Le donne che hanno fatto la storia della tecnologia!

Donne Nerd: le pioniere che hanno fatto la storia della tecnologia!

Domani è l’8 Marzo, Festa della Donna.
Noi la festeggiamo facendovi conoscere le storie di donne eccezionali che hanno fatto la storia della tecnologia!

  • Ada Lovelace Byron, la lady che “previde” il computer (1815-1852)
    Figlia del celebre poeta Lord Byron, Ada Lovelace Byron è considerata la madre dell’odierno computer, anche se sono in pochi a saperlo. Nessuna “eredità poetica” quindi per Ada, ma tanta passione per le scienze, la logica e la matematica. A 17 anni, ad una festa, incontrò l’uomo che le avrebbe cambiato la vita: Charles Babbage, un 42enne che stava lavorando al difference engine, un marchingegno meccanico molto simile a un orologio in grado di fare calcoli automaticamente. Si inserivano i numeri da una parte, si giravano degli ingranaggi e dall’altra parte si otteneva il risultato. Invenzione straordinaria per l’anno 1833! Elaborando le idee di Babbage, Ada intuì le straordinarie potenzialità della Macchina Differenziale: non una semplice calcolatrice, ma una macchina simbolica suscettibile di svariate applicazioni. Tra i suoi appunti si nota anche un algoritmo per generare i numeri di Bernoulli, considerato come il primo algoritmo espressamente inteso per essere elaborato da una macchina. Ada Lovelace è quindi ricordata come la prima programmatrice di computer al mondo. La sua storia è ricordata nel libro di Walter Isaacson “Gli Innovatori” (Mondadori).

Ada Lovelace Byron

  • Grace Murray Hopper, il capitano di Marina esperto di linguaggio informatico (1906-1992) Piccola e minuta, ma in grado di influenzare in maniera determinante la storia della programmazione.
    Grace Murray Hopper è passata alla storia come una delle figure più eminenti dell’informatica, la prima ad aver pensato e realizzato un linguaggio di programmazione indipendente dalla macchina (il Cobol) teorizzando, tra le altre cose, il metodo del debugging (eliminazione dei bug informatici attraverso analisi periodiche e continue del codice sorgente del programma). Nel 1943 si è arruolata volontaria nella Marina dopo aver ottenuto punteggi altissimi nei test preparatori, ed è entrata nel team che lavorava allo sviluppo dei programmi per il computer Mark I. Il suo contributo è stato fondamentale nella stesura del programma che consente alla Marina statunitense di decifrare parte dei codici di criptazione utilizzati dalle forze dell’Asse nelle loro comunicazioni.

Grace Murray Hopper

  • Hedy Lamarr, l’inventrice del wireless (1914-2000)
    Bellissima attrice e scienziata, per intraprendere la carriera artistica ha rinunciato al corso di laurea in Ingegneria e nel 1933 è stata una delle prime a interpretare una scena di nudo nel film Estasi. Hedy però non è solo un’attrice seducente, ma è anche una ricercatrice e scienziata. A lei si deve l’invenzione, nella prima metà degli anni ‘30, di un sistema di modulazione per codifica d’informazioni da trasmettere su frequenze radio, che avrebbe consentito di comandare a distanza siluri e mezzi navali. Hedy ha quindi suscitato l’interesse di servizi segreti e apparati militari, e ha posto le basi della crittografia e della telefonia mobile, oltre che dei sistemi informatici wireless.

Hedy Lamarr

  • Katherine Johnson, l’aiutante degli astronauti (1918)
    Genio della matematica sin da bambina, diplomata alle scuole superiori a soli 14 anni. Assunta come matematico alla Naca, National Advisory Committee for Aeronautics, poi diventata Nasa, Katherine ha contribuito al calcolo della traiettoria del volo spaziale Alan Shepard, il primo lanciato nello spazio dagli statunitensi nel 1959. Ha inoltre calcolato la traiettoria di volo dell’Apollo 11 nel suo primo volo sulla luna nel 1969.

Katherine Johnson

  • Margaret Hamilton, l’informatica-imprenditrice (1936)
    Nata nel 1936, è stata direttrice del Software Engineering Division del MIT Instrumentation Laboratory, che sviluppò il software di bordo per il programma spaziale Apollo 11. Il team della Hamilton ha risolto le complicazioni relative allo sbarco dell’Apollo 11 sulla Luna, garantendo il successo della missione. Nel 1986 ha fondato la Hamilton Technologies a Cambridge, Massachusetts, società nata per sviluppare il cosiddetto Universal Systems Language basato sul paradigma di Development Before the Fact (DBTF) per la progettazione di sistemi e software.

Margaret Hamilton

  • Karen Spärck Jones, la Signora dei motori di ricerca (1935-2006)
    Per i motori di ricerca dobbiamo dire grazie anche a questa donna. Karen Spärck Jones è infatti una delle figure principali nella storia dello sviluppo dei search engine. Nel 1972 ha pubblicato “A statistical interpretation of term specificity and its application in retrieval” che introduce il concetto di inverse document frequency. Si tratta di uno dei principali componenti della classifica degli algoritmi per ricavare automaticamente un testo da un indice di documenti. Karen è stata anche promotrice di un campagna per l’hi-tech “femminile”: “Penso – ha detto – che sia molto importante avvicinare le donne all’informatica. Il mio motto è: l’informatica è troppo importante per essere lasciata agli uomini”.

Karen Spärck Jones

  • Suor Mary Kenneth Keller: chiesa e informatica (1913-1985)
    Abbiamo anche una Suora nel nostro novero di donne geniali! Suor Keller è stata una delle prime donne, se non la prima, a conseguire un PhD in informatica negli Stati Uniti. Ha conseguito una laurea in matematica e un’altra in matematica e fisica. Suor Keller ha anche ideato un master per le applicazioni dell’informatica all’insegnamento.  “Stiamo sperimentando un’esplosione di informazioni – disse una volta – ed è ovvio che le informazioni non sono di alcuna utilità se non sono accessibili”.

Suor Mary Kenneth Keller

  • Helen Greiner, la mamma dei robot (1967)
    Co-fondatrice e presidente della iRobot Corporation, ha contribuito a migliorare l’accessibilità di questi dispositivi meccanici che eseguono funzioni in automatico o guidati da remoto. Secondo Greiner, entro pochi anni quasi in ogni casa degli Stati Uniti ci sarà un robot che sbrigherà le pulizie o fare da babysitter. Il suo obiettivo è “mettere i robot a disposizione di tutti”.

Helen Greiner

  • Fabiola Gianotti, prima direttrice generale del Cern (1962)
    Finalmente un’italiana! Fabiola ha partecipato ad un concorso per una borsa di studio per giovani fisici bandita dal Cern e, avendola ottenuta, è partita per Ginevra con l’idea di restarci un paio d’anni. Non ha lasciato più il laboratorio perché assunta definitivamente come ricercatore nel Dipartimento di Fisica. Al Cern la Gianotti ha lavorato  in vari esperimenti tra cui Atlas, esperimento che ha fornito i dati che hanno portato a scoprire il bosone di Higgs, del quale è stata coordinatrice internazionale dal 2009 al 2013. E’ diventata la prima donna a ricoprire l’incarico di direttore generale del Cern, il laboratorio scientifico più prestigioso del mondo.

Fabiola Gianotti

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