Oggi è il compleanno delle Emoticon!
Il 19 settembre 1982 Scott Fahlman, informatico e professore alla Carnegie Mellon’s School of Computer Science, crea le prime emoticon: 🙂 e 🙁
Una “invenzione” che avrebbe rivoluzionato il modo di comunicare globale (anche se per alcuni la paternità delle emoticon spetta a Kevin MacKenzie che, il 12 aprile 1979 in un’e-mail inviata agli iscritti a MsgGroup, suggeriva di introdurre qualche sentimento nei freddi testi dei messaggi).
Ma perchè costui ha avuto una simile pensata?!?
L’intento iniziale di Scott Fahlman era, semplicemente, quello di distinguere i messaggi seri da quelli scherzosi e ironici all’interno dei bulletin boards — gli antenati delle newsletter e delle mail — con cui lui e i suoi colleghi si scambiavano messaggi.
Dovevo trovare un modo perché tutti capissero immediatamente se si parlava di lavoro o si faceva una battuta. Allora ho guardato la tastiera. I due punti potevano diventare due occhi, il trattino un naso e la parentesi una bocca. Il mio intento non era quello di creare un linguaggio per esprimere emozioni. L’evoluzione però in effetti era inevitabile
La definizione ‘emoticon’ fonde le due parole inglesi «emotion» e «icon».
Con il tempo, e con il diffondersi prima di Arpanet e poi di Internet, le emoticon sono diventate un vero e proprio linguaggio universale.
Ogni volta che qualcuno di nuovo si presentava nei bulletin boards utilizzava le faccine. Finché il fenomeno è esploso negli anni 90 quando i computer sono arrivate nelle case. Non erano più solo ricercatori, ma persone normali.
Con la rivoluzione digitale e con l’avvento del web 2.0, le emoticon assumono un nuovo nome: emoji.
Le prime 176 emoji sono state disegnate nel 1999 da Shigetaka Kurita, un dipendente di una società di telecomunicazioni nipponica. Si ispira ai manga, ai caratteri cinesi e ai segnali stradali per creare icone di 12×12 pixel.
La parola emoji nasce dall’incastro delle parole giapponesi che significano «immagine» e «carattere scritto». È il linguaggio che è cresciuto più velocemente nella storia: oggi gli utenti possono scegliere tra oltre 1.800 immagini, decidere il colore della pelle, il sesso e il lavoro degli omini.
Una emoji — quella che rappresenta una faccia che ride fino alle lacrime — è stata persino eletta parola dell’anno dall’Oxford Dictionary nel 2015. Ed è anche quella più utilizzata in tutto il mondo.
Quindi via con le emoji! Oggi potete esagerare 😉
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