Londra, 1899. La città è sconvolta da crimini efferati le cui soluzioni sono avvolte nel mistero.
La polizia di Scotland Yard brancola nel buio e convoca i detective migliori, per un aiuto risolutivo nelle indagini. Ogni investigatore dovrà usare tutto il proprio fiuto per scovare quali dei 13 indizi riguardano il caso a lui assegnato. Interrogando i testimoni e consultando gli informatori segreti, sarà possibile formulare le accuse e scoprire il colpevole, il luogo e l’arma.
13 Indizi è una delle nuove proposte dv Giochi per gli amanti del giallo e del crime.
Io da amante appassionata della Signora in Giallo e di Poirot non potevo naturalmente sottrarmi alla prova di questo boardgame, ambientato per di più in epoca vittoriana (love, love, love!).
Il gioco si presenta nel migliore dei modi: scatola dalla grafica accattivante, materiali solidi e di ottima fattura, un enorme blocchetto di fogli per gli indizi (addio alla tradizione del fotocopiare i blocchetti striminziti da 4 fogli che finiscono dopo 2 partite: qui i fogli abbondano!) e addirittura un pacchetto di matite di legno old style.
Bando alla tirchieria insomma!
Il design delle carte è affascinante, così come l’accuratezza nei dettagli di stampo appunto vittoriano: personaggi, armi e luoghi sono tipici della Londra di fine ‘800. Sembra di essere in un gustoso mash-up fra Downton Abbey e i gialli di Agata Christie. Troviamo infatti personaggi accuratamente disegnati quali l’Ufficiale, la Governante, la Ballerina e l’Infermiera (mi spiace deludere tutti gli amanti dei classici gialli: manca il maggiordomo 😀 ), luoghi londinesi come il Porto, il Museo e l’Ippodromo e armi affascinanti come la Cerbottana, il Pugnale e il classico Veleno.
Il gioco è quindi graficamente estremamente curato e accattivante.
Entriamo ora nelle dinamiche vere e proprie. 13 Indizi è un gioco che ricorda il classico Cluedo e il meno noto Erede Misterioso.
Le dinamiche però sono diverse dai titoli precedentemente citati: abbiamo 10 carte assassino (maschi e femmina), 10 carte luogo (all’aperto e al chiuso) e 10 carte arma (a fuoco o corpo a corpo). Per ogni categoria abbiamo 6 colori diversi. A inizio partita, a seconda di quanti giocatori siedono attorno al tavolo, si scartano tutte le carte di determinati colori.
Ogni giocatore ha davanti a sé uno schermo protettivo e, davanti a questo, un leggio rivolto verso gli altri detective.
Vengono distribuite ad ogni detective 5 carte: una per categoria e 2 prese a caso. Si posizionano poi le rimanenti carte sulla plancia centrale a faccia in giù.
Ogni giocatore posiziona dietro il proprio schermo protettivo 2 carte a sua scelta fra le 5 a sua disposizione: saranno carte che solo lui conoscerà. Successivamente, mette le 3 carte rimanenti (un luogo, un personaggio e un’arma) sul leggio del giocatore alla sua sinistra: tutti vedranno queste carte tranne quel giocatore!
Scopo del gioco è indovinare le carte che sono sul proprio leggio. L’obiettivo si raggiunge grazie a domande mirate fatte agli altri giocatori, oppure grazie alla consultazione dell’informatore segreto (ossia guardando una carta sulla plancia centrale).
A differenza di Cluedo quindi i detective non dovranno cercare tutti lo stesso colpevole, la stessa arma e lo stesso luogo, bensì indagare ognuno sul proprio caso.
Il rapporto qualità prezzo è ottimo, tenendo conto anche della componente grafica eccelsa e dei componenti di qualità.
13 Indizi è molto semplice e veloce (la nostra partita di prova è durata 20 minuti – avremmo voluto durasse un pochino di più). Un buon entry level per chi cerca giochi deduttivi o per bambini dagli 8 anni in su, forse un po’ troppo semplice e rapido invece per i boardgamer più esperti (in questo caso ottimo come filler).
Una piccola postilla: data l’importanza dei colori delle carte durante la partita e la vicinanza cromatica di alcuni colori, come fuxia e viola, consigliamo a uomini e daltonici particolare attenzione 😀
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