Perchè il venerdì 17 porta sfortuna (io non ci credo, e voi?)

VENERDì 17

Venerdì 17, giorno temuto da molti, amato da altri (me compresa). Mito e leggenda di una data degna di Jessica Fletcher!

Venerdì 17 è una data che, in Italia, si dice essere porta sfiga. Sì, peggio dell’arrivo in città di Jessica Fletcher.
Oggi è venerdì 17 Novembre 2017: decisamente, se siete superstiziosi vi conviene chiudervi a doppia mandata in casa 🙂

Da dove nasce la convinzione radicata che il 17 sia un numero porta sfortuna’

Si tratta di una superstizione che affonda le radici nella storia, proprio come quella legata al numero 13 nei Paesi anglosassoni, o al martedì 13  in Spagna, Grecia e Sudamerica.

Tutto nasce sempre dalla “cara”, vecchia religione cattolica, che associa il numero 17 e il venerdì, giorno della morte di Gesù. Nell’ Antico Testamento si legge invece che il 17 del secondo mese ha inizio il Diluvio Universale, rinomata sciagura per la razza umana.
Ma anche i pagani non scherzavano in quanto a eptacaidecafobia:

  • nell’antica Grecia, invece, erano i discepoli del filosofo, matematico, scienziato, astronomo e politico Pitagora a pensare che il 17 fosse un numero infausto perché è un numero tra il 16 e il 18, numeri che per loro rispecchiavano la rappresentazione di quadrilateri 4×4 e 3×6 (considerati quindi perfetti).
  •  nell’antica Roma, sulle lapidi per i defunti compariva la scritta “VIXI”, cioè “vissi”, o meglio “defunto”, combinazione di numeri romani anagrammando i quali si ottiene il numero XVII, diciassette.

Se poi si guarda alla smorfia napoletana, il 17 è sinonimo di disgrazia (cornetti rossi a profusione!).

Il 17 però non ha solo una connotazione negativa, ma anche positiva. Nella Cabala ad esempio, è un numero benefico, poiché è il risultato della somma numerica delle lettere ebraiche tet (9) + waw (6) + beth (2), che lette nell’ordine danno la parola tov “buono, bene”.

Nel mondo anglosassone invece, il giorno funesto è il venerdì 13.
Nella mitologia scandinava, il numero 13 è associato al Dio Loki: prima c’erano 12 semidei, poi arrivò lui che portò crudeltà e scompiglio.
Torniamo alla religione cattolica pensando che durante l’ultima cena di Cristo, il 13esimo apostolo era Giuda il traditore.

E se si va ancora più indietro nel tempo, nell’astrologia assiro-babilonese il 12 era un numero sacro perché facilmente divisibile, mentre il 13, che viene dopo, è considerato sfortunato.
Infine nel mondo spagnolo e latinoamericano a essere considerato sfortunato è il martedì 13. Questo perchè il martedì è legato al Dio della guerra Marte, e per questo motivo considerato sfortunato.

 

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