Halloween ( uscito il Italia come Halloween – la notte delle streghe ) è un leggendario film di John Carpenter, del 1978.
Girato con pochissimi mezzi, poco tempo (21 giorni), ma molte idee e molta ambizione, ha ridefinito i canoni del cinema dell’orrore.
«Malocchio e gatti neri, malefici misteri
il grido di un bambino bruciato nel camino
nell’occhio di una strega, il diavolo s’annega
e spunta fuori l’ombra: l’ombra della strega!
La vigilia d’Ognissanti c’han paura tutti quanti:
è la notte delle streghe!
(Chi non paga presto piange!)»
Il 25 ottobre, a 40 anni esatti di distanza dall’originale, è uscito il sequel di Halloween (hai già letto la nostra recensione? La trovi qui), con la benedizione di John Carpenter (che di quello del 1978 curò sceneggiatura e regia) ed ancora con Jamie Lee Curtis (che riprende il ruolo di Laurie Strode) .
Si tratta di un sequel diretto, che taglia fuori le altre 9 pellicole, dedicate alle marachelle del killer mascherato Michael Myers, prodotte nel frattempo.
Approfittiamone per scoprire alcune curiosità su un cult movie del brivido, votato come la quinta pellicola più terrificante di tutti i tempi da Entertainment Weekly.
E che è stato selezionato nel 2006 per la conservazione nel Registro Nazionale dei film degli Stati Uniti dalla Library of Congress come “culturalmente, storicamente ed esteticamente significativo”.
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«Tutti hanno diritto ad un bello spavento»
Il budget iniziale per il film era di $ 300.000.
Quell’anno, per avere un’idea, per girare Zombi si investirono 1.5 milioni di dollari.
La cifra per Halloween salì poi a $325.000, per pagare Donald Pleasance, che interpretò lo psichiatra Sam Loomis.
Halloween ha incassato $ 47 milioni al solo botteghino statunitense, equivalenti ad oltre 150 milioni di dollari odierni ($ 70 milioni fu l’incasso globale), rendendolo uno dei film indipendenti di maggior successo di tutti i tempi.
Metà del budget fu speso per comprare le cineprese Panavision di ultima generazione, cosicché il film fu girato in 2.35:1.
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«Stanotte ti fa fuori, ti fa fuori, ti fa fuori»
La sceneggiatura originale si intitolava The Babysitter Murders.
E prevedeva che i fatti si svolgessero nell’arco di alcuni giorni.
Per tagliare sul budget si è deciso di far accadere tutto nello stesso giorno (riducendo così il numero di cambi di costume e delle location richieste).
Poiché fino a quel momento non ne esistevano, i produttori volevano un film ambientato ad Halloween, la notte più spaventosa dell’anno.
Una maschera, una tuta ed un coltellaccio ed ecco che tutto combaciò alla perfezione.
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«Chissà adesso le risate che si fa con gli amici!»
Carpenter chiese per sé solo 10 mila dollari ed il 10% degli incassi del film.
Incassi che, si supponeva, sarebbero stati irrisori.
Per quella cifra scrisse e diresse la pellicola.
E compose anche la colonna sonora, in soli 4 giorni.
Il tema principale , in 5/4 per essere ancora più disturbante, è entrato a far parte della storia del cinema dell’orrore.
Sebbene i titoli di coda ne attribuiscano l’esecuzione all’inesistente ‘The Bowling Green Philharmonic Orchestra’, in realtà la maggior parte della colonna sonora è stata semplicemente eseguita da John Carpenter utilizzando un pianoforte che aveva in casa, con Dan Wyman che successivamente ha apportato alcune aggiunte con un primitivo sintetizzatore.
Come entrare nel mito, in maniera economica: lezione #1.
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«Questo qui non è un uomo»
John Carpenter ha dichiarato di aver basato l’attitudine del 21enne Michael Myers sul robot assassino interpretato da Yul Brynner ne Il mondo dei robot (1973), tratto dal romanzo di Michael Crichton.
Ricordi che ti abbiamo parlato di quel film in questo articolo?
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«Povera Laurie, ne hai fatto scappare un altro.»
Carpenter e Debra Hill (insieme alla sceneggiatura) hanno affermato più volte, nel corso degli anni, che non hanno consapevolmente dipinto la verginità come un modo efficace per sconfiggere un killer scatenato.
Il motivo per cui le adolescenti sessualmente eccitate muoiono tutte, è semplicemente perchè sono così preoccupate di fare le cosacce, che non si accorgono che c’è un assassino psicopatico in giro per la città.
D’altra parte, Laurie Strode (che prende il nome dalla primogenita di Carpenter) trascorre molto tempo da sola ed è quindi molto più guardinga.
Meno voglie, quando cadono le foglie
così il killer non farà di te
inermi mortali spoglie!
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«Eddai, togliti quel nasone!»
Nella camera da letto di Laurie c’è un poster di James Ensor (1860-1949).
Ensor era un pittore espressionista fiammingo, nato e vissuto perlopoiù ad Ostenda, in Belgio, che era solito ritrarre figure umane con maschere grottesche.
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«Se rubano un paio di maschere…»
In tema di maschere, quella indossata da Michael Myers è ricavata da quella del capitano James T. Kirk, di Star Trek, in vendita nel 1975.
Le basette vennero strappate via, il viso e le sopracciglia dipinti di bianco ‘ventre di pesce’, ed i capelli verniciati di marrone a spruzzo.
Le fessure degli occhi furono aperte maggiormente.
Costo della maschera, acquistata in un negozio: $ 1.
Come entrare nel mito, in maniera economica: lezione #2.
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«La sua umanità è commovente, dottore.»
John Carpenter ha contattato Peter Cushing e Christopher Lee per interpretare il ruolo del Dr. Sam Loomis.
Entrambi hanno rifiutato a causa della bassa retribuzione, e la parte è andata a Donald Pleasence, che accettò perchè apprezzava il primo film del regista.
In seguito, Lee disse che questo è stato il più grande errore della sua carriera.
Detto da uno che ha interpretato, tra gli altri, il Conte Dracula, il Conte Dooku e Saruman il Bianco vorrà pur dire qualcosa!
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«Ha mai avuto incarichi come questo?»
Halloween è il primo film di Jamie Lee Curtis.
L’attrice aveva fatto il suo esordio in tv interpretando una cameriera in un episodio di Colombo, nel 1977 e stava girando le puntate di una serie televisiva intitolata Operazione Sottoveste, che si ispirava ad un famoso film in cui recitava suo padre, Tony Curtis.
All’epoca di Halloween, Jamie Lee era l’unica vera diciassettenne tra gli attori che si supponeva dovessero avere circa quell’età.
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«Queste cose succedono anche in un piccolo paese come questo»
Il film è stato girato in primavera nella California del sud.
Che è molto differente dall’Illinois a fine ottobre.
Quindi la troupe ha dovuto acquistare le foglie degli alberi, fatte di carta, da un decoratore e dipingerle nei colori autunnali desiderati, per poi sparpagliarle sui luoghi delle riprese.
Per risparmiare, dopo aver girato una scena, le foglie venivano raccolte e riutilizzate. Tuttavia, gli alberi in Halloween sono sempre piuttosto pieni di foglie. Foglie verdi, peraltro…
E quelle a terra sono sempre vicine alla macchina da presa: a soli pochi metri di distanza già non se ne vedono più.
Inoltre si possono notare persino alcune palme, nel film.
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«Mi fai una lanterna caccia-streghe?»
Cos’altro di tipicamente halloweeniano fu difficile procurarsi in primavera? Le zucche!
Il frutto della pianta delle cucurbitacee, infatti, si raccoglie tra settembre e la fine di novembre.
L’effetto sonoro degli accoltellamenti è ottenuto affondando la lama in…no, non in una zucca, ma in un melone.
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«È solo tutta colpa tua, perciò arrangiati .»
Tutti gli attori indossavano i loro vestiti personali.
Non c’erano soldi per un reparto costumi.
Jamie Lee Curtis ha speso meno di cento dollari per l’intero guardaroba di Laurie.
L’attrice fu pagata $8.000 per la parte.
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«Ciao ragazze»
John Carpenter nutriva una vera e propria venerazione per Alfred Hitchcock.
Egli considerò il casting di Jamie Lee Curtis come un tributo all’iconico ruolo di Janeth Leigh (madre di Jamie nella vita reale) in Psycho.
Sam Loomis era il nome dell’amante di Marion, nella pellicola di Hitchcock.
In Halloween è il nome dello psichiatra di Michael Myers.
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«Tutti i ragazzi di Haddonfield pensano che la casa è stregata.»
Per rappresentare la casa dei Myers fu scelta una villetta a South Pasadena.
Il suo stato era quello del decrepito luogo abbandonato che si vede nella maggior parte del film.
Tuttavia, dato che la casa doveva apparire ordinaria (e arredata) per le prime scene con il giovane Michael, quasi tutto il cast e la troupe hanno lavorato insieme per pulire il luogo, spostare i mobili, mettere carta da parati ed installare acqua corrente ed elettricità.
La casa, oggi, è stata spostata e si trova qui.
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«Io lo conosco!»
Nick Castle, un amico di John Carpenter, era sul set solo per vedere come si dirige un film.
E poi le riprese si svolgevano vicino a casa sua.
Ma il regista, avendolo sempre tra i piedi a far nulla, gli propose di interpretare Michael Myers.
E Castle accettò (qui sotto una sua foto del 1978 ed una di oggi).
Nick venne pagato $ 25 al giorno.
Come entrare nel mito, in maniera economica: lezione #3.
Ma nei panni di Michael si sono alternati 6 attori, in totale, tra cui la sceneggiatrice Debra Hill (ne riparliamo più sotto).
Il viso del killer senza maschera è quello di Tony Moran, fratello di Erin, la ‘sottiletta’ di Happy Days.
Anche Tony fu pagato $ 25 al giorno, per equità.
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«Era l’ombra della strega?»
Michael, nella sceneggiatura originale, è chiamato per nome solo 2 volte: quando si capisce che è un bambino di 6 anni e quando viene smascherato.
Per tutto il resto del tempo è chiamato L’Ombra (The Shape).
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«Michael! Michael!»
I primi 5 minuti di Halloween sembrano essere un unico piano sequenza, dal punto di vista di Michael.
Una sorta di omaggio alla sequenza iniziale di Touch of Evil, di Orson Welles).
In realtà ci sono tre tagli.
Il primo quando raccoglie la maschera da clown, il secondo e il terzo dopo l’omicidio, mentre L’Ombra sta uscendo dalla stanza.
Debra Hill si offrì di interpretare ‘le mani’ di Michael, poichè l’attore di 6 anni era disponibile solo l’ultimo giorno previsto per quelle scene.
Ecco perchè le unghie del piccolo killer sono così ben curate!
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«Ehi fanatico, la velocità uccide!»
Michael Myers non parla mai, in Halloween.
E non corre mai.
Però guida l’auto.
Come è possibile, visto che è stato internato dall’età di 6 anni?
Pare che abbia studiato attentamente, dal sedile posteriore, il dottor Loomis mentre questi guidava per accompagnarlo alle udienze psichiatriche…o almeno così spiega il romanzo tratto dal film.
L’auto di cui si impossessa Michael è una Ford LTD station wagon del 1976. -
«L’ho detto a tutti che era pericoloso!»
Quanti sono i morti in Halloween – La notte delle streghe?
Solo 6: Judith Myers, l’autista del camioncino, il cane, Lynda van der Klok, Bob Simms ed Annie Brackett.
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«Ma la sua è già una condanna!»
Michael Myers è realmente esistito.
Non si trattava di un pazzo omicida, ma era il distributore europeo del secondo film diretto da John Carpenter, Distretto 13 – Le brigate della morte, del 1976.
Il regista chiamò il protagonista del suo Halloween come lui, in segno di gratitudine.
Grazie, eh! Tutti mi vogliono già bene, quando mi presento…
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