DANTE A FUMETTI: 10 incursioni del Sommo Poeta nella Nona Arte

“Fatti non foste per legger comics bruti, ma per seguir storielle di valenza”

Così recitava il Dante di Marcello Toninelli che, nella sua Divina Commedia a fumetti, proseguiva un filone di parodie fumettistiche dell’opera del Sommo Dante Alighieri, cominciata in Italia nel 1950 (manco a dirlo) da Topolino.

  • L’INFERNO DI TOPOLINO di A.Bioletto e G.Martina (1950)
    Versione a fumetti, con Topolino protagonista e rime adattate ed aggiornate della Commedia dantesca che accompagnano tutte le vignette.
    Topolino e Pippo vengono ipnotizzati, dopo una recita che li vedeva nelle parti di Dante e Virgilio, e continuano a comportarsi come i due poeti.
    Dopo essersi addormentati, i due vivono il sogno del viaggio all’Inferno, dove incontrano tutto il campionario di personaggi disneyani.
  • DANTE – LA DIVINA COMMEDIA A FUMETTI di M.Toninelli (1972)
    Marcello Toninelli ebbe parecchie difficoltà editoriali con la sua versione della Divina Commedia a fumetti, che vide la luce su pubblicazioni di breve durata, fu ridisegnata e ristampata su riviste che non superavano il numero di prova.
    Ma negli anni ’90, finalmente, sulle pagine de Il Giornalino, si potè dipanare tutta l’opera del fumettista senese, che ripercorre tutte le cantiche della versione originale e ne presenta tutti i personaggi.
    Il successo fu tale che a Toninelli vennero commissionati anche l’Eneide, l’Odissea e la Gerusalemme liberata, senza contare una sorta di biografia a fumetti dello stesso Dante Alighieri.
  • GEPPO – INFERNO 2000 di Stefano Dossi (1984)
    Il simpatico diavoletto buono, nato nel 1954 su Trottolino, accompagna Dante all’Inferno nel 1984, allorchè Satana si rende conto che pochi sulla Terra sono a conoscenza dell’esistenza stessa dell’Inferno.
    In un’epoca in cui il dominio delle immagini sui mass-media è tutto, Geppo è incaricato dell’Operazione Inferno 2000, per rinverdire i fasti del Medioevo, quando la Divina Commedia dantesca si era rivelata «un validissimo mezzo pubblicitario per noi».
    Geppo va a Firenze ad incontrare Dante, che sbarca il lunario componendo canzoni pop («Sono toscano con la chitarra in mano») e lo convince ad imbarcarsi nella versione aggiornata della sua opera: i canti sono sosituiti da canzoni, più in linea col periodo storico.
    Ma dopo sole 5 canzoni, a Dante viene revocato l’incarico, perché mette in risalto alcune problematiche sindacali diaboliche che non si vuole si vengano a sapere!
  • L’ INFERNO DI PAPERINO di G.Chierchini e M.Marconi (1987)
    Come per L’ Inferno di Topolino, Disney torna a parodiare la Divina Commedia di Dante, questa volta con Donald Duck che si imbatte nella porta dell’Inferno mentre è in crociera sul fiume Colorado.
    Archimede Pitagorico, nelle vesti di Virgilio, accompagna Paperino tra i gironi infernali, dove subiscono la pena del contrappasso gli inquinatori, gli abusatori di burocrazia, i piromani, gli utilizzatori a sproposito di automobili, chi abusava di apparecchiature elettroniche, i golosi e gli avidi.
    Il marcio del mondo non è molto diverso, 35 ani dopo…

  • CATTIVIK – UN’AVVENTURA INFERNALE / IN PURGATORIO / IN PARADISO di M. Burattini e G. Sommacal (1992)
    Il ladruncolo a forma di macchia d’inchiostro che vive nelle fogne, creato da Bonvi (Sturmtruppen) nel 1965 e portato al successo da Silver (Lupo Alberto) dal 1972 in poi, incontra un Dante poco ispirato, nella selva oscura (che è il parco di una residenza per anziani). Ma i versi del poeta, declamati ad ogni ora del giorno e della notte, lo condurranno all’esilio e poi, in compagnia di Cattivik, Dante cadrà in un pozzo che li farà sbucare direttamente all’Inferno.
    Tra Caronte/Capitan Findus, fughe su vagoncini à la Indiana Jones ed incontri con dannati quali la banda Dalton (Lucky Luke) e la Banda Bassotti (Disney), le gag sono continue e dissacranti. Ci sarà spazio, poi, per una gita sull’isola del Purgatorio ed un’ascesa in Paradiso, via mongolfiera, dove Cattivik darà un’impronta più rock al troppo molle coro degli angeli.
  • NATHAN NEVER – INFERNO di V.Bepi e V.Dante (1992)
    In Nathan Never l’Inferno non è quello evocato da Dante ed il poeta non fa capolino, tra le pagine del fumetto.
    Però vengono citate spesso e volentieri terzine della Divina Commedia ed anche la struttura della Città, con livelli che diventano sempre peggiori man mano che ci si inoltra in profondità, richiama i Gironi dell’Inferno di Dante.
    Qualche tempo dopo, l’agente dell’Agenzia Alpha farà ritorno nei ‘bassifondi’, nell’albo intitolato (indovina) Ritorno all’Inferno.
  • LA DIVINA COMMEDIA – di Go Nagai (1994)
    Go Nagai, celeberrimo padre di Devilman, Mazinga (Z e Grande), Goldrake, Jeeg, legge, da ragazzo, Shinkyoku (Canto Divino, in giapponese), versione della Commedia illustrata da Gustave Dorè.
    E questa sarà la grande ispirazione per la sua mastodontica opera fumettistica dedicata alla Divina Commedia, per la quale impegna circa 500 pagine per il solo Inferno (189 per il Purgatorio e 68 per il Paradiso).
    Alcune litografie di Dorè saranno riproposte quasi fedelmente.
    Ma nel fumetto di Nagai c’è un perfetto connubio tra l’estetica classica occidentale (Dorè) ed i tipici tratti del manga orientale, come le gocce di sudore sul volto di Dante.
    Nel 2019, la Divina Commedia di Go Nagai è stata stampata in Italia da J-Pop.
  • MARTIN MYSTÈRE – DIAVOLI DELL’INFERNO! di S.Santarelli e R.Torti (1994)
    Il detective dell’impossibile si interessa di una misteriosa testa scolpita raffigurante Baphomet, portata alla luce da un archeologo fiorentino, che morirà carbonizzato. Indagando su questa morte, Martin scopre che, ai giorni nostri, una setta sta tentando di impadronirsi dell’idolo, che fu posseduto da Dante Alighieri, grazie al quale trovò la porta degli inferi.
    Martin Mystère e l’inseparabile Java si recheranno nel Chianti e si inoltreranno all’Inferno, in un viaggio fuori dal tempo.
  • LAZARUS LEDD – DISCESA ALL’INFERNO di A.Capone, F.Bartolini e A.Bocci (2000)
    Storia pressochè identica a quella raccontata sulle pagine di Martin Mystére, con una pergamena al posto della scultura ed incontri con Virgilio e Dante all’Inferno.
    Anche qui Lazarus accede agli inferi attraverso un varco aperto dalla pergamena e scopre verità aliene.
  • LA DIVINA COMMEDIA – commento di F.Nembrini, illustrazioni di G. Dell’Otto (2018)
    Qui non ci sono parodie od adattamenti: la Divina Commedia in tutta la sua magnificienza è riproposta e commentata da Franco Nembrini.
    Ma le illustrazioni sono di un grande artista quale Gabriele Dell’Otto, che tanto ha dato alla nona arte e tanto ha dato a questi 3 libri (Paradiso è stato pubblicato a fine agosto ’21) in termini di potenza di immagini, drammaticità ed evocatività.




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