Sono stato ospite dei ragazzi della Red Glove al Cartoomics che si è concluso proprio ieri.
Il motivo? Naturalmente provare in anteprima il prototipo di Warstones, il gioco Red Glove di futura pubblicazione! Pubblicazione futura ma non troppo, dato che si parla di una anteprima del gioco completo ad un altro evento non troppo lontano…(indovinate quale :D!)
Faccio subito una premessa, tanto per chiarire il tono di questa preview: mi sono divertito come un bambino.
In cosa consiste quindi Warstones? Immaginate di fondere Subbuteo con Warhammer e più o meno avrete un’idea.
Il tabellone è un gigantesco, 90x90cm, diviso in 9 quadranti da 30cm di lato, con gli avversari seduti uno di fronte all’altro. Per prima cosa ho dovuto scegliere la fazione: il prototipo permetteva di giocare Umani contro Non Morti, ma sono già pronte le liste esercito anche per Orchi e Nani. Una volta scelta la fazione, ho dovuto decidere come spendere i miei 200 punti per comporre il mio esercito. Ad esempio gli umani possono scegliere unità di Miliziani, di Soldati, Capitani o il potente Eroe del Popolo. I Non Morti invece potevano costruire l’esercito con Scheletri, Zombi, Vampiri, Lich. Insomma, le classiche tipologie che uno si aspetta nel profilo di un esercito fantasy.
Le unità però non sono le solite miniature: sono gettoni. Tali gettoni, come nel Subbuteo o nelle biglie, vanno colpiti con l’unghia, in modo da scagliarli lungo il tabellone.
Ogni unità possiede un diverso profilo di potenza e abilità speciali uniche.
Se l’unità termina la corsa in uno dei quadranti potrà, in seguito, combattere in quello specifico quadrante con le unità avversarie oppure assediare le città ivi presenti, che costituiscono il vero obiettivo del gioco per conseguire la vittoria.
A turno i giocatori hanno a disposizione 5 punti azione che possono spendere come preferiscono in diverse mosse. Le unità vanno dapprima schierate nella propria area “base” ai lati del tabellone spendendo una quantità variabile di punti azione, dipendenti dalla potenza dell’unità. Una volta schierate, e al costo di un’azione, possono essere lanciate a colpi di unghia sul tabellone verso il quadrante che vogliamo attaccare.
Ovviamente, dati i diversi profili di potenza e di abilità speciali, occorre decidere la strategia più efficace per avere la meglio sull’avversario. Le carambole però sono all’ordine del giorno e anche le unità meno potenti possono carambolare sui gettoni di quelle più minacciose per allontanarle dal quadrante che minacciano, in un frenetico via vai di rimbalzi a catena. O di fallimenti epici, poichè essendo Warstones un gioco skill-based, è all’ordine del giorno scagliare il gettone non esattamente nel quadrante in cui avremmo desiderato terminasse la sua corsa, con esiti anche catastrofici…
Quando, a costo di un’azione, iniziamo un combattimento i giocatori sommano la forza delle unità presenti in un quadrante. Chi ha forza maggiore infligge danni pari alla differenza di valore a chi ha forza minore. E se un gettone riceve danni sufficienti ad essere distrutto, esso va rimosso dal gioco e non potrà più essere utilizzato (mentre un gettone che rimbalza fuori dal tabellone può tornare successivamente sul campo di battaglia).
Gli attacchi possono essere rivolti alle città (in questo caso si parla di Assedio). Le città sono dislocate al centro dei tre quadranti della fila di mezzo del tabellone e sono pilastri inamovibili utilizzabili come copertura per le unità. Le città in Warstones mostrano un valore in punti vittoria (occorre accumulare cinque punti per vincere la partita), un valore di difesa (che dovremo uguagliare o superare per conquistare la città) e un valore di contrattacco che rappresenta le ferite inflitte dalla città alle nostre unità. Tale contrattacco non può essere evitato e porterà sempre alla distruzione permanente di alcune delle nostre unità. Quindi prima di attaccare bisogna valutare se ne vale la pena e prevedere l’esito di una tale scelta per il futuro della guerra.
Alcune unità hanno perfino abilità che possono essere attivate, al costo di una azione, per voltare il loro gettone. Un gettone unità può avere due profili e avere abilità completamente diverse sui due lati. Ad esempio, il Vampiro dei Non Morti può avere un profilo di combattimento più debole per diventare immune ai danni da combattimento. O posso voltare il Mago degli Umani per teletrasportarlo su un qualunque punto del tabellone in modo da avere un notevole vantaggio di posizione.
Infine al costo di ben tre punti azione posso colpire con l’unghia (un “Flick”, secondo la terminologia del gioco) il gettone di una unità già sul campo di battaglia. Anche se costosa, questa mossa è spesso decisiva per correggere una giocata o portare scompiglio ulteriore sul campo di battaglia.
Il regolamento di Warstones è estremamente semplice. La profondità del gioco è data dall’abilità del giocatore e dallo studio accurato della propria lista esercito. Vogliamo tanti miliziani o esperti soldati al nostro servizio? Preferiamo che sia un Condottiero a guidarci alla vittoria o l’Eroe del Popolo? Preferiamo l’efficacia di un Capitano o le abilità strategiche del Mago? E siamo sicuri di voler giocare l’armata Umana quando potremmo giocare con Non Morti, Nani, Orchi o con tutte le altre fazioni che verranno prodotte?
Come detto precedentemente, ho trovato il gioco estremamente divertente e con sviluppi praticamente infiniti data la semplicità e immediatezza del regolamento. Warstones, seppure allo stadio di prototipo, è parso immediatamente un prodotto su cui riporre notevoli aspettative, in grado di regalare ore di divertimento con gli amici.
Non vedo quindi l’ora di provare il prodotto finito, tutte le armate disponibili e le diverse combinazioni per conquistare la vittoria a colpi di “schiccherate”!
Per scoprire gli altri prodotti Red Glove, CLICCA QUI!
Nessun commento