Nintendo Switch: bene, male o così così?

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3 marzo, ecco la tanto attesa data di uscita della nuova console Nintendo: il Nintendo Switch! A ben pensarci, cavolo, è proprio dietro l’angolo! Ma le mance di Natale sono evaporate, i genitori non mi danno la paghetta, il salvadanaio è stato rotto e rimesso assieme con lo scotch almeno tre volte ed ora è vuoto vuoto vuoto. 3 marzo! Come decidere se prostituirsi o meno per il nuovo gioiello nipponico?

E poi, quanto caspita dobbiamo spendere per questa diavoleria?

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I principali retailer hanno appena fissato il prezzo a 330 euro per la prevendita.

E’ tanto?

E’ poco?

Beh, è praticamente il prezzo di una PS4 o XBoxOne, quindi il prezzo non coglie impreparati.

Ma 300, 400 o più, la domanda è una e una sola: dobbiamo calare le braghe per sborsare questa cifra o no?

La console, questo è innegabile, è a dir poco entusiasmante. Le caratteristiche tecniche sono lontane da quelle di quel lottatore sumo che la PS4. Ma non è per il profilo tecnico che Nintendo Switch convince. Ciò che mi esalta è l’approccio che Nintendo ha dato al “giocare”. Per Sony e Microsoft il giocatore è un personaggio tetro. Un losco figuro che trascorre ore e ore di gioco nel buio di una stanza illuminata solo dal monitor. Da solo. O al più con alcuni “amici” virtuali, altri loschi figuri senza volto la cui voce viaggia su un IP.

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La visione del giocatore di Nintendo è opposta: il giocatore per Nintendo sta con gli amici, ama stare all’aria aperta e preferisce giocare come passatempo non come pseudo professione. Un solare compagnone, insomma.

Quindi sebbene Nintendo Switch si ponga come console classica è, anche e soprattutto!, un sistema portatile per giocare con gli amici, da condividere con gli amici e per stare in allegra compagnia. Insomma, Nintendo si allontana un po’ dalla strada intrapresa con la Wii di una console “familiare” per rivolgersi piuttosto a quel genere di gamer in bilico tra l’essere casual e hardcore. E’ quindi evidente che Nintendo non vuole porsi come terzo incomodo nell’eterna battaglia tra PS4 e XBox ma piuttosto come una alternativa un pò hypster e un pò hip-hop a queste.

Ecco quindi che Nintendo Switch è, contemporaneamente, una console per home-gaming con un nuovo servizio dedicato per il multiplayer (gratis fino all’autunno…), un tablet split screen per sfidare uno o più amici grazie agli innovativi joy-cons, o una console portatile per godere appieno della potenza della console senza sentirsi ancorati al divano/poltrona/sedia (anche se con “sole” 3/6 ore di autonomia, dipendenti da quanto consuma ogni gioco).

Nintendo Switch essenzialmente non è altro che una summa di tutte le precedenti console e da ognuna eredita un aspetto chiave: i controller, la portabilità, lo stick analogico premibile, la vibrazione, accelerometro, giroscopio, sensore di posizione e rilevatore NFC (per gli amiibo ovviamente!).

Uno dei primi giochi disponibili “1,2,Switch”, sfrutta proprio tutti questi strumenti in quello che è essenzialmente una tech-demo ma che offre anche un piccola rivoluzione: per giocare non è necessario guardare il televisore! Uno dei sottogiochi, ad esempio, è un duello da pistoleri e vince il primo che al Via punta la pistola (ehi, è solo un controller joy-con!) e spara. Un duello faccia a faccia in cui il televisore è solo un segnapunti comprimario.

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Sicuramente una novità “strana”, nel senso che recupera la dimensione classica del gioco come interazione personale, pur con il supporto hi-tech della console. E’ però evidente che si tratti solo di qualcosa di più di una tech demo, senza lo spirito innovativo di Mario Party (che inevitabilmente vedrà la luce in futuro, ci auguriamo!). Ed è un gioco tech-demo a pagamento.

Esatto. Non è incluso nel prezzo della console

Le pecche di questo lancio arrivano quando si sposta l’attenzione dall’hardware (impressionante!) al software. Certo, varie software house hanno già tributato gli onori alla neonata console ma… a cosa possiamo giocare dal 3 marzo?

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In “1,2,Switch” giocheremo contro un avversario umano senza dover guadare verso il televisore!

Al terzo giorno del terzo mese potremo giocare a BEN CINQUE titoli.

Cinque, uno per dito.

E tra questi non figura Mario, previsto per NATALE.

Dopo “1,2,Switch”, il già citato tech-demo a pagamento, il 3 marzo potremo acquistare anche “Super Bombermen R“, altro classico della console giapponese. Fortunatamente tra i titoli disponibili al lancio figura il nuovo e spettacolare “The Legend of Zelda: Breath of the Wild” che pare proprio un TITOLONE. Ma non si tratta di un system seller per questo Switch, dato che è previsto anche per Nintendo WiiU.

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The Legend of Zelda: Breath of the Wild è l’unico titolo che aspira ad essere un capolavoro disponibile al lancio del Nintendo Switch.

Chiudono la lista “Just Dance 2017” di Ubisoft e la gallina dalle uova d’oro “Skylanders: Imaginators”, confermati anche loro disponibili al lancio della console.

Per citare Aladdin, al momento Switch offre “fenomenali poteri cosmici ma in un minuscolo spazio vitale”.

Personalmente credo che, complice proprio il nuovo Zelda, propenderò con l’acquisto in un intorno del Day-One. Stanti le precedenti considerazioni occorre un vero e proprio atto di fede per lanciarsi all’acquisto fin da subito! Ma si parla di Nintendo, a cui basta sfoderare i loro franchise miliardari per stare in panciolle.

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Quanto dovremo aspettare per poter gicoare al nuvo Mario? Chi resiste fino a Natale?

Un ultimo pensiero va ad una nuova funzionalità inclusa, finalmente, anche sulla nuova macchina Nintendo: un tasto per condividere le proprie esperienze di gioco. Al momento si tratta, secondo quanto dichiarato, di una funzione per lo screen capture. Il futuro però è la possibilità di condividere contenuti propri (come, non si sa. Youtube? Twitch?), ciò che è sempre mancato rispetto alle due console più famose.

Questo nuovo approccio stride con le note politiche proibizioniste di Nintendo, che pretende percentuali da estorsione sugli introiti di chi condivide video contenuti sul web. Verranno finalmente deposte le armi e sarà possibile creare video per le classiche piattaforme senza incorrere nella Nintendo-mannaia?

Speriamo di sì!

1 commento

  1. Iano

    “La console, questo è innegabile, è a dir poco entusiasmante ”
    L’affermazione è in realtà negabilissima. Per quanto mi riguarda, e lo dico da nintendaro convinto, sono di una tiepidezza estrema. E temo proprio che si ripeterà lo scenario WiiU.
    Vedremo. In questo buffo mondo nulla è scontato (soprattutto i prezzi delle home console…).

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