La Mummia: recensione del nuovo film con Tom Cruise

4,5

La Mummia: in uscita l’ennesimo remake del superclassico del 1932.
Ma stavolta nasconde un disegno superiore: la creazione del ‘Dark Universe’, un mondo di film horror popolati dai leggendari mostri della Universal

La Mummia, un’altra volta?
Niente paura.
Nel senso che questo film, di paura, non ne fa per niente.
Alla Universal vogliono creare un nuovo universo-cinematografico-horror, chiamato Dark Universe.
Sono compresi l’Uomo Lupo, l’Uomo Invisibile e Carletto, Principe dei Mostri?
Purtroppo no, quest’ultimo no.
Ma gli altri sì, insieme al Mostro della Laguna, al Fantasma dell’Opera, al Gobbo di Notre-Dame, alla Moglie di Frankenstein e Dracula, ça va sans dire.
Tutti reinventati ed attualizzati.
Si sa: oggi va molto di moda collegare i film all’interno di questi universi condivisi (vedasi Marvel Cinematic Universe, DC Extended Universe ed il MonsterVerse con Godzilla e King Kong), per portare la gente al cinematografo. E fargli fare collezione di pellicole in una qualche maniera coerenti tra loro.
A Universal City si sono pure guadagnati la titolarità dell’Universo Tenebroso: gli storici ‘mostri della Universal’ sono una pietra miliare del cinema di ogni tempo.

benvenuti nel Dark Universe

PRODIGIUM

L’elemento di connessione tra La Mummia ed i futuri film sarà l’attività svolta dal Prodigium, una organizzazione creata per monitorare  (ed eventualmente distruggere) le incarnazioni del Male sulla Terra.
A capo del Prodigium c’è il  Dottor Jekyll (un clamoroso caso di omonimia? Uno zio? No no, è proprio lui), che ha il faccione di Russell Crowe. Ed è una delle poche cose passabili del film.

speriamo in un prodigio nei futuri film.

REMAKE DEL REMAKE

Usciva nel 1932, 10 anni dopo il ritrovamento della tomba di Tutankhamon a Tebe, in Egitto, il primo film intitolato La Mummia.
L’eco della scoperta era ancora comprensibilmente viva, e la Universal non si fece scappare l’occasione di produrre quello che poi divenne un classico, con Boris Karloff nelle bende del sacerdote Imoteph.
Oggi, a distanza di 85 anni dall’originale, siamo alle prese col remake del remake.
Sono passati solo 18 anni dal caciarone lungometraggio con Brendan Fraser, ma le vicende de La Mummia del 2017 sono molto diverse da quelle del film originale.
Si puo’ parlare di un reboot, più che di un remake.

questo film è un buco nella sabbia

Al centro della storia c’è sempre il ritrovamento di un antico sarcofago (anzi due).
Ma il motivo che ha portato a mummificare viva Ahmanet, figlia del Faraone, è molto meno romantico della versione precedente.

E pure le atmosfere sono radicalmente mutate: ambientato ai giorni nostri, con un incipit che ha come sfondo la guerra civile irachena, La Mummia subisce il maldestro tentativo di ricreare l’aura gotica dei film classici tramite un’abbazia medievale in notturna, un’imponente tomba di cavalieri crociati nel sottosuolo londinese e fine del revival gotico.
A parte il sarcofago dalle vaghe riminiscenze gargoylesche.
La Mummia è un film che non ha quasi nulla a che spartire con il genere horror dei suoi antichi progenitori.

un sarcofago egizio che pare un gargoyle

DARK O ACTION?

Questa è l’alba del Dark Universe, si diceva. Non di un Action Universe, vero?
C’è tanto di lato oscuro del globo della Universal nei titoli di testa (eppure di là batte il Sole…) 
Per la maggior parte delle tante sequenze d’azione (che sono davvero ben fatte) si ha la sensazione di aver sbagliato sala, ed essersi seduti a vedere Mission: Impossible 6. Vuoi perché Tom Cruise è Tom Cruise.
Tom è il vero protagonista della vicenda. Vero protagonista in un paio di accezioni differenti.
Il personaggio di Cruise si chiama Nick. Per buona parte del film si instaura un cortocircuito nominale, poiché il compare di Nick è interpretato da Jake Johnson, il Nick di New Girl. Per chi segue la serie, sembra sempre ci si stia rivolgendo a lui, anzichè a Ethan Hunt. Pardon: a Tom Cruise.

Tom Cruise e un aereo: non finisce mai bene.

Sofia Boutella, ballerina ed attrice di origine algerina, è una mummia che non ha nulla di terrificante.
Ed anche il modo in cui è stata messa in scena è un po’ fatto con le pezze.
In tutti e due i sensi.
Il suo viso, una volta rimessosi un po’ in carne, è lontano 5000 anni dal suscitare brividi di paura in sala.
A parte la faccenda della doppia pupilla, stra-vista nei trailer e nelle immagini promozionali.

quattrocchi

 

E poi, la rediviva Ahmanet  dovrebbe concentrarsi su una-cosa-una.
Ovviamente si distrarrà e si farà ridicolizzare, con una facilità imbarazzante.
Imbarazzante come l’esercito di zombie che obbedisce ai suoi comandi. Imbarazzante anche a livello di effetti speciali.
L’unico effetto degno di nota è preso pari pari dal film di fine millennio di Stephen Sommers. Forse voleva essere un omaggio. Si rivela lo spunto per rimpiangere perfino quell’edizione de La Mummia.

chi ci ricorda?

ARRIVANO I MOSTRI

L’ottimo sceneggiatore Alex Kurtzman, produttore di tutti i film annunciati finora del Dark Universe, è qui anche alla sua seconda prova registica.
Il fatto che sia coinvolto in tutta l’operazione di rilancio dei mostri Universal, però, comincia a destare un po’ di apprensione, visto il tenore di questa prima pietra (tombale), posta su basi opinabili.

La Mummia del 1932 è nata per terrorizzare, quella del 1999 per far ridere.
Quella del 2017 è stata modellata per far fare il Tom Cruise a Tom Cruise.

OH, BORIS!

La Mummia ha completamento snaturato le sue origini.
Un tempo bastava che Boris Karloff aprisse gli occhi di scatto perché le platee urlassero, in preda al terrore.
Oggi serve altro, certamente.
Ma da Il sesto senso in poi, lo schema degli spaventi cinematografici è sempre lo stesso.
E quei 3 o 4  presenti ne
La Mummia , telefonatissimi, non sono sufficienti ad annoverare questo film nel genere horror.
Così come non lo sono 4 scheletri avvizziti.

fa paura come un video di gattini su youtube


C’è perfino la paura di far vedere un coltello che taglia un paio di gole.
Orrore!
Azione, avventura, fantasy: sì. Orrore: no.

La Mummia, sarà nelle sale italiane a partire da oggi, 8 giugno 2017.

Ecco il trailer:

2 commenti

  1. David

    Se la recensione mi aveva fatto dubitare se andarlo a vadere, il trailer mi ha convinto fino in fondo. A non guardarlo.

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