chiama Hela, è la dea della morte, e dato che almeno ufficialmente la Marvel non ha voluto rivelare nulla su questo personaggio, non sarò certo io a fare anticipazioni su chi lei sia.

Thor Ragnarok Logo

A causa proprio di Hela, Thor e Loki si ritroveranno imprigionati su un pianeta dedito a brutali combattimenti situato al limite dei nove regni e dominato dal folle Gran Maestro e dove un’altra faccia conosciuta aspetta da tempo che qualcuno lo salvi (se avete visto il trailer saprete sicuramente di chi si tratta). Thor dovrà riuscire a fuggire prima che Hela porti Asgard alla rovina.

 

Questo terzo Thor si discosta molto dai discreti due titoli precedenti, allineandosi per qualità ai film più recenti. Thor Ragnarok diventa molto simile a quello che abbiamo visto nei due film dedicati ai Guardiani della Galassia. Ovvero humor, humor, humor. E per finire: humor.

Thor Ragnarok thor & Hulk clash

Senza dubbio Thor Ragnarok è uno dei film Marvel più divertenti in assoluto. Le gag, le battute, le situazioni comiche si susseguono dall’inizio alla fine, fondendosi alla perfezione con la trama principale di fuga e vendetta. Quindi ve lo dico chiaramente: se non vi sono piaciuti i film dedicati ai Guardiani non vi piacerà nemmeno Thor Ragnarok.

Le affinità con i film dei Guardiani però non si limitano all’aspetto comico. La dimensione galattica di Thor Ragnarok, le epiche scene di combattimento su larga scala, il design retrò di costumi, navi spaziali e location che sembrano tratti dai fumetti di Flash Gordon rendono il film non solo estremamente divertente ma anche bellissimo da vedere.

Come per i due Guardiani della Galassia, la colonna sonora gioca un ruolo dominante in Thor Ragnarok: la stupenda “Immigrant Song” dei Led Zeppelin trasforma “normali” scene di combattimento in momenti epici senza precedenti.

I personaggi sono ben definiti e sfaccettati. Sia quelli ormai già conosciuti che quelli nuovi sono presentati con abbastanza elementi da renderli interessanti e ben caratterizzati. Tanto che la trama principale risulta spesso secondaria (!!) rispetto ai conflitti tra protagonisti, che è poi uno dei tratti distintivi dei diversi prodotti targati Marvel. Gli scontri o le tensioni tra personaggi non si contano e questa attenzione a fornire un contesto a ciascun personaggio, anche marginale, contribuisce a dare spessore all’intero film.

Piccola parentesi per le lettrici: Thor, interpretato dal biondo Chris Hemsworth, è decisamente l’Avenger più affascinante e diverse scene mettono in mostra la muscolatura definita e la chioma fluente (e non).

Piccola parentesi per i lettori: Thor in questo capitolo è nella versione più elettrizzante mai apparsa. Tenetevi alle poltrone!

Thor Ragnarok Valkiria

E ora è il momento dei “MA!”. Ovvero bisogna per forza dire quali sono gli elementi che influiscono negativamente sul giudizio finale di Thor Ragnarok.

Il primo problema è l’antagonista principale: siamo stati abituati positivamente a dei cattivi complessi e dagli atteggiamenti mutevoli. Hela risulta purtroppo un personaggio un po’ piatto in tal senso. Nonostante le numerose scene in cui appare, non riesce mai a mostrare un lato “umano”. Risulta quindi un personaggio che sembra guidato da motivazioni ostinatamente banali. Più un mero sparring partner per Thor che un cattivone memorabile: insomma lo stesso problema che hanno avuto i primi due film non è stato risolto in questa terza pellicola dedicata al dio del tuono.

Il secondo problema è una grossa falla nella trama legata allo scorrere del tempo (ovviamente non aggiungo altri dettagli…). Si tratta di un aspetto minore, ma in una pellicola in cui uno dei temi è la corsa contro il tempo per fuggire, risulta particolarmente incisivo come difetto…

Thor ragnarok loki

Infine il terzo (eventuale) problema è il troppo humor! Per me questo non è risultato un reale aspetto negativo, ma è evidente che alla Marvel hanno fatto un uso a dir poco massiccio di trovate strappa risata. E alcune sono a dir poco memorabili, questo è innegabile. Ma se la caratterizzazione di Thor risente di queste scelte di sceneggiatura, allora per alcuni ci saranno dei problemi a digerire questo film (ad esempio l’atteggiamento di Thor nella scena legata al classico cameo di Stan Lee: quando l’avrete vista capirete cosa intendo…).

Easter egg finali: ce ne sono due. Per vederli entrambi dovrete stare seduti fino alla fine fine fine fine dei titoli di coda.

Il giudizio finale è che Thor Ragnarok è sicuramente il migliore film con Thor protagonista e uno dei migliori capitoli in assoluto dedicati ad un singolo vendicatore. Se non avrete problemi con l’aver virato quasi alla pura commedia, allora vi assicuro che vi divertirete tantissimo. Se al contrario non vi sono piaciuti i film sui Guardiani, lasciate pure perdere Thor Ragnarok, non avrete miglior fortuna stavolta.

Tra qualche giorno pubblicheremo un articolo che vi preparerà al meglio alla visione del film che arriverà nelle sale il 25 ottobre!

 

 

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