Paper Tales è un avvincente gioco di carte da due a cinque giocatori. Scopriamo i segreti di questo titolo dall’anima nipponica.
MS Edizioni porta nelle case italiane Paper Tales, un gioco che trae ispirazione da favole e fiabe tipicamente europee, come quelle dei fratelli Grimm. Questo gioco, che graficamente pare partorito da una mente europea, è in realtà completamente giapponese, infatti l’autore del gioco è Masato Uesagi, game designer del Sol Levante.
Lo scopo di Paper Tales è creare il regno con una storia il più avvincente possibile. Per farlo, i giocatori dovranno scegliere quali carte giocare all’inizio di ognuno dei 4 turni tramite una fase di “draft”. Successivamente, ogni giocatore dovrà scegliere come giocare le proprie carte, ognuna delle quali ha un costo in Oro per essere schierata.
Ogni carta ha un effetto specifico e la combinazione di alcune carte crea potenti effetti che avvantaggiano il giocatore e l’ascesa del suo regno alla gloria eterna. Ma nulla dura per sempre: le carte “invecchiano” alla fine di ogni turno di gioco e dovranno essere scartate per sempre alla fine del turno successivo.
Quindi la strategia deve per forza mutare durante la partita: gioco subito il mio Drago o aspetto di sorprendere gli avversari per sbaragliare i loro eserciti? Meglio puntare a produrre tanti materiali in questo turno per abbellire la città o consolidare i ranghi militari con qualche Veterano? E cosa posso fare con questo Negromante, che fa invecchiare anzitempo tutte le unità? E anche giocare questo Kraken non sarebbe male…
Insomma, Paper Tales è un gioco rapido, facile da imparare e ricchissimo di strategia e pianificazione.
IL GIOCO
Come detto, Paper Tales è un gioco di carte. Per la precisione troveremo 81 carte storia ( con Draghi, Driadi, Cavalieri, e tutta una pletora di eroi e mostruosità assortite) e 5 carte villaggio per ognuno dei cinque giocatori. Nella scatola avremo anche una plancia per tenere traccia del punteggio e del turno di gioco e gli immancabili segnalini di legno per ogni giocatore. Ci sono poi i gettoni “oro”, che rappresentano la ricchezza del regno, e i gettoni “invecchiamento”, che segnano l’imminente morte delle carte che abbiamo giocato.
La meccanica portante di Paper Tales è proprio l’alternanza di fasi: per prima cosa si esegue un draft per comporre la propria mano di carte. Segue poi la fase in cui dovremo scegliere con cura quali carte schierare per la battaglia: quali quindi collocare in prima linea, e quali invece nelle retrovie, tenendo ben presente che solamente le carte al fronte contribuiranno alla potenza militare del nostro esercito. Infine, dovremo scegliere come migliorare il nostro villaggio tramite la costruzione di un edificio, e valutare le conseguenza dell’”invecchiamento” dei nostri personaggi, una delle meccaniche fondamentali di Paper Tales. Alla fine di ogni turno, tutte le carte con un segnalino invecchiamento devono essere infatti immediatamente scartate, uscendo per sempre dal gioco. Tutte le carte senza segnalini invecchiamento (quindi tipicamente quelle che abbiamo appena giocato) ne riceveranno invece uno..
E’ subito evidente che non dovremo affezionarci troppo ad una delle nostre carte: normalmente, infatti, ogni carta farà parte della storia del nostro regno per un massimo di due turni… Questo continuo ricambio di carte rende Paper Tales molto profondo, con diverse strategie valide per arrivare alla vittoria, per le quali è necessario tenere sempre ben presente per quanti turni potremo avvalerci dei servigi di un certo eroe o di un mostro terrificante.
COME SI GIOCA
Ogni giocatore riceve 5 carte villaggio. Le carte villaggio sono bifronte: hanno un lato base e un lato “edificio migliorato”. Ogni edificio produce determinati bonus in alcune fasi specifiche. Dato che la partita si sviluppa nell’arco di 4 turni e dato che potremo costruire solo un edificio o un miglioramento per turno, in condizioni normali non non si avranno mai tutti gli edifici completati durante una partita di Paper Tales. E questo è il primo di molti aspetti che richiedono una attenta pianificazione. Ogni giocatore riceve due Monete d’Oro iniziali per favorire la creazione del nuovo regno.
Ciascuno dei quattro turni di gioco si svolge seguendo i seguenti sei passi.
1 – Reclutamento
All’inizio di ognuno dei quattro turni i giocatori ricevono 5 carte. Di queste cinque carte, ne scelgo una e passo le rimanenti al giocatore a sinistra, ricevendo al contempo quattro carte dal giocatore alla mia destra. Si prosegue questa fase di draft fino ad avere scelto cinque carte.
2 – Schieramento
Colloco due carte a faccia in giù sul fronte e due a faccia in giù nelle retrovie. Si possono spostare e scartare le unità già presenti (potrebbero essere state giocate nei turni precedenti), o eliminarle per far posto a carte unità nuove. Quando tutti i giocatori hanno scelto le carte da disporre, bisogna rivelare tutte le carte collocate a faccia in giù e pagarne il relativo costo riportato in Oro. Le carte già rivelate durante gli eventuali turni precedenti non devono essere pagate di nuovo. Ogni carta rivelata per la quale non posso o non voglio pagare il costo viene però scartata e non ha alcun effetto ulteriore. Devo conservare solo una carta dalla mia mano alla fine di questa fase, tutte le altre carte che ho ancora in mano dovranno essere scartate.
3 – Guerra
Confronto il valore di forza delle unità che ho collocato sul mio fronte con il valore di forza militare dei giocatori che sono seduti accanto: vince chi ha maggiore forza. Ssi guadagnano punti per ogni guerra vinta o pareggiata.
4 – Rendita
Si guadagnano immediatamente due Ori (più tutti gli Ori che vengono prodotti dalle carte presenti nel mio regno in questo momento).
5 – Costruzione
Posso costruire un edificio nuovo o migliorare un edificio già costruito se in questo momento il mio regno produce le risorse necessarie. Se costruisco un nuovo edificio devo pagare due Ori per ogni altro edificio già costruito.
6 – Invecchiamento
Ogni unità con almeno un segnalino “invecchiamento” muore e deve essere scartata. Poi devo collocare un segnalino invecchiamento su ogni altra unità ancora presente nel regno.
Dopo 4 turni, vince la partita il giocatore che ha guadagnato più punti grazie a guerre efficaci, edifici ben costruiti e l’effetto di alcuni potenti eroi o mostruosità che hanno visitato il nostro regno.
Ecco la nostra videorecensione!
IL GIUDIZIO DELLA NERD SEMISERIA
Paper Tales è stata una bella sorpresa! E’ raro trovare un gioco che abbia una durata contenuta e la cui strategia possa essere così diversa di volta in volta in base a quello che arriva durante il draft. Paper Tales, oltre ad avere tutte questa già rare caratteristiche, offre un comparto visivo di prima qualità. Ogni carta infatti è caratterizzata da un artwork che ricorda le illustrazioni di un libro di fiabe per bambini. Ma non bisogna farsi ingannare da questo design a tratti fanciullesco: il gioco è molto ben articolato ed è necessario effettuare moltissime scelte rilevanti lungo il corso di tutta la partita e in ciascuna delle fasi che la compongono. Questo rende un Paper Tales un gioco assolutamente coinvolgente, senza tempi morti dato che ogni giocatore gioca in contemporanea, e denso di cambi di strategia.
Se proprio si vuol trovare una pecca, vi è solo il fatto che dominare la fase di Guerra è forse più importante delle altre strategie poiché fornisce un notevole ammontare di punti rispetto a quelli che è possibile guadagnare con altre strategie. Ma nulla che non si possa ovviare con l’esperienza e qualche giocata inaspettata perseguendo tattiche diverse. Alcune carte come il Golem o la Reliquia offrono armi valide per battere anche il guerriero più accanito. E il Negromante a cui ho accennato all’inizio, in combinazione con altre carte, può risultare una macchina macina punti in grado di lasciare ogni ostinato guerrafondaio con un pugno di polvere.
Insomma, si potrebbe parlare per ore delle strategie con cui si può giocare a Paper Tales. Fortunatamente c’è un modo migliore per farlo: giocarci!
Paper Tales è assolutamente approvato dalla nerd semiseria ;)=
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