Oggi vi parlo di Apokalypsis, fra anime dannate, angeli e demoni!
Risale al Play Modena del 2017 il mio primo colpo di fulmine con Apokalypsis. Un colpo di fulmine dettato prevalentemente, nel caos della fiera, dal suo aspetto grafico: decisamente orgasmico.
Le carte di Apokalypsis, titolo distribuito in Italia da Raven Distribution, sono infatti illustrate a mò di vetrate delle cattedrali gotiche, in maniera magistrale e seduttiva.
Ho quindi deciso di provare il gioco, inserendolo fra le migliori scoperte dell’edizione 2017 del Play.
Ora l’ho quotidianamente fra le mie mani, e ho potuto provarlo e riprovarlo. Ecco cosa ne penso a freddo!
IL GIOCO
Apokalypsis si presenta, come detto, con una veste grafica pazzesca. Le carte ben rappresentano l’ambientazione di questo gioco: Il Giorno del Giudizio. La Bestia divora gli ultimi rintocchi mentre vengono contese le anime umane scatenando i Quattro Cavalieri dell’Apocalisse. Lucifero apre le sue ali di tenebra, l’Arcangelo Michele illumina il mondo (o quel che ne resta) con la sua luce di beatitudine, mentre i Cavalieri dell’Apocalisse fanno scorribande e i vizi capitali imperversano.
Le carte, come detto, sono illustrate magistralmente. Giocando, sembra di stare al centro di una Cattedrale Gotica, colorata ma al contempo oscura.
All’interno della confezione troverete anche 6 ali di plastica: 3 demoniache, e 3 angeliche.
COME SI GIOCA
Passiamo ora al punto cruciale: il gameplay.
Iniziamo col dire che avremo 12 carte “ala”: da un lato saranno carte tenebra, quindi demoniache, dall’altro ognuna di esse sarà una carta luce, quindi angelica.
Mescolate e disponete casualmente sul tavolo, alternandole in tenebra e luce, le 12 carte “ali” formando un cerchio come se fosse il quadrante di un orologio.
Ponete la carta Bestia sopra la carta tenebra che occupa la posizione XII sul nostro quadrante immaginario.
Ponete poi Lucifero all’esterno dell’Orologio, al di sopra dell’Ala Luce nella posizione XI (che ribalteremo dal lato tenebra: quando Lucifero è al di sopra di una carta ala, questa diventa infatti automaticamente una carta tenebra). Michele invece andrà posizionato all’interno dell’orologio, sotto la carta I (carta che sarà rivolta dal lato Luce: ogni carta sotto cui si posiziona Michele, infatti, diventa automaticamente una carta Luce).
A lato dell’orologio andrà posizionato il Limbo: una carta speciale sotto la quale verranno impilate tutte le carte anima divorate (ossia scartate durante il gioco). A fianco posizioneremo lo Scranno Celeste, sotto cui verranno impilate tutte le carte Anime rese Pie durante la partita.
Avremo inoltre un mazzo Carte Rintocchi e un mazzo di Carte Anime.
Ogni giocatore sceglie quindi il suo Caduto, ossia il demone che rappresenterà durante il gioco (cambiano solo colori e nomi, non proprietà). Sotto al nostro caduto dovremo impilare, durante la partita, le carte Anima rubate e mietute da noi durante il gioco.
Ogni giocatore ha a sua disposizione i 4 Cavalieri dell’Apocalisse e riceve quindi le 4 carte corrispondenti.
La partita si svolge a turni. Nel proprio turno, un giocatore:
– deve giocare dalla propria mano 1 Cavaliere oppure deve passare.
Quando gioco un Cavaliere, applico gli effetti del cavaliere in questione: muovo Lucifero in senso orario o Michele in senso antiorario. Durante il movimento, tutte le ali toccate da Lucifero si ribaltano sul lato tenebra, mentre tutte quelle toccate da Michele si girano sul lato luce.
Il giocatore riceve poi le ali indicate dalla carta giocata e sceglie le carte tenebra e luce che intende attivare, applicandone i relativi effetti.
Una volta eseguite le operazioni, copre la carta Cavaliere che ha giocato per non farla vedere, e quindi per non farla ricordare, agli altri giocatori (alcuni effetti delle carte ala, infatti, impongono ad un avversario di giocare o non giocare un determinato cavaliere nei prossimi turni).
Grazie agli effetti indicati sulle carte ala, potrò mietere anime (ossia prendere una carta dal mazzo delle anime e porla nel mio bottino sotto al mio caduto. N.B.: alcune anime danno anche dei bonus a chi le miete), rubare anime agli avversari, divorare anime (porle quindi nel Limbo) o rendere pia un’anima (metterla cioè sotto lo Scranno Celeste). Potrò anche pescare Rintocchi (carte che danno forti bonus a chi le pesca e che fanno spostare di una posizione in senso orario la Bestia)
–dopo aver giocato un Cavaliere (e solo se lo si è potuto giocare!), si può giocare dalla propria mano una carta rintocco.
Le carte rintocco conferiscono potenti bonus one shot a chi le gioca, oppure, se si tratta di un vizio capitale, danno benefit permanenti a chi ne ha il controllo.
– alla fine del turno, se il giocatore non ha più Cavalieri in mano, deve riprenderli in mano tutti quanti.
Voi vi chiederete quindi ora: come si fa a vincere? Quando finisce la partita?
Vince chi ha mietuto più anime. Attenzione però: se lo Scranno Celeste ha, sotto di se, un numero maggiore di anime rispetto a quelle mietute dal vincitore, vince Dio!
La partita finisce in 3 casi:
– si esaurisce il mazzo Anime
– la Bestia completa 2 giri dell’orologio
– le carte Bestia, Michele e Lucifero sono in trigono durante la seconda rotazione dell’Orologio
LA RECENSIONE SEMISERIA
Apokalypsis è, senza dubbio, un titolo affascinante. Le meccaniche sono diverse da tutti gli altri giochi che ho provato finora, rendendo questo titolo attrattivo e interessante.
Purtroppo, però, la meccanica non è del tutto fluida, e molte situazioni di gioco, che vanno a vantaggio o a svantaggio di determinati giocatori, tendono a ripetersi inesorabilmente.
E’ un gioco da 3 giocatori in su: più si è, meglio gira la partita (fino a un massimo di 6 giocatori).
Il design delle carte e l’argomento trattato sono affascinanti e rendono il gioco, ideato da Jacopo Casiraghi, Andrea Vitagliano e Gianni Negrini, meritevole di essere provato e, perchè no, posseduto all’interno della propria collezione.
sinceramente la recensione è sin troppo positiva. ho dato 4 chance al gioco cambiando rintocchi ed eventi, ma il gioco è noiosissimo dopo pochi giri, Michele è solo un impiccio e passi il tempo solo a mietere e rubare anime. x definizione è un gioco anti-king Making perché tanto si parla in continuazione tra i caduti e appena uno prende un’anima gli viene presa perché ognuno di fa i conti. se non esce qualcosa che dà variabilità ai punti, tipo uno o più tabelloni che fanno fare cose diverse o diversificare i caduti con abilità permanenti o cose analoghe, il gioco non vale la candela. NON è un filler. per me il gioco è da 4 nonostante il design sia pazzesco