Die Hard (Trappola di cristallo) compie 30 anni: le curiosità del film con Bruce Willis!

Die hard (Trappola di Cristallo) compie 30 anni.
Il film diretto da John McTierman, con Bruce Willis e Alan Rickman usciva negli USA il 15 luglio 1988.

Da noi, al cinema, il film uscì con il nome di Trappola di Cristallo, salvo poi venir distribuito in home video come Die Hard – Trappola di Cristallo, per garantire una certa continuità con gli altri titoli del franchise dedicato a John McClane.

Scopri 20 curiosità relative a questo film che ha dato origine ad una leggenda degli action-movie!

 

 

  1. La Nakatomi Tower è in realtà la sede della 20th Century Fox.
    La società si è fatta pagare l’affitto per l’uso dell’edificio, allora ancora non finito, dalla produzione del film da loro stessi distribuito.
    Die Hard Fox Tower
  2. Il regista John McTiernan ha rivelato che la stragrande maggioranza delle riprese esterne che mostrano esplosioni dell’edificio erano reali: deflagrazioni su vasta scala, predisposte sulla superficie della Torre in costruzione.
    Die Hard Fox
  3. Quando John McClane corre a piedi nudi sulle schegge di vetro a terra, dopo che Hans ha sparato ai suoi uomini, Bruce Willis indossa delle speciali “scarpe di gomma” progettate per assomigliare ai suoi piedi nudi.
    In effetti, si può notare come i suoi piedi appaiano innaturalmente grandi in alcune di queste scene “a piedi nudi”.
    Die Hard feet
  4. Bruce Willis stava anche girando  Moonlighting (1985) contemporaneamente a Die Hard.
    Willis girava la sua serie televisiva durante il giorno, e poi, in serata,  lavorava al film.
    La stessa cosa, proprio quell’anno, accadde anche a Michael J.Fox, con i suoi impegni in tv per la sit-com Casa Keaton ed al cinema per il film Ritorno al futuro.
    Die Hard Moonlighting
  5. Solo un paio di attori che interpretavano i terroristi tedeschi erano in realtà tedeschi e solo un paio in più potevano parlare il tedesco credibilmente.
    Gli attori sono stati scelti per la loro apparenza minacciosa piuttosto che per la loro nazionalità.
    9 su 12 erano alti oltre 1 metro e 80.
    Die Hard terrorists
  6. Nella versione tedesca i nomi ed il background dei terroristi nati in Germania furono trasformati in forme inglesi (per lo più nei loro equivalenti inglesi): Hans Gruber divenne Jack Gruber, Karl divenne Charlie, Heinrich si trasformò in Henry etc..
    Il nuovo background li dipinse come attivisti radicali irlandesi divenuti liberi professionisti per profitto, anziché per ideali.
    Questo perché il terrorismo tedesco, in particolare il Rote Armee Fraktion, era ancora considerata una questione delicata dal governo tedesco negli anni ’80.
    Die Hard Alan Rickman
  7. Ironicamente, Bruce Willis, schernito per essere un tipico eroe americano dal capo dei terroristi tedeschi, è in realtà più tedesco della maggior parte dei cattivi; Alan Rickman era inglese ed Alexander Godunov era russo.
    Bruce Willis è nato il 19 marzo 1955 nella Germania occidentale da padre americano e madre tedesca.
    Die Hard Bruce Willis
  8. Bruce Willis ha osservato in un’intervista che molti dei veri agenti di polizia che ha incontrato per  prepararsi per il ruolo, e che sono stati  consulenti tecnici del film, avevano tutti un oscuro, macabro senso dell’umorismo, che l’attore ha cercato di infondere nella sua performance .
    Ironia della sorte, i personaggi degli eroi d’azione sono spesso criticati perchè scherzano troppo nei film, anche se, come ha notato lo stesso Willis, raccontare barzellette in situazioni così terribili non è poi così raro per i veri tutori dell’ordine.
    Die Hard
  9. Al suo primo giorno di riprese, Alan Rickman ha filmato la scena in cui Hans Gruber incontra per la prima volta John McClane.
    Ha fatto un salto di circa 1 metro e si è infortunato atterrando: si è danneggiato la cartilagine del ginocchio.
    Il dottore gli ha imposto di non caricare quella gamba e ha dovuto utilizzare le stampelle per una settimana.
    Per il resto delle scene in cui Hans Gruber è in piedi e parla con John McClane, Alan Rickman è in piedi su una gamba sola.
    Die Hard Alan Rickman
  10. Per lo scena  in cui Hans Gruber cade dalla cima dell’edificio, Alan Rickman si è lanciato efettivamente da una piattaforma alta 7 metri.
    Doveva rimanere aggrappato ad uno stuntman e cadere su un materassone.
    Per ottenere la reazione giusta, lo stunt man lasciò Rickman al conteggio di due, non di tre, come previsto.
    Die Hard Alan Rickman
  11. La frase “Yippee-ki-yay, pezzo di merda (motherfucker)!” è usata in tutti i 5 film del franchise Die Hard (questo, 58 minuti per morire – Die Harder (1990), Die Hard – Duri a morire (1995), Die Hard – Vivere o morire (2007), e Die Hard – Un buon giorno per morire (2013)).
    In lingua urdu, “Yippee-ki-yay” significa “ecco mangia questo”.
    La battuta è stata votata come la #96 delle 100 migliori battute nei film da Premiere nel 2007.
    Die Hard Bruce Willis
  12. Il finale del film non era stato deciso al momento dell’inizio delle riprese.
    Perciò il camion che trasporta i terroristi verso l’edificio è troppo piccolo per ospitare l’ambulanza che, in seguito, si rivelerà essere al suo interno.
    Molta parte della sceneggiatura fu improvvisata nel momento stesso in cui si effettuavano le riprese.
    Ti sembra di aver già visto il logo “Pacific Courier”?
    È lo stesso dell’aereo su cui si schianta il bus in Speed.
    Die Hard Speed
  13. Il film si basa sul romanzo Nulla è per sempre (Nothing lasts forever), di Roderick Thorp.
    Clint Eastwood possedeva originariamente i diritti del romanzo ed aveva intenzione di recitare nel film intorno ai primi anni ’80.
    Die Hard book
  14. In Spagna, il titolo originale del film, Die Hard, è diventato Giungla di Cristallo, in serbo-croato diventò Muori da uomo.
    In Francia era Piège de cristal che, come in Italia, significa Trappola di cristallo.
    Il titolo originale, una espressione idiomatica inglese, è difficile da trasporre in maniera convincente, poiché sembrerebbe qualcosa tipo “Difficile da uccidere” o “Muore difficilmente”.
    Die hard è stato utilizzato, comunque, per i sequel anche da noi.
    Il titolo ungherese è La tua vita è costosa, il titolo del seguito è La tua vita è ancora più costosa, e la terza parte è La vita è sempre costosa.
    Die Hard Italia
  15. In un episodio del 2003 de I Simpson (Mia madre la fuggiasca – S15E02), Homer  ha scritto una lettera a Die Hard:
    “Caro Die Hard, hai spaccato!
    La parte migliore è quando quel tizio era sul tetto.
    P.S. conosci Mad Max?”
  16. I sotterranei della Nakatomi Plaza dovrebbero contenere, tra le altre opere d’arte, il dipinto di Edgar Degas Ecole de dance (1873) (come mostrato quando i ladri  rompono l’ultima serratura).
    In realtà, questo dipinto è di proprietà del Corcoran Museum of Arts di Washington, D.C..
    Die Hard Degas
  17. Il modo in cui John ha identificato Hans come terrorista ha a che fare con le sigarette.
    John dice a Powell all’inizio del film che gli intrusi sono molto probabilmente stranieri, a giudicare dai loro vestiti e dalle loro sigarette.
    Quando John e Hans si incontrano, John gli offre una sigaretta tedesca, che Hans accetta e si gode senza pensarci due volte.
    Un americano avrebbe notato le differenze nell’aspetto e nella forza del prodotto teutonico. La mancanza di reazione di Hans insospettisce John, il che sarebbe un buon motivo per consegnargli una pistola scarica.
    Die Hard gun
  18. Come accaduto in Italia per Una poltrona per due, dato che Die Hard si svolge la vigilia di Natale, negli USA il film è diventato un classicone delle feste di fine anno.
    Die Hard Xmas
  19. La canotta di John McClane è bianca quando entra nel sistema di ventilazione e verde scuro quando ne esce. E no, questo non è, come alcuni pensano, un risultato della sporcizia all’interno del canale!
    Die Hard
  20. Alla fine del film Harry Potter e il principe mezzosangue (2009), il Professor Piton (Alan Rickman) uccide Silente (Michael Gambon) scaraventandolo giù da un’alta torre. Mentre Silente cade, la telecamera lo segue verso il basso al rallentatore.
    Questa è una ironica parodia di Die Hard (1988), dove John McClean (Bruce Willis) lancia Hans Guber (lo stesso Alan Rickman) da un’alta torre e la telecamera lo segue con una sequenza molto simile.
    Die Hard Alan Rickman

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