Incontri ravvicinati del terzo tipo compie 40 anni: tutte le curiosità!

Incontri ravvicinati del terzo tipo

Incontri ravvicinati del terzo tipo usciva 40 anni fa negli USA (16 novembre 1977).
Uno dei film più famosi ed importanti della storia del cinema di fantascienza, che ha consacrato Steven Spielberg come uno dei registi di punta di Hollywood.
Andiamo a curiosare nella storia di questa pellicola leggendaria!

Incontri ravvicinati del terzo tipo: alzi la mano chi non ha mai visto questo film.
Ahi, ahi, rimediare subito per favore!

Se invece l’avete visto, forse vi piacerà scoprire diverse curiosità su questa leggendaria pellicola. Let’s start!

  • L’iconica melodia di cinque note che serve da forma di comunicazione con gli alieni è un arrangiamento casuale che, sia il compositore John Williams, sia il regista Steven Spielberg si sono trovati ad apprezzare dopo centinaia di permutazioni differenti.
    Le 5 note sono: Sol, La Fa (ottava più bassa) Fa, Do.

 

  • I segni delle mani utilizzati dagli alieni, vengono effettivamente utilizzati per insegnare la scala del solfeggio. Sono stati inventati dal reverendo John Curwen, un ministro congregazionalista inglese e poi adattati dal compositore Zoltán Kodály.

 

  • Durante la scena della cena, poco prima che Roy cominci a modellare il suo purè con le fattezze della Devils Tower, si sente la bambina dire: “C’è una mosca morta nelle mie patate”. La frase non è nel copione, ma è stata mantenuta così com’è.

 

  • Le performance di Cary Guffey, il piccolo Barry nel film, erano così buone che richiedevano solo uno o due take per ogni scena. Venne soprannominato “One-Take Cary” sul set, ed il regista Steven Spielberg fece stampare per lui una maglietta, con la frase scritta sopra.

 

  • Il piccolo Cary, 2 anni dopo, nel 1979, interpreterà il ruolo di H7-25 in Uno Sceriffo extraterrestre…poco extra e molto terrestre, di Michele Lupo, con Bud Spencer

 

  • In un’intervista per il “making-of” contenuto nel DVD, un cresciuto Cary Guffey  ha detto che fu molto imbarazzante per lui girare la scena dell’uscita dalla nave madre. Dovette, infatti,  indossare scarpette da ballo per evitare di cadere sulla rampa.

 

  • Secondo l’attrice Melinda Dillon,  la scena in cucina con tutti gli oggetti che giravano intorno era davvero spaventosa, perché è stata eseguita senza prove. Le sue reazioni allarmate erano molto reali e spontanee, mentre cercava di proteggere se stessa e Cary Guffey.

 

  • Mentre girava Lo squalo (1975), Steven Spielberg era sicuro di trovarsi nel bel  mezzo alla produzione più difficile che avrebbe mai dovuto affrontare. Salvo poi dichiarare che quella di Incontri ravvicinati si è rivelata essere “due volte peggiore e due volte più costosa”. E pensare che, inizialmente, il regista voleva girare un documentario a basso costo circa le persone che credevano di aver avvistato degli UFO.

 

 

  • Steven Spielberg ha affermato che, nella sua vita, nulla si è rivelato più difficoltoso del montaggio degli ultimi 35 minuti del film.

 

  • La colonna sonora di John Williams è stata creata prima di terminare il montaggio finale. Steven Spielberg ha montato il film perchè si abbinasse alla musica, un processo inverso a quello che di solito si fa nell’editing dei lungometraggi.
    Sia Spielberg che Williams hanno ritenuto che alla fine, questo abbia dato al film un tono lirico.

  • Incontri ravvicinati del terzo tipo è stato in parte ispirato ad un’esperienza infantile di Steven Spielberg.
    Una notte, senza preavviso, i suoi genitori caricarono i bambini nella loro macchina e li portarono in un’area dove molta altra gente si era radunata per osservare una spettacolare pioggia di meteoriti.

  • L’inglese di François Truffaut non era un granchè. Per cavarsela sul set, ha incollato pezzi di carta con le sue battute su vari oggetti di scena, in modo che potesse leggerli e la camera non li riprendesse. In un caso, mentre discute faccia a faccia con un ufficiale dell’esercito (che volge la schiena alla camera), sta leggendo le sue battute dal foglietto appuntato al petto del militare. Lacombe è l’unico ruolo da attore di Truffaut in un film non diretto da lui.

 

  • Steven Spielberg ha eseguito alcune prove di immagini computerizzate (CGI), ora uno standard del settore, ma allora  solo nelle sue prime fasi di sviluppo.
    Decise che nessuna di esse appariva credibile.

 

  • La nave trovata nel deserto del Gobi,  la Cotopaxi, è un vero piroscafo che è naufragato nel Triangolo delle Bermuda nel dicembre del 1925.

  • È possibile vedere un R2-D2, il famoso robot di Guerre Stellari,  capovolto come parte della grande nave spaziale, mentre vola sulla Devils Tower. Serviva aggiungere dettagli, secondo i tecnici degli effetti visuali…

  • Steven Spielberg stava originariamente puntando ad una data di uscita nel 1978 per Incontri ravvicinati del terzo tipo. Ma la Columbia Pictures – sull’orlo del fallimento – lo spinse a terminare i lavori per la fine del 1977. Questo significa che venne messa molta fretta al regista, che escluse alcuni elementi importanti dal film.
    A causa del grande successo della sua prima uscita nei cinema, la Columbia ha concesso a Spielberg altri 2 milioni di dollari per filmare l’interno della nave spaziale aliena, riprese utilizzate per l’Edizione Speciale del film.
    Oggi  Spielberg riconosce che fare queste aggiunte era perfettamente inutile.

  • Il grande personaggio alieno dalle lunghe braccia, conosciuto come Puck, era un burattino creato dal produttore di marionette Bob Baker, con un torso, un capo ed elementi articolati per i primi piani creati da Carlo Rambaldi.
    Rambaldi aveva creato il volto della scimmia nel remake di King Kong (1976) e si occuperà anche dell’alieno in E.T., sempre di Spielberg. Otto persone operavano i meccanismi per controllare il burattino, e Steven Spielberg era così contento, secondo lo stesso Rambaldi, che lo si vedeva spesso giocare con l’alieno.

  • I piccoli alieni nel film sono stati interpretati da bambine del luogo, di età compresa tra 8 e 12 anni. Le ragazze sono state scelte al posto dei ragazzi perché Steven Spielberg riteneva che si muovessero con più grazia.

  • Questo film è mostrato ogni notte al camping KOA della Devils Tower, rendendolo così uno dei film più proiettati di sempre.

  • Uno dei concept iniziali per la rappresentazione degli alieni era quello di un orango su pattini a rotelle (!). L’idea non ha funzionato, perché l’orango si è molto spaventato nell’attimo in cui i suoi pattini toccarono il suolo e continuava ad aggrapparsi alle braccia del suo custode. Peccato (?)

  • Il sito di atterraggio dell’UFO costruito per Incontri ravvicinati del terzo tipo era alto 27 m, lungo 137 m e largo 76 m, rendendolo il più grande set cinematografico indoor mai costruito. La struttura comprendeva 6,4 km di ponteggi, 1570 metri quadrati di strutture in vetroresina e 2740 metri quadri di strutture in nylon.

  • Il modello della nave madre, largo 3 metri, che è stato usato nelle sequenze finali è stato chiuso a chiave nel garage di Steven Spielberg per impedire che le sue immagini comparissero nei media prima del rilascio del film.

 

  • Nella scena in cui  un ristorante McDonald’s rimane senza energia elettrica,  si puo sentire More Than a Feeling, una hit dei Boston, provenire da un’autoradio. Questa canzone apparve sull’album di debutto della band del 1976, che presentava una grande nave spaziale in copertina. Coincidenze? Io non credo…

  • Pur essendo stato uno dei maggiori successi della sua epoca, rapportato all’inflazione, oggi Incontri ravvicinati del terzo tipo è solo il 75° miglior incasso di sempre.

  • Spielberg ha confessato che se avesse avuto la possibilità di realizzare questo film oggi, Roy non avrebbe mai abbandonato la sua famiglia per andare nello spazio profondo.

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