Cattivissimo Me 3, altro giro di Minions, altra corsa! La nostra recensione!

cattivissimo me 3
6,5

Abbiamo visto Cattivissimo Me 3, in uscita il 24 Agosto! Ecco le nuove vicende di Gru, Lucy, Minions and Co.!

Non corrono tempi facili per l’ex cattivissimo Gru, e per la moglie Lucy.
I due agenti della Lega Anti Cattivi vengono licenziati per essersi fatti sfuggire il bizzarro criminale Balthazar Bratt, ex bimbo prodigio televisivo degli anni ’80 e, come se non bastasse, mentre Lucy è alle prese con i patemi da neo mamma nei confronti delle piccole Margot, Edith e Agnes, Gru s’imbatte nientemeno che nel suo biondissimo fratello gemello, lo sconclusionato milionario Dru.  Nel frattempo, anche i fedelissimi Minions minacciano un ammutinamento.

cattivissimo me 3

Non sono necessarie complicate formule o particolari spremute di meningi a Kyle Balda e Pierre Coffin, registi di Cattivissimo Me 3, per assicurarsi il favore del botteghino.
I Minions, comprimari diventati via via un fenomeno di marketing mondiale culminato con l’omonimo film del 2015, hanno travolto tutto e tutti come una gigantesca valanga gialla, tanto dirompente da fagocitare la storyline originaria della saga che li ha partoriti. E’ sufficiente pertanto riprendere il filo degli eventi da Cattivissimo Me 2, ed inserire in maniera quasi arbitraria nuovi personaggi, per far girare un meccanismo perfettamente oliato a prescindere da qualche calo di ritmo e prevedibili ingenuità o dejà vu.

Diamo a Cesare quel che è di Cesare: Cattivissimo Me 3 non pretende di essere innovativo o tantomeno pedagogico. Non siamo in casa Pixar, e alla Illumination non ci si pone il problema di accompagnare i piccoli spettatori in un processo di crescita: si punta al semplice divertimento. A volte ad un bambino piace rovistare nella scatola dei Lego e sparpargliare tutto quanto per terra, senza una logica o uno scopo.
La sceneggiatura delle avventure di Gru e Co. assomiglia ad un pastrocchio di mattoncini assemblati senza uno schema, ma che nonostante tutto intrattiene un piccolo fruitore per il tempo necessario a costruirlo. Il film segue pertanto uno sviluppo elementare, con un susseguirsi di sotto trame parallele e distaccate l’una dall’altra, alimentate da cause tanto futili quanto pretestuose, e senza un necessario approfondimento dei personaggi. Ciascuno di loro sembra accontentare un preciso target di pubblico, ed a ciascuno deve essere concesso un adeguato minutaggio funzionale allo scopo.

cattivissimo me 3

Gustosamente sopra le righe e caricaturale il bizzarro villain Balthazar Bratt, doppiato nella versione originale da Trey Parker (in Italia da Paolo Ruffini). Un ragazzino pestifero dimenticato dallo star system, imprigionato nel corpo di un adulto e circondato di gadget anni ’80, comprese le proprie action figures. Un cattivo ‘non cattivo’ impegnato nella vendicativa missione di distruggere Hollywood, responsabile della cancellazione del suo show e del successivo oblio mediatico. Tra un passo di ballo alla Michael Jackson e un assolo di tastiera di Jump, una caratterizzazione di certo non originale ma in grado di strappare più di un sorriso, specie al pubblico ultra trentenne.

cattivissimo me 3

Collaudatissimi e come sempre inintelligìbili i Minions, protagonisti di ripetute (e ripetitive) gag fisiche e slapstick per la gioia dei più piccoli. Uno sberleffo al mondo dei reality show e una simpatica parentesi omaggio al cinema carcerario culminante in una rocambolesca evasione, sono sufficienti ai minuscoli eroi per rimanere sulla cresta dell’onda.

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Rivedibile la più importante new entry della saga, il gemello Dru, biondo svampito e garrulo ai limiti del metrosexual, controaltare del pragmatico e scorbutico Gru. Una serie di fastidiose e prolungate moine rischia di minare la sua sopportabilità, mentre più efficace risulta l’evoluzione del suo rapporto con il fratello, specie nelle sequenze conclusive che parodizzano efficacemente lo spy movie.

cattivissimo me 3

Cattivisimo Me 3, nonostante qualche incertezza, riesce nella non semplice impresa di imprimere un altro giro di giostra ad un carrozzone che mostra inevitabilmente qualche momento di fiacca, ma che risplende ancora di sufficienti luci e festoni da attirare un pubblico di affezionati piccini. Splendente sotto il profilo delle intuizioni visive (esilarante il tal senso il paese di Freedonia, popolato da bizzarri maiali che avrebbero fatto la gioia dell’illustratore Jacovitti), efficacissimo il finale in odore di monster movie. Quel che manca è forse un po’ di cuore e coraggio necessari farci innamorare dei personaggi, e la volontà di rischiare ed affrontare temi più profondi, come il rapporto filiale, qui solo sfiorati o accennati. Ai posteri (al probabilissimo Cattivissimo me 4), l’ardua sentenza…o meglio, ai posteri papaghena, tu le pela con la papaya.

Cattivissimo Me 3 uscirà nele sale U.S.A il 30 giugno, mentre in Italia dovremo attendere fino al 24 agosto.

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