Abbiamo visto Alien Covenant in anteprima. Ecco cosa vi aspetta.
Alien Covenant, ultimo capitolo della terrificante saga dello Xenomorfo più famoso del grande schermo, arriva finalmente nei migliori cinema. E ho avuto la fortuna di vederlo in anteprima!
Beh… fortuna…
Diciamo fortuna per voi che leggete. Infatti dopo aver scorso questa misera recensione avrete qualche idea in più su come affrontarne consapevolmente la visione. E a vostro rischio e pericolo.
Ero entusiasta di assistere alla preview?
Sì.
Sono rimasto contento di ciò che ho visto?
No. Per niente. No e poi no. Nein.
Prima di illustrare i motivi per cui questo film è la pietra tombale di quella che è forse la mia serie preferita, vi dico solo un particolare molto rilevante.
Durante la scena culmine, nel momento che rappresenta forse lo zero cosmico della genesi aliena, l’occhio del ciclone da cui poter urlare: “Ecco, tutto inizia esattamente QUIII!”, accade l’inaccettabile.
Si ride.
Davvero. LA (maiuscolo) scena madre non solo di questo film, ma forse dell’intera saga ha suscitato risate tra il pubblico in sala. Io invece ho pianto.
Non credo ci sia altro da aggiungere. Ma credo mi toccherà farlo…
Alien Covenant è un film che non ha imparato nulla dagli errori di Prometheus. I protagonisti sono finalmente intelligenti? No, toccano ancora cose a caso come bambini di due anni. La trama segue un flusso logico godibile? Ancora no. Alien Covenant è tutto un susseguirsi di sottotrame assurde per giustificare più una necessità di minutaggio che di narrazione. Hanno finalmente tolto scene di tensione campate per aria? Ancora no: i protagonisti sono nuovamente vittime dell’uso peggiore dei deus ex machina.
Di nuovo, poi di nuovo e nuovamente ancora.
Alien Covenant suggella questa assurda necessità di voler creare un filone filosofico da pensatore greco che, onestamente, non è proprio ciò che lo spettatore vuole (vorrebbe…) da questa saga.
Ciò che fa arrabbiare è che gli eventi chiave su cui si poggia Alien Covenant ora, e Prometheus prima, sono tutto sommato coerenti. Il problema è la sequela di non-sense che Ridley Scott ha costruito attorno ad essi. Ogni scena di Alien Covenant “avrebbe” potuto avere uno svolgimento intrigante e costruttivo. Invece tutto degenera in situazioni prive di logica quasi da cartone animato. Episodi assolutamente inutili alla costruzione della storia minano in modo imperdonabile questo secondo episodio della trilogia prequel (perchè subiremo anche un terzo capitolo….) di Alien.
Alien Covenant è un film irrispettoso della fan base, irrispettoso della gloria dell’iconico alieno, irrispettoso dei personaggi che hanno reso grande il franchise.
Una completa e totale delusione.
Cosa si salva?
Solo una scena. Un manifesto e dovuto tributo a H.R.Giger in cui vengono recuperate le basi delle idee che hanno letteralmente portato alla VERA genesi dell’Alieno ( A maiuscola) che tutti conosciamo. Non credo però che l’artista sarebbe contento dello scempio che è questo film.
Ho anche apprezzato il design retrò dell’astronave Covenant stessa e il recupero del tema musicale del primo Alien, ma non basta strizzare l’occhio ai fasti del passato per arrivare alla sufficienza.
Il problema è che andrete a vedere lo stesso Alien Covenant, poichè “bisogna”.
Non vi biasimo.
Quindi, come fare per godersi appieno il film?
Semplice. Fate altro.
Lasciate che vi suggerisca alcuni modi per sostituire la visione di Alien Covenant con attività più costruttive:
- Riguardate Alien e Aliens. Che la loro gloria risplenda di luce eterna! Aggiungete pure gli altri film, perfino Alien VS Predator è meglio di Alien Covenant!
- Giocate ad Alien Isolation. Purtroppo è “solo” un videogioco, ma è l’unico prodotto che abbia trattato con rispetto lo Xenomorfo. QUI la recensione di Eurogamer.
- Andate in Svizzera a visitare il Giger Bar di cui abbiamo parlato tempo fa QUI.
- Leggetevi i fumetti che proprio in questi giorni vengono pubblicati nuovamente. Ne ha parlato Wired QUI.
Oppure vedetevi Alien Covenant.
So che lo farete lo stesso.
Fatevi forza…
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