L’annuncio della canonizzazione di uno dei personaggi più amati del fu-Universo Espanso (oggi “Legends”), ha fatto da apripista a questa terza stagione di Rebels.
E questo personaggio altri non è che l’unico Grand’ammiraglio non umano della flotta imperiale, pelle blu, occhi fiammeggianti e divisa bianca ricca di mostrine: Mitth’raw’nuruodo, o più comunemente detto, Thrawn.
Colui che è stato la figura centrale della cosiddetta “Trilogia di Thrawn”, appunto, ovvero i 3 libri di Timothy Zahn che, per primi, hanno descritto ciò che è (sarebbe) avvenuto dopo la battaglia di Endor.
Fine stratega, profondo conoscitore della cultura dei popoli attraverso le loro espressioni artistiche, il Grand’ammiraglio, finalmente, entra a far parte della narrazione canonica di Star Wars (il prossimo anno uscirà anche un libro su di lui, sempre canonico, scritto dallo stesso Zahn) e lo fa a modo suo, progettando di distruggere non una cellula della Ribellione, ma di farla letteralmente a pezzi nel suo complesso.
E vederlo dialogare con Tarkin è, senza dubbio, una delle scene che farà la felicità dei suoi numerosi ammiratori!
Intanto Kanan muove dei passi importanti nella percezione di se stesso, aiutato da un nuovo amico nella Forza. E riuscirà anche a dare una mano ad Ezra che non se la passa molto bene nella sua prima missione da tenente e dopo gli screzi avuti con lo stesso Kanan in seguito alla scoperta, fatta casualmente da quest’ultimo, del suo utilizzo di un certo manufatto che sarebbe meglio non utilizzare…
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