Abbiamo partecipato a Cluedo Vivente a Milano. Ecco com’è andata!

Cluedo Vivente

Ieri sera a Milano si è svolto l’evento Cluedo Vivente, organizzato da Tante Cose per Divertirsi.

Cluedo Vivente è, come dice il nome, una versione del celebre gioco investigativo Hasbro in versione, appunto, reale, umana, vivente.

Potevamo noi di Nerdburger.it mancare? Certo che no!
Anche se ci occupiamo di boardgames “pro”, rimaniamo sempre legati ai giochi da tavolo che hanno fatto parte della nostra infanzia, quindi l’occasione era ghiotta.
Seguendo le istruzioni sull’evento Facebook, abbiamo per tempo iscritto la nostra squadra via messaggio Whatsapp (tool essenziale per partecipare al gioco). Abbiamo poi atteso le prime istruzioni da parte degli organizzatori, che ci comunicavano pochi giorni prima dell’evento ora e luogo di ritrovo.

Domenica 26 Marzo, ore 19.00: arriviamo al punto di incontro con anticipo, ma il posto è già gremito di giocatori. Una prima criticità organizzativa è appunto il luogo di incontro, un bar in via degli Orefici a Milano. Per volontà degli organizzatori (e per la salvaguardia del povero locale), bisognava attendere la registrazione all’esterno. Morale: strada invasa e praticamente mezza bloccata dai numerosi giocatori, ignari passanti che non riuscivano a transitare sul marciapiede e taxi e scooter che volevano falciarci.

Cluedo Vivente

I caposquadra si registravano e veniva loro consegnato il classico foglio investigativo alla Cluedo con lista di sospettati, armi e scene del delitto. Tutti a Piazza Duomo ora, per l’inizio dell’avventura!
Ci attendevano i celebri personaggi del famoso Cluedo in carne ed ossa! Miss Scarlett, la Contessa Peacock, il Reverendo Green ed il Colonnello Mustard, il Professor Plum e la nuova indiziata Dott.ssa Orchid! Tutti vecchie conoscenze del povero Mr.Black, morto ammazzato da mano ignota.

Cluedo Vivente

Personaggi molto carini, vestiti ognuno con il suo colore tipico, e dalla recitazione veramente azzeccata, compreso il Detective con accento francese! Ognuno si è presentato e ha raccontato brevemente la sua storia…non possiamo dirvi molto su questo punto in quanto erano sì dotati di microfono attaccato a cassa, ma l’acustica non era delle migliori, quindi non ci capiva molto. Peccato, gran parte del flavour di gioco in questo modo è andato perso.

I personaggi si sono dislocati in vari punti del centro di Milano (Scala, Rinascente, Galleria ecc). Le squadre si dovevano recare da loro per “interrogarli”, cioè superare una specifica prova diversa per ogni personaggio (mostrare una moneta straniera, fare esercizi ginnici, ballare il valzer…) ve così avere accesso al gioco del dado: la squadra e il personaggio tiravano un dado. Se la squadra faceva il punteggio più alto poteva interrogare il personaggio (cioè fare un’ipotesi colpevole-arma-scena del crimine. Se il personaggio aveva una delle carte nominate la mostrava alla squadra che poteva depennarla dalla sua lista). In caso contrario doveva ripetere la prova.
Piccolo particolare: per arrivare al cospetto del personaggio si formavano lunghe file (i partecipanti erano molti). Insomma, sembrava di essere all’Expo: code, code, code. E nel frattempo inattività perchè non c’era nulla su cui investigare o su cui ragionare.

Cluedo Vivente

Questo ha reso il gioco un tantino soporifero e per niente emozionante. Fortunatamente, poco dopo l’inizio del gioco, la regola dei dadi è stata abolita (altrimenti penso saremmo ancora in fila a Milano adesso…) e sono iniziati ad arrivare indizi via Whatsapp: un indovinello e un codice da decifrare. Finalmente momenti di vero gioco!

Alla fine una squadra ha consegnato la soluzione e la partita è terminata.

Scena finale con confessione del colpevole su pubblica piazza, con le stesse criticità audio dell’inizio.

Epilogo: bellissima idea, ottimi i personaggi caratterizzati bene con buona parte recitativa. Organizzazione da migliorare, ma da rivedere soprattutto la modalità di gioco perchè di emozionante ed investigativo, ahimè, c’è ben poco.

Ah, volete sapere chi è l’assassino? Non possiamo dirlo…risponderemo solo “è stato il Maggiordomo” 🙂

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