Lorenzo il Magnifico, la recensione del boardgame di Cranio Creations

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  • Partite fluide e di massimo due ore
  • Molteplici sviluppi di gioco
  • Scelte poco pianificabili
  • Non tutte le personalità sembrano bilanciate

Italia, 1469. Lorenzo de’Medici, detto Lorenzo il Magnifico diventa signore di Firenze. Sono anni di incredibile fermento politico e artistico e Lorenzo il Magnifico, il nuovo gioco targato Cranio Creations ideato Virginio Gigli e Flaminia Brasini, è ambientato proprio in questo periodo costellato da personalità eccellenti e da uno sviluppo culturale senza precedenti.

In Lorenzo il Magnifico impersoniamo il ruolo di un importante signore di una famiglia fiorentina con l’obiettivo di accrescere il potere della nostra casata incrementando al contempo la nostra influenza verso il Papa.

Lorenzo il Magnifico game2

Per fare ciò disponiamo dei nostri familiari che dovremo disporre strategicamente per attivare, turno per turno, il bonus conferito dalle diverse location della mappa oppure per costruire un edificio, completare un’impresa conquistare un territorio o per reclutare un membro della corte.                          

Lorenzo è un gioco di posizionamento e tempistica. Se un giocatore occupa una casella nessun altro può, per quel turno, acquisire i bonus che essa conferisce. I bonus possono essere materiali, denaro, aiutanti, favori del monarca o l’acquisizione di una carta che amplia i confini della nostra influenza.

La meccanica più interessante del gioco deriva da quali caselle un familiare può occupare e da quali sono gli effetti che ne scaturiscono. Infatti ad ogni turno il primo giocatore lancia tre dadi, bianco, nero ed arancione. Il valore dei dadi influenza le opzioni dei familiari di tutti i giocatori, che sono associati ai colori dei dadi. Un familiare infatti può occupare una casella solamente se questa necessita del valore mostrato dal dado o da un risultato inferiore. Oppure, per le caselle di produzione, gli effetti degli edifici che abbiamo costruito sono attivati solamente se il familiare corrisponde ad un sufficiente valore del dado.

Lorenzo il Magnifico game3

Questa semplice meccanica nasconde una grande profondità di gioco poiché a seconda delle scelte del giocatore, la partita cambia con imprevedibili sviluppi!

Un ulteriore livello di profondità è infine dato dalla possibilità di attirare importanti celebrità del calibro di Leonardo da Vinci o perfino lo stesso Lorenzo il Magnifico! Questo si verifica se vengono completati obiettivi specifici per ognuna di tali personalità. Leonardo, Lorenzo e gli altri geni del Rinascimento sono naturalmente risorse molto potenti, in grado di cambiare le sorti della partita per i giocatori che sapranno allettarli con lodi e promesse…

Mentre il giocatore sviluppa la propria influenza nella città, deve sempre tenere sottocchio il livello della fede religiosa: non compiacere a sufficienza il papa porta a scomuniche sempre più gravi, cui è difficile far fronte.

Lorenzo è un gioco decisamente molto bello e i componenti sono realizzati con cura. In particolare le illustrazioni delle carte si propongono con uno stile accattivante che si prende poco sul serio grazie ad uno stile quasi cartoon.

Lorenzo il Magnifico plancia

Le regole non sono complesse e sulla plancia tutto è organizzato logicamente e con continui reminder agli effetti correlati del posizionare in una  certa casella il proprio familiare. La partita scorre fluida e veloce: una volta comprese le dinamiche principali da parte dei giocatori, la partita si risolve in meno di due ore, occupando così quella posizione idilliaca tra il gameplay vario e complesso e una durata di gioco accettabile, che non obblighi a sessioni fiume e al continuo spulciare le regole per dipanare i dubbi.

Lorenzo il Magnifico risulta un connubio perfetto di regole semplici dai molteplici sviluppi e fluidità di gioco. 

Gli ultimi turni della partita diventano perfino frenetici, con tutti i giocatori che tentano disperatamente di incrementare il proprio punteggio!

L’unica pecca è che non è quasi mai possibile pianificare una strategia di gioco lineare a causa dell’unicità delle carte e per il fatto che, in base alle scelte degli avversari, il numero di opzioni si assottiglia sempre più. Nonostante questo, Lorenzo è molto ben strutturato e una partita regala ore piacevoli in compagnia degli illustri nomi del Rinascimento! Ottimo lavoro!

« Quant’è bella giovinezza,
Che si fugge tuttavia!
Chi vuol esser lieto, sia:
di SDADAR non v’è certezza »

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