Castlevania è la serie lanciata da Netflix il 7 luglio 2017. Le vicende traggono ispirazione dalla longeva serie di videogiochi targata Konami che narra le gesta dei membri della famiglia Belmont che si oppongono alle forze dell’oscurità di Dracula.
In questa serie animata il protagonista è Trevor Belmont, ultimo delle dinastia dei Belmont. La casata Belmont è infatti in rovina: la potente Chiesa ha additato la famiglia di cacciatori di vampiri come responsabile della rovina stessa della Valacchia.
Trevor quindi vaga da una città all’altra. In miseria, ma ancora fiero del suo cognome.
Di contro la Chiesa regna sovrana. Essa, tronfia della propria arroganza, diventa responsabile delle azioni che portano Dracula ad attaccare gli innocenti popolani.
Sono quindi tre i poli che si scontrano in questa prima stagione di Castelvania: Trevor e i suoi alleati (sto sul vago per evitare troppi spoiler…), Dracula e le sua armate delle tenebre e infine la Chiesa, dipinta come vero organo antagonista e fulcro di malvagità sintesi dell’umana corruzione.
Anche se affermare che ci sia uno “scontro” è assai prematuro. La serie si compone di soli quattro (QUATTRO!) episodi di ventitre (VENTITRE!!!) minuti ciascuno. Un running-time totale di appena 90 minuti insomma.
Non stupisce quindi che la critica più grossa che si può fare a Castelvania riguarda la sua brevità! Infatti questa prima stagione pare quasi un lungo teaser in cui vengono presentati i personaggi o le fazioni in gioco. Si identificano i personaggi, le loro abilità e la loro personalità. Vengono approfondite le ragioni per le quali Dracula scatena la sua furia (ampiamente condivisibili!) e si identifica il popolino come fosse una marionetta nelle mani dei potenti della Chiesa.
Ma… nulla più!
Sia chiaro: quanto prodotto è di alta qualità. Il tratto disegnato (che ricorda gli anni 90 dell’animazione, fortunatamente) e le animazioni dei personaggi convincono. La (poca) trama è avvincente e i personaggi vengono introdotti in modo organico e lineare. Soprattutto LUI (spoiler free, anche se le immagini parlano chiaro… ndr) nel finale di stagione.
Permane però l’amaro in bocca quando iniziano a scorrere i titoli di coda del quarto episodio. Proprio nel momento in cui si potrebbe iniziare a godere appieno di Castelvania, la serie termina e dovremo aspettare fino al 2018 per vedere i prossimi OTTO episodi (già confermati).
In conclusione devo dare un voto elevato a Castelvania, poiché quanto realizzato è di ottima fattura.
Ma. MA!
Ma il mio personale consiglio è di “tenere duro” e rinunciare a guardare questa serie fino all’anno prossimo. Con a disposizione dodici episodi nel 2018 sarà difficile avere questo senso di aver guardato una mera introduzione ad una epica serie animata.
Un allarme doveroso per chi vorrebbe far vedere questa serie ai più piccoli. Sappiate che Castlevania è una serie VIOLENTA. Anzi, violentissima!
Sangue ovunque.
Uomini, donne, vecchi, bambini e neonati vengono sistematicamente dilaniati, divorati, sbranati o smembrati. E non sempre a causa dei servitori di Dracula… Sia Trevor che preti e vescovi non si fanno problemi quando si tratta di “menare le mani”…
Detto questo, a voi la scelta. Riuscirete ad attendere un content corposo per questa serie o non potrete resistere al richiamo di Castlevania?
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