Ecco la recensione di Tikal, il boardgame che ci trasporta in una densa foresta alla ricerca di templi sepolti e preziosi reperti Maya!
Tikal è una delle nuove proposte per questa stagione ludica. Non possiamo definirlo novità, in quanto è stato pubblicato per la prima volta in Germania nel lontano 1999, ma possiamo parlare di riedizione.
Distribuito in Italia da dV Giochi, Tikal è stato concepito da due guru del game design: Michael Kiesling e Wolfgang Kramer, già autori di Torres, Asara e di Java e Mexica che assieme a Tikal completano la cosiddetta “Trilogia della Maschera”.
Ho provato la riedizione di Tikal la prima volta al Modena Play e ne sono rimasta immediatamente colpita, come avevo già scritto nel mio articolo sui migliori titoli del Modena Play.
Non avevo mai provato la versione originale del 1999, ma devo dire che il nuovo contenuto della scatola è a dir poco eccezionale!
La nuova edizione di Tikal offre una coloratissima e dettagliata plancia, decine di tiles esagonali per andare a comporre la nostra foresta, tanti meeples adorabili e, finalmente, i pezzi dei templi Maya in tutta la loro gloria!
Scopriamo quindi com’è Tikal (o, per chi fosse un veterano, vediamo i nuovi componenti)!
IL GIOCO
In Tikal controlliamo un manipolo di coraggiosi esploratori in procinto di esplorare la foresta vergine alla ricerca di templi Maya e ricchi cimeli di questo antico popolo. A capo di questi esploratori, rappresentati da mini meeples, c’è un capo esploratore (che poco fantasiosamente chiamo Indiana Jones) il quale, in termini di gioco, vale quanto tre mini meeples.
Durante la partita sarà possibile guadagnare punti prestigio (ossia punti vittoria) in base al numero di tesori recuperati e ai templi controllati dai tuoi esploratori che si troveranno in maggioranza su ogni tempio scoperto.
Ovviamente vince la partita chi, quando l’intera foresta sarà stata rivelata, avrà totalizzato il punteggio più alto.
COME SI GIOCA
Il turno di un giocatore è in due fasi.
FASE 1
Per prima cosa il giocatore rivela e dispone un nuovo esagono di foresta, pescato in cima alla pila degli esagoni accanto al tabellone, in uno spazio di gioco vuoto a sua scelta fra quelli adiacenti ad almeno uno degli esagoni già in gioco.
Gli esagoni sono divisi in fasi: A, B, C, D, E, F, G (vedremo poi il perchè). La partita termina quando non ci sono più esagoni da pescare.
Gli esagoni possono rivelare:
- templi: se possiedi almeno un esploratore su un esagono tempio, puoi lavorare al suo recupero e aumentarne il valore in punti prestigio
- radure vuote
- rovine con tesori: quando piazzi uno di questi esagoni sul tabellone, collochi subito al suo interno tanti gettoni tesoro quanti sono i simboli idolo disegnati su di esso. I gettoni vengono pescati a caso dalla pila dei gettoni tesoro e collocati a faccia in giù.
- vulcani: pescare uno dei 3 vulcani (1 nella fase B, 1 nella fase D e uno nella fase F – ecco il perchè della suddivisione degli esagoni con le lettere che vanno dalla A alla G) innesca una fase di conteggio punti prestigio per tutti i giocatori. Cominciando da chi ha pescato il vulcano, i giocatori a turno utilizzano i propri 10 punti azione e contano i propri punti prestigio. Una volta completato il conteggio, chi ha pescato l’esagono effettua il proprio normale turno di gioco piazzandolo sul tabellone e utilizzando i suoi 10 punti azione.
FASE 2
A questo punto il giocatore sceglie come spendere i 10 punti azione che ha a disposizione in ogni turno. Tali punti azione possono essere usati per:
- aggiungere un nuovo esploratore ad un campo base: è utile avere in gioco molti esploratori in quanto questi servono a liberare i livelli dei templi, a dissotterrare tesori e a prendere il controllo temporaneo o permanente dei templi. Insomma, faranno il lavoro sporco per voi 😉
- muovere gli esploratori da un esagono all’altro: per muoversi da un esagono all’altro bisogna seguire i sentieri disegnati sulle tessere esagono spendendo un numero di punti azione pari alle lastre di pietra che collegano due esagoni adiacenti (non ci si può muovere tra esagoni privi di lastre di pietra!)
- dissotterrare e scambiare tesori: i tesori portano punti prestigio al momento della conta dei punti (azione da eseguire su un esagono con rovine con tesori). Per dissotterrare un tesoro, pesca il primo tesoro dalla pila dell’esagono e mettilo a faccia in su, ben visibile da tutti, davanti a te. Se al momento del conteggio dei punti possiedi un solo tesoro di un tipo avrai 1 punto prestigio, due tesori identici valgono 3 punti prestigio e 3 tesori uguali 6 punti prestigio. I tesori dei quali possiedi una sola copia sono scambiabili con il tesoro di un altro esploratore, del quale ugualmente egli avrà una sola copia. L’avversario non può rifiutare lo scambio (sigh!).
- dissotterrare templi: i templi portano punti prestigio alla spedizione che li controlla al momento della conta dei punti (chi ha più meeple nell’esagono in questione lo controlla. Attenzione! Indiana Jones vale come 3 meeple normali!). E’ possibile aumentare il valore iniziale dei templi liberando nuovi livelli (azione da eseguire su un esagono tempio)
- muoversi tra campi base controllati: gli esploratori si possono muovere fra i vari campi base di loro proprietà al costo di un punto azione
- costruire campi base nelle radure: posso costruire un nuovo campo base solo se ho un mio esploratore sull’esagono prescelto e se non sono presenti altri campi base (azione da eseguire su un esagono radura oppure su uno rovine dove siano stati già dissotterrati tutti i tesori)
- muoversi tra campi base controllati: gli esploratori si possono muovere fra i vari campi base di loro proprietà al costo di un punto azione
- conquistare un tempio: è possibile piazzare un guardiano su un tempio. Piazzare un guardiano è un sacrificio che ti garantisce i punti prestigio di quel tempio (azione da eseguire su un esagono tempio)
L’aspetto chiave del gioco è che non è possibile preparare anzi tempo la propria partita. Per vincere serve adattare e ottimizzare le mosse in base a come viene disposta la foresta dagli avversari e in base alle mosse che essi stessi effettuano. Per vincere occorre quindi avere una strategia che permetta di massimizzare il punteggio nel momento chiave della partita, ovvero quando viene estratto un esagono “vulcano”. Solo se abbiamo usato saggiamente le risorse durante i turni precedenti riusciremo a guadagnare molti punti durante il turno del punteggio.
Una delle risorse chiave attorno a cui ruota il gioco è il capo esploratore (che chiamo affettuosamente Indiana Jones, come detto prima). Indiana Jones infatti conta come 3 esploratori normali ai fini del controllo dei templi.
L’aspetto strategico principale è dato dal dover dissotterrare e conquistare i templi. Quando dissotterro un tempio esso, crescendo e alzandosi di livello, fornirà più punti a chi lo controlla. Ma se voglio assicurarmi per il resto della partita il controllo unilaterale posso, come detto, conquistare il tempio. Per conquistare un tempio devo dominarlo (ovvero avere più meeple rispetto agli avversari in quell’esagono), spendere ben 5 punti azione, sacrificare tutti i miei meeple presenti sull’esagono del tempio e porne uno in cima come guardiano. Da questo momento il guardiano impedisce agli esploratori di dissotterrare ulteriormente il tempio e i punti che esso fornisce vengono attribuiti solamente al giocatore che controlla il guardiano.
Questa semplicissima meccanica genera guerre interiori pazzesche. Cerco di dominare il tempio per conquistarlo e sacrifico per sempre tanti validi esploratori o tengo le risorse per la parte inesplorata di foresta? Sfrutto il mio Indiana Jones per conquistare un tempio, vado a sabotare le giocate dell’avversario o mi faccio i fatti miei e cerco zone poco battute per scavare in tranquillità nella foresta?
Ma attenzione! In una singola partita posso conquistare al massimo 2 templi, quindi occorre scegliere accuratamente dove e quando tentare la scalata verso la cima del tempio!
Come detto Tikal è un gioco dalle regole snelle e in cui è facile immedesimarsi. Infatti ogni azione che spendo ha un effetto quasi realistico sulla plancia. Se scavo, il tempio si innalza (meraviglioso l’effetto dei livelli dei templi creati dai livelli dei templi in resina <3 ). Se dissotterro reperti, raccolgo il segnalino tesoro e scopro avidamente di quale oggetto prezioso si tratta. Se costruisco un accampamento, ecco che la radura si trasforma nello snodo delle attività della mia squadra di esploratori.
Le semplici e snelle regole celano però una profondità di gioco non banale: il dover adattare necessariamente la mia partita alle mosse degli avversari, cercando di essere preparata per il turno in cui viene calcolato il punteggio, rendono Tikal un gestionale che ha ben poco di German pur essendo un German a livello di pedigree. Non posso assolutamente pianificare le giocate, posso però studiare una strategia che mi permetta, di volta in volta, di trarre il maggior profitto da come la mappa va componendosi e dalle scelte tattiche degli avversari.
Per ridurre la componente aleatoria (che non è completa randomicità! Tikal non è pianificazione ma adattabilità!) è possibile usare il metodo delle aste per selezionare le tessere foresta. E’ una meccanica interessante che non inficia troppo sulla durata della partita, che in 4 si aggira attorno ai 90-120 minuti.
IL GIUDIZIO DELLA NERD SEMISERIA
Ribadisco quando detto al Modena Play: Tikal è bello da giocare e bellissimo da vedere. Le nuove componenti rendono il gioco, già di elevata qualità in termini di game design, eccezionale anche dal punto di vista del design.
Anche se la necessità di adattare la strategia a come la partita si evolve rende Tikal tutt’altro che banale, è possibile giocarlo in serenità anche come family-game, proprio perchè le regole quasi si spiegano da sole semplicemente guardando il contenuto della scatola.
Contrariamente ai “soliti” German, Tikal offre un enorme tasso di interazione tra i giocatori. Scambiare tessere tesoro per ottimizzare le proprie, la frenetica gara per la conquista del tempio più alto, il modo in cui vengono disposte le tessere della foresta per ostacolare il movimento degli avversari, sono tutte meccaniche che offrono un gioco con un elevatissimo livello di interazione tra i giocatori ma che è al contempo semplice, tattico, divertente e sorprendentemente dinamico.
Una qualità molto rara per un gioco che, almeno sulla carta, parla lingua tedesca!
Tikal è quindi super approvato! Ora basta che devo prendere la frusta e andare a dirne quattro ad alcuni miei esploratori che stanno battendo la fiacca…
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