In tempi di tensioni internazionali come questi, speriamo che il laser della Morte Nera non finisca nelle mani sbagliate!
Dispotici Imperatori della Galassia tutta: gioite!
Dopo costosi investimenti e lavori che sembrano infiniti, siete stanchi di visitare il cantiere della Morte Nera e constatare che manca sempre la famosa ciliegina sulla torta? Il pezzo forte della struttura? Il motivo per cui l’avete fatta costruire, in gran segreto?
Finalmente la vostra super-stazione da battaglia potrà essere dotata del raggio laser che tanto avete bramato e divenire operativa!
Fantascienza?
Sì, ma solo fino a ieri.
Un gruppo di ricercatori dell’australiana Macquarie University, con sede a Sidney, secondo una ricerca pubblicata su Laser and Photonics Reviews, ha trovato il modo di far convergere più raggi laser in uno solo ad alta potenza e di indirizzare quest’ultimo verso un bersaglio prefissato.
Il mezzo per ottenere questo super-raggio, però, non sono i cristalli Kyber, ma i diamanti: certamente più facilmente reperibili sulla Terra.
Un cristallo ultra puro di diamante è posto nel punto di convergenza dei raggi e li convoglia in una determinata direzione per evitare i problemi di distorsione del fascio che si avrebbero con i laser singoli.
Altri materiali sono stati testati ed hanno mostrato proprietà accomunabili al diamante, ma la proprietà fondamentale di quest’ultimo è quella di dissipare molto velocemente il calore prodotto, il che è essenziale per ottenere una potenza elevata.
L’effetto di trasferimento di energia al centro del dispositivo, chiamato diffusione Raman, è particolarmente forte nel diamante.
Questa scoperta è tecnologicamente importante, in quanto i ricercatori laser sono alle prese con l’aumento della potenza, al di là di un certo livello, a causa delle notevoli sfide nella gestione del grande accumulo di calore e la combinazione di raggi provenienti da più laser è uno dei modi più promettenti per aumentare notevolmente il limite di potenza
ha affermato uno degli sperimentatori, dottor Aaron McKay.
Il processo ha la particolarità di alterare il colore del super-laser prodotto.
I ricercatori del Dipartimento di Fisica ed Astronomia della Macquarie, coordinati dal professor Rich Mildren, pensano che il laser potrà essere utilizzato, in campo militare, per distruggere droni e missili o per eliminare la cosiddetta spazzatura spaziale, milioni di detriti che vagano nello spazio intorno al nostro pianeta.
Certo, certo: intanto vi consigliamo di disdire le vostre prenotazioni per le vacanze estive su Alderaan.
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